E fu sera e fu mattina |
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Un film di Emanuele Caruso.
Con Albino Marino, Lorenzo Pedrotti, Simone Riccioni, Sara Francesca Spelta.
continua»
Drammatico,
durata 110 min.
- Italia 2014.
MYMONETRO
E fu sera e fu mattina
valutazione media:
2,49
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un'imminente apocalisse che sconvolge la vita di tdi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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mercoledì 9 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui si raccontano le varie reazioni suscitate in alcuni abitanti di Avila, un piccolo paese delle Langhe, in seguito alla notizia che entro circa un ventina di giorni il sole colpirà la terra, distruggendola e ponendo fine all' esistenza di tutta l'umanità. Spiccano tra questi individui le figure di un prete da un passato tormentato, di un giovane che convive con un grosso rimorso, di un'insegnate elementare e del suo compagno e di una ragazza che ha subito una violenza e la conseguente perdita del proprio bimbo in grembo. Rimarranno tutti uniti e compatti sino alla fine.
Questo film costituisce l'opera prima dell'esordiente Emanuele Caruso che con esigui finanziamenti ed attori non professionisti o, per lo meno, poco conosciuti, ha filmato una pellicola estremamente singolare ed equilibrata. Il soggetto di questa imminente apocalisse è già di per sè inusuale e viene trattato in una maniera così naturale e credibile, da rendere l'intera vicenda narrata alquanto credibile e pertanto accettabile. Anche il paese di Avila, non troppo conosciuto e mondano, si conferma essere l'ottima locazione in cui la storia si svolge, arricchito dalle figure anonime ma alquanto incisive dei suoi umili e variegati abitanti, ognuno con una sua determinata caratteristica. Ed anche i personaggi principali, risultano altamente ben calati nei propri ruoli e quanto mai veri. Infatti, qui si può parlare di una certa sorta di "verismo", in quanto la spontaneità e la naturalezza, sia dell'ambiente che dei personaggi, diventano le vere protagoniste del film, occupandone tutta la scena. Il cinema di questo ancora sconosciuto ma già promettente regista, richiama un poco anche quello semplice, lineare, minuzioso e profondo di Giorgio Diritti, che peraltro ha contribuito a promuoverne l'uscita nelle sale. Insomma, al di là dell'evento clou della fine del mondo intorno al quale l'intera vicenda ruota, non si può che ammirare e rimanere colpiti dalle storie personali dei protagonisti, ognuna recante un gravoso carico di dolore.
Affermerei che per essere un'opera prima essa risulta dunque quanto mai riuscita e sicuramente un ottimo biglietto da visita per un regista esordiente di cui si spera e si aspetta con grande curiosità la prossima creazione. Un piccolo e vero gioiello.
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