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Poichè il film è tratto da un romanzo al femminile (l'autrice è Jennifer Weiner) la risposta ovviamente non può che essere: no. O meglio il sesso può essere al più un ottimo rimedio contro storie sbagliate, come in questo caso avviene tra due sorelle la seconda delle quali lo considera essenzialmente un piacevole passatempo. Ma questa che, da The big chill in avanti, sembra essere diventata la vulgata dominante a Hollywood, è in realtà solo il sintomo di una mancanza di relazioni familiari allargate. Sarà la sorella minore che riscoprendo questo elemento mancante della sua famiglia, la nonna materna allontanta in malo modo dal padre perchè ritenuta la causa della morte della moglie, ritroverà una casa, una ragione di vita e un lavoro adatto sè. La sorella maggiore, a sua volta, riuscirà a completare il suo percorso familiare e sposarsi con "l'uomo giusto" solo dopo aver riconosciuto anch'essa l'importanza dei legami familiari e essersi messsa sulle orme della sorella, apparentemente scomparsa nel nulla, in realtà ritrovata agli amori familiari e, mediante questi, all'integrazione sociale. Ruolo da protagonista dunque per Cameron Diaz in questo film, anche se impersona quello della sorella minore, la gazza ladra che svuota portafogli e ritrova, spulciando nei meandri della casa paterna, le vestigia di un passato che le era stato tenuto nascosto forse per un malinteso desiderio di protezione psicologica.
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