Lo scatenato |
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Un film di Franco Indovina.
Con Vittorio Gassman, Claudio Gora, Massimo Serato, Jacques Herlin, Carmelo Bene.
continua»
Commedia,
durata 93 min.
- Italia 1967.
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gassman, sempre gassman. Film azzeccatodi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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venerdì 14 giugno 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Lo scatenanto"(1967, di Franco indovina, sceneggiatura scritta dal regista con Tonino Guerra e Luigi Malerba), uno di quei film da inserire nel periodo comico di Gassman, di grande successo, con donne a profusione(sullo schermo e, sembra, nella vita)è però un film particolare, dove il grande attore teatrale e di cinema, tra l'altro, nell'ossessione mimico-gestuale(in specie di mimica facciale)tende ad anticipare aspetti "schizofranici"che faranno, dieci anni dopo, anzi per meglio costituiranno l'architrave di quel piccolo capolavoro che sarà, per la regia di Dino Risi, "Anima persa", da un romanzo di Giovanni Arpino, Qui Gassman, motteggiando, caratterizza(si può leggere il tutto come una caratterizzazione lunga un film intero), un attore che fa solo pubblicità, uno di cui non si può dire, cioè, citando Cesar Brie, che non intendeva essere necessariamente blasfemo: "prendete e mangiatene tutti: questo è il corpo di un attore", ma invece un attore ridotto al lavoro più umile. Ed è qui che, in seguito ad alcuni reali incidenti accorsigli con degli animali, pur se magari all'inizio creandogli qualche bella situazione con belle donne(Gassman forever, cfr.anche sopra...), trasforma l'attore frustrato in un soggetto fobico, ossessionato dagli animali e in particolare dagli insetti, ma non solo... fino alla situazione finale, che lo vede non molto al di sopra di uno scimpanzé, anzi proprio rinchiuso dietro le sbarre non di un manicomio(nel 1967 c'erano ancora)ma di uno zoo, quasi fosse un suo antenato scimmiesci, summa iniuria per lui, ovviamente. Chiara la volontò di Indovina, Malerba, Guerra, Gassman di mettere alla berlina le ossessioni dell'attore, ma anche una metafora della società nella quale viviamo, talmente alienante da creare condizioni fobiche come quella esemplificata nel fil, che vede, tra l'altro, un siparietto con Carmelo Bene nelle vesti di un prete, involontariamente coilpito con violenza dall'attore Gassman che voleva uccidere una mosca-chissà quale divertimento per i due grandi del teatro(Bene ha fatto realtivamente poco cinema, ma diciamo tout court dello spettacolo)... che, fuori dal set, si saranno fatti matte risate... Ancora Claudio Gora e qualche altra presenza. Il tutto in un mondo grottesco, quasi un'involontaria parodia del"divenire animale"teorizzato, sempre circa un decennio dopo, da Gilles Deleuze(grande amico di Bene, come noto,..)e da Felix Guattari....Diseguale, "eccessivo", complessivamente da vedere senz'altro El Gato
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