george e mildred
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giovedì 30 ottobre 2014
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paradossalmente,la buona fede,ti si ritorce contro
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Non commento la recensione di Paola Casella perché totalmente illogica e non aderente, pertanto, al vero.
Non occorre raggiungere vette inaccessibili di intelligenza per comprendere che, se si sta raccontando un fatto realmente accaduto, non si può modificare quello che lei chiama "l'evento narrativo". Questo per logica e per coerenza.
Certo che, da un soggetto che afferma di non aver trovato in questa ESPOSIZIONE DEI FATTI una struttura drammaturgica forte, sempre per le motivazioni di cui sopra (evento reale, esperienza non modificabile e pertanto non passibile di manipolazioni o ritocchi), non ci si può aspettare grandi performances intellettive.
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Non commento la recensione di Paola Casella perché totalmente illogica e non aderente, pertanto, al vero.
Non occorre raggiungere vette inaccessibili di intelligenza per comprendere che, se si sta raccontando un fatto realmente accaduto, non si può modificare quello che lei chiama "l'evento narrativo". Questo per logica e per coerenza.
Certo che, da un soggetto che afferma di non aver trovato in questa ESPOSIZIONE DEI FATTI una struttura drammaturgica forte, sempre per le motivazioni di cui sopra (evento reale, esperienza non modificabile e pertanto non passibile di manipolazioni o ritocchi), non ci si può aspettare grandi performances intellettive. Occorre amare la sincerità, ma...cui prodest, al giorno d'oggi, ahimè...
Meglio adottare un profilo basso e buttare nel mucchio qualche banalità politically correct, come quel "per chi non appartiene alla religione cristiana". Già, perché Colton doveva vivere a tinte forti e secondo le aspettative INCONSISTENTI di una che vuole decidere da sé eventi umanamente inspiegabili per chiunque. E soprattutto avrebbe dovuto avere in primis quel non so che di rispettoso per chi, demotivato, non ha capito che il nonsenso non appartiene alla razza umana.
Mah.
Per chi vuole invece guardare e soprattutto riflettere su cose presentate da un'angolazione oggettivamente originale ed inaspettatao, segno che è proprio così che l'autore e la sua famiglia hanno vissuto tutta la vicenda, il film è veramente bello. Cerebralmente anestetizzati da tanta violenza, stupidità, insipienza, degrado ed annullamento di ogni valore umano, finalmente qualcuno, coraggiosamente, ha intrapreso un percorso controcorrente. Ecco perché era inevitabile imbattersi in menti non elevatissime per scelta. Evviva la speranza, gente...e la sincerità, ancora una volta! Richiede coraggio. Che bisogna avere, però ;-)...
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(di gambardella )
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liuk!
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martedì 3 febbraio 2015
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speranza
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Tematica complessa quella del paradiso e delle visioni pre mortem, senza dubbio. I credenti hanno le loro opinioni, gli scienziati le loro. Chiaramente la pellicola sposa la fede cristiana e si basa sul racconto del pastore Burpo, che esiste veramente e che veramente si é arricchito con le visioni del figlio. E quando ci sono di mezzo i soldi, tutto diventa meno credibile.
ció non toglie che il film sia ben fatto, ben recitato e che sviluppi la trama in maniera interessante. Ne consiglio la visione anche, e soprattutto, perché lascia un messaggio positivo ed ottimistico e, di questi tempi, ne abbiamo veramente tutti bisogno.
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toty bottalla
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lunedì 30 marzo 2015
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uno squarcio nel cielo!
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Nel candore del piccolo colton il racconto fantastico del mistero più grande, portando la questione su un piano razionale e trascurando per un momento l'impatto emotivo diciamo che, di esperienze premorte e racconti simili ne abbiamo sentiti tanti e ogni volta per quanto affascinati restiamo in bilico, il film tratta l'argomento con cautela e lascia che, il racconto di colton sia un dono, un regalo per tutti, uno squarcio nel cielo, ma siccome solo una mente ottusa ha certezze, resta un mistero da elaborare con la fede e nient'altro. Cast convincente e buona la fotografia. Saluti.
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eleonora panzeri
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domenica 18 ottobre 2015
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bello poter credere
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Un film che scorre placidamente, ma che non annoia. Ci si trova subito coinvolti nella vita di Todd Burpo, prete metodista e della sua famiglia. Una realtà già di per sé particolare per il nostro paese, che non prevedere la compatibilità tra vita ecclesiastica e vita famigliare. Un uomo non solo dedito alla predicazione del suo credo, ma attivo in molteplici attività e vittima lui stesso di piccoli e grandi drammi come le persone comuni. Fino a quando non accade qualcosa di terribile che porterà con sé una rivelazione straordinaria.
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Un film che scorre placidamente, ma che non annoia. Ci si trova subito coinvolti nella vita di Todd Burpo, prete metodista e della sua famiglia. Una realtà già di per sé particolare per il nostro paese, che non prevedere la compatibilità tra vita ecclesiastica e vita famigliare. Un uomo non solo dedito alla predicazione del suo credo, ma attivo in molteplici attività e vittima lui stesso di piccoli e grandi drammi come le persone comuni. Fino a quando non accade qualcosa di terribile che porterà con sé una rivelazione straordinaria. Non mi sento di entrare nel merito di questioni etiche e religiose, troppo complesso e controverso. Il messaggio del film nel suo complesso mi piace molto dato che può andare al di là di ogni credo e fede. Il paradiso e l’inferno in un modo o nell’altro esistono dentro di noi.
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