Un Mondo Fragile |
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Un film di César Augusto Acevedo.
Con Haimer Leal, Hilda Ruiz, Marleyda Soto, Edison Raigosa, José Felipe Cárdenas
Titolo originale La tierra y la sombra.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 97 min.
- Colombia, Francia, Paesi Bassi 2015.
- Satine Film
uscita giovedì 24 settembre 2015.
MYMONETRO
Un Mondo Fragile
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Come tutto cambiadi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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martedì 6 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Un Mondo Fragile" costituisce una sorta di documentario denuncia di un mondo che sta rapidamente cambiando e, purtroppo, verso una condizione tendente al peggio. La vicenda riguarda la condizione problematica della Colombia del regista César Augusto Acevedo che, attraverso gli occhi dell'anziano protagonista maschile, dà un ritratto triste e dolente del proprio paese destinato ad un cambiamento radicale rispetto a quello tradizionale e sicuramente più confacente all'essere umano. Dopo aver abbandonato la propria terra, nonchè casa e famiglia, anni addietro, un anziano uomo vi ritorna poichè chiamato dalla nuora fortemente preoccupata per la salute, ormai alquanto compromessa, del proprio consorte, figlio, appunto del suddetto uomo. L'unico elemento positivo e per nulla ostile che l'uomo incontra nella sua terra natia è costituito principalmente dal piccolo nipote con cui instaura immediatamente un rapporto di affetto sincero e profondo. La situazione precipita con la morte del figlio malato e soprattutto con la perdita del lavoro nei campi da parte delle due donne di casa: l'anziana moglie del protagonista e la nuora. Per loro ormai, su consiglio del protagonista, non rimane altro che abbandonare per sempre la propria terra e la propria casa al fine di cercare maggior fortuna altrove, mentre l'anziana moglie preferisce rimanere a casa sua, nonostante le distruzioni e le devastazioni dei campi intorno ed un totale cambiamento dell'assetto territoriale agricolo. Presentato a Cannes nel corso dell'ultimo Festival del Cinema del 2015, la pellicola ha riscosso molto successo per la tematica sociale ed ancor più per la poesia con cui è stato girato da Acevedo. Sicuramente non costituisce un film allegro: infatti un alone di tristezza e di malinconia pervade l'intera trama, ma soprattutto in maniera quanto mai sublime viene presentato il senso di perdita e di non ritorno, sia per ciò che riguarda la situazione sociale in generale che quella più ristretta ed intima degli affetti. Affetti, però, che sembrano l'unico elemento, tutto sommato, ad avere una possibilità di recupero, sebbene in totale cambiamento. E l'immagine della devastazione dei campi in una parte di mondo ancora legato ad un struttura arcaica, unita al rapporto sentimentale profondo e di naturale continuità (forse l'unica) che si si instaura tra nonno e nipote, risultano profondamente commoventi e quanto mai veri. Da scoprire.
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