elgatoloco
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giovedì 2 novembre 2017
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film"crudele"
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Altro che dialettica"dolcetto-scherzetto"trick-or-treat", In questo"Tales of Halloween"(titolo chauceriano, se pensiamo ai "Canterburys' Tales", opera anch'essi in episodi): qui solo sangue, orrore, tra colpevoli umani e diabolici(ossia. soprannaturali)in un film in realtà terribile, fatto di brevi episodi(10, numero"perfetto"in quanto composto dall'addizione 3+7, dove entrambi gli addendi sono numeri"perfetti"nella tradizione numerologica, poi incamerata anche dalla religione), dove"Halloween"è letto solo carpenterianamente(da John Carpenter, "Halloween", 1978), dove una zucca è stessa assassina e al di là del male, declinato in vari modi, a seconda degli stili e dei registi, è però onnipresente e onnipervasivo.
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Altro che dialettica"dolcetto-scherzetto"trick-or-treat", In questo"Tales of Halloween"(titolo chauceriano, se pensiamo ai "Canterburys' Tales", opera anch'essi in episodi): qui solo sangue, orrore, tra colpevoli umani e diabolici(ossia. soprannaturali)in un film in realtà terribile, fatto di brevi episodi(10, numero"perfetto"in quanto composto dall'addizione 3+7, dove entrambi gli addendi sono numeri"perfetti"nella tradizione numerologica, poi incamerata anche dalla religione), dove"Halloween"è letto solo carpenterianamente(da John Carpenter, "Halloween", 1978), dove una zucca è stessa assassina e al di là del male, declinato in vari modi, a seconda degli stili e dei registi, è però onnipresente e onnipervasivo...Neil Marshall, Darren Bousman, Mike Mendez e gli altri(enumerarli tutti sarebbe inutile e pletorico)hanno deciso un"piano d'azione"duramente crudele e demistificante verso uno"Halloween"per bambini/e, scegliendo di incedere con estrema e consapevole crudeltà, con scene agghiaccianti(e volute consapoevolmente come tali), di estrema forza e durezza, che taglia corto con ogni poossibile assimilazione a ogni festa cristiana(del resto "Halloween"è celtico-pagana, come festività, pur legandosi storicamente con altre festività antiche, come"El Dia de los Muertos"in Mexico e altre, non a caso collocate tutte tra fine ottobre e inizio novembre-si cfr. lo straordinario"The Halloween's Tree"di Ray Bradbury, forse la migliore genealogia halloweeniana disponbile).. Interpreti anche di peso per un film che taglia completamente i ponti, con ongi ipotesi di"gradevolezza"e di accondiscendenza verso un pubblico"buonO", scegliendo la via implaca bile dell'horror"senza remissioni", del deep horror ad ogni costo, per spaventare, inquietare, intimorire, per risvegliare"the dark side", ossia le cattive coscienze.... El Gato
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gianleo67
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martedì 15 marzo 2016
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trick or treat...on ten halloween stories
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Antologia di 10 corti dell'orrore dal registro comico-satirico, ambientati in una piccola cittadina di provincia durante la notte di Halloween ed incentrati sui gustosi contrappassi che tormentano grandi e piccini alle prese con gli spettri ed i demoni che sembrano affollare, tra un dolcetto ed uno scherzetto, la notte americana più lunga dell'anno.
Rinverdire i fasti dello spirito carnascialesco e spassosamente macabro delle gloriose strisce della EC Comics non era operazione esente dai rischi del già visto e della facile banalizzazione, soprattutto per il ricordo ancora vivo nella memoria di molti spettatori non proprio giovanissimi di una trasposizione televisiva e cinematografica come quella della HBO e che nel nostro paese si ricorda soprattutto per il sunto cinematografico 'Racconti dalla cripta' uscito nel 1989 con tre episodi firmati da registi del calibro di Walter Hill, Robert Zemeckis e Richard Donner e presentati dal celeberrimo fantoccio putrescente di Zio Tibia.
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Antologia di 10 corti dell'orrore dal registro comico-satirico, ambientati in una piccola cittadina di provincia durante la notte di Halloween ed incentrati sui gustosi contrappassi che tormentano grandi e piccini alle prese con gli spettri ed i demoni che sembrano affollare, tra un dolcetto ed uno scherzetto, la notte americana più lunga dell'anno.
Rinverdire i fasti dello spirito carnascialesco e spassosamente macabro delle gloriose strisce della EC Comics non era operazione esente dai rischi del già visto e della facile banalizzazione, soprattutto per il ricordo ancora vivo nella memoria di molti spettatori non proprio giovanissimi di una trasposizione televisiva e cinematografica come quella della HBO e che nel nostro paese si ricorda soprattutto per il sunto cinematografico 'Racconti dalla cripta' uscito nel 1989 con tre episodi firmati da registi del calibro di Walter Hill, Robert Zemeckis e Richard Donner e presentati dal celeberrimo fantoccio putrescente di Zio Tibia.
Costruiti come minima moralia di altrettante parabole fannta-horror incentrate sulla più classica regola del contrappasso che sembra abbattersi sui colpevoli protagonisti di un'umanità dedida ai bagordi ed alle indigestioni glucidiche della notte delle streghe, i dieci piccoli film di questa antologia del grottesco cercano di affrancarsi dalla piattezza televisiva della messa in scena e dalla risaputa scontatezza dei soggetti (tra diavoli istigatori e streghe antropofaghe, sadici psicopatici per cui è giunta l'ora e rapitori dilettanti presi nel sacco, leather-face motosega-muniti vs aliens e zucche OGM che aspettano solo di essere intagliate) attraverso il gustoso corredo di uno spassoso citazionismo che omaggia i topoi della poetica Carpenteriana (da Jena Plinskin al cameo di Adrienne Barbeau quale voce narrante di The Fog fino all'omotematico Halloween - La notte delle streghe), le maratone televisive intradiegetiche di George Romero (La notte dei morti viventi) e Herk Harvey (Carnival of Souls) fino alle comparsate di special guests d'autore come Joe Dante e John Landis. Niente di eccezzionale, per carità, compresa la deriva grandguignolesca di una contesa circense tra un compassato fautore del gotico targato Hammer ed il metallaro baracconaio degli slasher movies degli anni '80 o la partecipazione d'autore del più celebrato Neil Marshall in un capitolo conclusivo che si appiattisce sulla media degli altri episodi, ma il concept in sè fa leva sull'operazione nostalgia di un cinema che rielaborava l'immaginario weird della tradizione letteraria americana e che la televisione ha contribuito a consacrare ad un pubblico più vasto in un periodo di disimpegno culturale durante gli anni del reaganesimo, approdando persino sui nostri palinsesti con la forza e la persuasione di prodotti ben confezionati dai creativi del marketing d'oltreoceano e riuscendosi ad imporre più di un trentennio dopo come celebrazione obbligata per pargoli autoctoni alle prese con le scorribande mascherate del giorno dei Morti (sic!).
Presentato al Fantasia International Film Festival in Montreal 2015 e distribuito solo per il mercato on demand dalla compagnia a tema Epic Pictures,
è dedicato alla memoria del caratterista horror Ben Woolf (American Horror Story, Insidious) morto in un incidente d'auto a soli 34 anni nello stesso anno di uscita del film.
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