
Il docu-fiction porta sullo schermo dei documenti con una narrazione accattivante (nel senso positivo del termine). Prossimamente al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Sessantamila pagine di diari, manifesti, fotografie e oggetti costituiscono il lascito dell'Oyneg Shabbes Archive ("La gioia del Sabbath"). Raccolti dal Dottor Emanuel Ringelblum nella Varsavia ebraica prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, durante l'occupazione nazista e fino alla rivolta del ghetto, sono stati studiati dal dottor Samuel Kassow. Questa docu-fiction è ispirata al suo libro e ne riporta anche la testimonianza diretta.
La cinematografia documentaristica contemporanea si ritrova a fare sempre più di frequente uso della fiction, cosa che a qualche purista potrebbe far storcere il naso.