Non commento la recensione di Paola Casella perché totalmente illogica e non aderente, pertanto, al vero.
Non occorre raggiungere vette inaccessibili di intelligenza per comprendere che, se si sta raccontando un fatto realmente accaduto, non si può modificare quello che lei chiama "l'evento narrativo". Questo per logica e per coerenza.
Certo che, da un soggetto che afferma di non aver trovato in questa ESPOSIZIONE DEI FATTI una struttura drammaturgica forte, sempre per le motivazioni di cui sopra (evento reale, esperienza non modificabile e pertanto non passibile di manipolazioni o ritocchi), non ci si può aspettare grandi performances intellettive. Occorre amare la sincerità, ma...cui prodest, al giorno d'oggi, ahimè...
Meglio adottare un profilo basso e buttare nel mucchio qualche banalità politically correct, come quel "per chi non appartiene alla religione cristiana". Già, perché Colton doveva vivere a tinte forti e secondo le aspettative INCONSISTENTI di una che vuole decidere da sé eventi umanamente inspiegabili per chiunque. E soprattutto avrebbe dovuto avere in primis quel non so che di rispettoso per chi, demotivato, non ha capito che il nonsenso non appartiene alla razza umana.
Mah.
Per chi vuole invece guardare e soprattutto riflettere su cose presentate da un'angolazione oggettivamente originale ed inaspettatao, segno che è proprio così che l'autore e la sua famiglia hanno vissuto tutta la vicenda, il film è veramente bello. Cerebralmente anestetizzati da tanta violenza, stupidità, insipienza, degrado ed annullamento di ogni valore umano, finalmente qualcuno, coraggiosamente, ha intrapreso un percorso controcorrente. Ecco perché era inevitabile imbattersi in menti non elevatissime per scelta. Evviva la speranza, gente...e la sincerità, ancora una volta! Richiede coraggio. Che bisogna avere, però ;-)...
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gambardella
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domenica 10 aprile 2016
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hai commentato!
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mi scuso per il tu , ma tra fratelli cinematografici mi sembra obbligatorio. concordo che la critica scelta per il film su mymovie sia scarsa e fuorviante. il film ha pregi non indifferenti e il maggiore è proprio quello di narrare una storia che tratta di un argomento spinoso ,controverso e sicuramente irritante per molti ,in modo pacato e semplice senza ricorrere al senzazionale ne al mistico. altro pregio è l'uso del colore e della fotografia che rendono l'ambientazione del film di per se stessa una specie di paradiso o perlomeno la sua anticamera.come sottolinei tu il regista è andato controcorrente ,molto controcorrente per essere un regista americano. questo paradiso è da vedere perchè è un film sincero e genuino, insomma vero cinema ,che non è facile trovare in quel di holliwood di
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mi scuso per il tu , ma tra fratelli cinematografici mi sembra obbligatorio. concordo che la critica scelta per il film su mymovie sia scarsa e fuorviante. il film ha pregi non indifferenti e il maggiore è proprio quello di narrare una storia che tratta di un argomento spinoso ,controverso e sicuramente irritante per molti ,in modo pacato e semplice senza ricorrere al senzazionale ne al mistico. altro pregio è l'uso del colore e della fotografia che rendono l'ambientazione del film di per se stessa una specie di paradiso o perlomeno la sua anticamera.come sottolinei tu il regista è andato controcorrente ,molto controcorrente per essere un regista americano. questo paradiso è da vedere perchè è un film sincero e genuino, insomma vero cinema ,che non è facile trovare in quel di holliwood di questi tempi!
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