Contestazione generale |
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Un film di Luigi Zampa.
Con Nino Manfredi, Enrico Maria Salerno, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Michel Simon.
continua»
Commedia,
durata 131 min.
- Italia 1970.
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quasi a ridosso dell'eventodi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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venerdì 18 maggio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1970, quasi a ridosso dell'evento 1968/che fosse un evento lo dimostrano le rievocazioni mezzo secolo dopo), esce questo film di Luigi Zampa, "Contestazione generale"(1970, infatti), che propone di riflettere scherzando sull'evento"contestazione"in chiave comica e di scherzare riflettendo: lo fa a livello popolare, con la capacità del cinema di comunicare direttamente(cinema=arte diretta, Walter Benjamin), lo fa in tre episodi: quello del regista hippy o comunque quasi tale(Vittorio Gassman)che pare abbia subito qualche taglio e che comunque risulta disuguale, quello di Sordi prete che crede (causa voci e calunnie)che la cassiera di un bar si sia "presa"di lui, ma poi scopre di essere a sua volta sensibile alle"illecebrae mundi", straordinario e quello del Dottor Beretta(nNno Manfredi), che accompagna il suo chef, un industriale milanese volgare e prepotente(un bravissimo Michel Simon, ovviamente doppiato), dove, causa incomprensioni ulteriori con il principale, il Beretta si rende conto delle ragioni del figlio, un contestatore impegnato. Il migliore degli episodi è quello del prete che si pone domande sulla liceità del celibato ecclesiastico obbligatorio, quello di Manfredi-Simon è un apologo, decisamente intelligente, ma non sempre molto comprensibile(ritengo)da parte del pubblico, quello con Gassman un episodio che possiamo/dobbiamo(direi)considerare di per sé"monco", incompleto, comunque carente di un completamento che non c'è. Il fatto che Manfredi e Simon siano grandi interpreti in qualche modo non basta, perché c'è qualche "pecca"a livello di sceneggiatura nonché di scrittura dei dialoghi, dove bisogna comunque osservare che essi sono di buon livello(Zampa scriveva con Sonego, De Bernardi, Benvenuti, Ambrogi, dunque con validi autori di cinema dell'epoca). Tra le tante"fonti"sul'68(che lo si voglia esaltare, demonizzare o analizzare criticamente)possiamo tenere anche questa, ovviamente, però non come fonte prima, insieme a molte altre e dopo le altre...Ma il cinema comico era capace di affrontare quella che allora(1968 e dintorni)era l'attualità, cosa che oggi non si riesce a fare più con la stessa coerenza, anche, appunto, a lviello di arte divulgativa e"popolare" El Gato
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