giusepped88
|
venerdì 12 giugno 2009
|
un eroe della resistenza libica al fascismo
|
|
|
|
La recente visita di Gheddafi in Italia( 10 giugno 2009) ha riportato in luce questo film che Andreotti fece censurare in quanto lesivo dell'onore dell'esercito italiano e che è stato recentemente sdoganato.
La guerra tra i beduini libici e l'esercito fascista è raccontata in maniera differente dai film americani diffusi come funghi, centrati sugli effetti speciali e non sulle trame.
Ben differente è vedere la guerra con gli occhi dal punto di vista americano, cioè di una nazione di quelle che tendono a dominare la scena politica internazionale economicamente, politicamente, moralmente oppure con gli occhi di una nazione che ha subito il colonialismo, cioè un'invasione da parte di una nazione con un esercito meglio attrezzato e tanta brama di espandersi senza tenere molto in considerazione l'interesse delle popolazioni locali.
[+]
La recente visita di Gheddafi in Italia( 10 giugno 2009) ha riportato in luce questo film che Andreotti fece censurare in quanto lesivo dell'onore dell'esercito italiano e che è stato recentemente sdoganato.
La guerra tra i beduini libici e l'esercito fascista è raccontata in maniera differente dai film americani diffusi come funghi, centrati sugli effetti speciali e non sulle trame.
Ben differente è vedere la guerra con gli occhi dal punto di vista americano, cioè di una nazione di quelle che tendono a dominare la scena politica internazionale economicamente, politicamente, moralmente oppure con gli occhi di una nazione che ha subito il colonialismo, cioè un'invasione da parte di una nazione con un esercito meglio attrezzato e tanta brama di espandersi senza tenere molto in considerazione l'interesse delle popolazioni locali.
Il film è ambientato negli anni 1929-31, Mussolini è deciso a terminare una volta per tutte la resistenza delle popolazioni libiche che da una ventina d'anni si ribellano al dominio coloniale guidate da Omar Al-Mukhtar, insegnante e guerrigliero astuto nello stesso tempo.
Omar Al-Mukhtar, interpretato da A. Quinn è rappresentato come un vecchio che non vorrebbe la guerra, insegna ai bambini che Allah è misericordioso e che l'equilibrio deve essere il principio guida, però quando si viene cacciati dalle proprie case è legittimo combattere fino alla fine, non cedere a nessun compromesso imbarazzante, la libertà di esprimere il proprio credo e di governarsi da soli non hanno prezzo. Meglio morire che piegarsi.
Per sistemare le cose in Africa viene inviato Graziani, il quale ha a disposizione autoblindi, carri armati e qualche aereo contro un esercito di beduini a cavallo. Nonostante questo il generale italiano ha molte difficoltà. Graziani(O. Reed) è presentato come un personaggio crudele che non esita a utilizzare il pugno di ferro contro i nemici. Utilizza esecuzioni sommarie non risparmiando donne e bambini( per fortuna le scene in cui muoiono i bambini a noi invece ci sono risparmiate), riduce le persone in schiavitù, condanna i sottoposti che si rifiutano di eseguire le condanne a morte.
Graziani è esattamente posto come l'anti Omar Al-Mukhtar: tanto attaccato alla gloria terrena, al potere il primo così il secondo pensa ad Allah, a ciò che non finisce mai.
Alla fine ad Omar sono tagliati tutti i rifornimenti, inoltre viene costruito un recinto di filo spinato chiamato dai fascisti "muro di Adriano" che impedisce ai ribelli di avere rifornimenti dall'Egitto. Omar viene catturato e condannato a morte, morte chè è affrontata con grande dignità. R. Steiger interpreta un Mussolini piuttosto stereotipato.
Il film può apparire parecchio di parte, però la censura è assurda: i fascisti costruirono strade e città, ma di certo non furono "cortesi" con le popolazioni locali, non solo in Libia ma anche in Etiopia. Non vengono condannati solo le violenze dei fascisti, ma anche l'omertà delle Nazioni Unite che stavano a guardare passivamente. Certamente non è questo film a ledere l'onore dell'esercito italiano, ma un regime folle che ha drogato l'Italia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giusepped88 »
[ - ] lascia un commento a giusepped88 »
|
|
d'accordo? |
|
giambattista
|
martedì 27 ottobre 2009
|
un viaggio nella nostra memoria storica
|
|
|
|
“Il Leone del Deserto” (alias Omar el Mukhtar, il leggendario padre della patria Libica) è un film, ben diretto ed interpretato, che narra una delle pagine più vergognose del nostro passato coloniale in Libia con il quale stentiamo a fare i conti fino in fondo, prova ne sia la censura che fino a qualche tempo fa ha impedito la circolazione della pellicola di Moustapha Akkad in Italia, ritenuta “lesiva della dignità nazionale”.
Il periodo storico nel quale si inquadrano i fatti raccontati nel film è quello dei primi anni 30’, quando il regime fascista, che definiva pomposamente il nostro paese “impero italiano”, affidò al generale Graziani, il compito di liquidare la resistenza libica.
[+]
“Il Leone del Deserto” (alias Omar el Mukhtar, il leggendario padre della patria Libica) è un film, ben diretto ed interpretato, che narra una delle pagine più vergognose del nostro passato coloniale in Libia con il quale stentiamo a fare i conti fino in fondo, prova ne sia la censura che fino a qualche tempo fa ha impedito la circolazione della pellicola di Moustapha Akkad in Italia, ritenuta “lesiva della dignità nazionale”.
Il periodo storico nel quale si inquadrano i fatti raccontati nel film è quello dei primi anni 30’, quando il regime fascista, che definiva pomposamente il nostro paese “impero italiano”, affidò al generale Graziani, il compito di liquidare la resistenza libica.
Questi, ordinando di dare alle fiamme interi villaggi, di bombardare le oasi con attacchi aerei, di impiegare gas letali ed altre armi chimiche, di avvelenare pozzi di acqua potabile, di giustiziare migliaia di resistenti, di trasferire più di 100.000 libici in oltre una decina di campi di concentramento ed altre spietate efferatezze si guadagnò meritatamente il soprannome di “macellaio” e, alla fine, forte di un contingente di 20.000 uomini, nonché di mezzi moderni ed efficienti riforniti con larghezza, sconfisse Omar el Mukhtar che, tuttavia gli diede filo da torcere riuscendo a tenergli testa a lungo con poche migliaia di combattenti e con mezzi bellici inadeguati. L’eroe libico venne catturato e, dopo un processo farsa, assassinato.
Il film, riproducendo con fedeltà gli avvenimenti narrati che ancora oggi non trovano ospitalità nei libri di storia in uso nelle nostre scuole, fa opera di memoria storica, operazione salutare in un Paese che per superare la paura della sua storia e raggiungere una piena maturità deve ancora riflettere, studiare, analizzare.
Giambattista Alferazzi
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giambattista »
[ - ] lascia un commento a giambattista »
|
|
d'accordo? |
|
rebarbaro
|
venerdì 27 febbraio 2009
|
frase di lancillotto
|
|
|
|
Frase di lancillotto: É preferibile vivere liberi sotto una parvenza di prigionia che vivere prigionieri sotto una parvenza di libertà.
Manca la citazione dell'invidia delle grandi potenze, Francia e Inghilterra, che a tutti i costi non erano disposti ad accettare un terzo incomodo come l'Italia a condividere il ruolo di grande potenza coloniale, invidia che giuocò un ruolo determinante negli avvenimenti d'Africa e di Spagna, ma non solo e che prende origine sì dalla convulsa e sdegnosa determinazione di non concedere nessun beneficio all'Italia dopo la vittoria della prima guerra mondiale ma anche dalla sicumera di Francia e Inghilterra di poter fare i propri interessi e i propri comodi in ogni parte del mondo senza nessuna interferenza e sopratutto senza che nessuno denunziasse le ecatombe e le stragi consumate nelle colonie inglesi e francesi e di fronte alle quali quelle dell'Italia in Libia debbono essere considerate giochi da asilo infantile.
[+]
Frase di lancillotto: É preferibile vivere liberi sotto una parvenza di prigionia che vivere prigionieri sotto una parvenza di libertà.
Manca la citazione dell'invidia delle grandi potenze, Francia e Inghilterra, che a tutti i costi non erano disposti ad accettare un terzo incomodo come l'Italia a condividere il ruolo di grande potenza coloniale, invidia che giuocò un ruolo determinante negli avvenimenti d'Africa e di Spagna, ma non solo e che prende origine sì dalla convulsa e sdegnosa determinazione di non concedere nessun beneficio all'Italia dopo la vittoria della prima guerra mondiale ma anche dalla sicumera di Francia e Inghilterra di poter fare i propri interessi e i propri comodi in ogni parte del mondo senza nessuna interferenza e sopratutto senza che nessuno denunziasse le ecatombe e le stragi consumate nelle colonie inglesi e francesi e di fronte alle quali quelle dell'Italia in Libia debbono essere considerate giochi da asilo infantile.
Inoltre in ambienti riservati e assolutamente chiusi al grosso pubblico a qualunque livello appartenga, accademico o storico che sia, sono note alcune notizie che riguardarono avvenimenti singolari che accomunarono i retroscena della nascita del fascismo in Italia e le organizzazioni di cui faceva parte anche Omar Al-Mukhtar, non a caso del resto impersonato dall'attore Anthony Quinn. Si potrebbero citare altri eventi enigmatici, come per esempio la scelta dell'Egitto come soggiorno da parte del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, abdicato, mentre la sede istituzionale avrebbe dovuto essere il Portogallo, e altro ancora, ma non è il caso anche perché si vuol solo far notare che la denuncia del film é a senso unico e abbastanza superficiale mentre avrebbe potuto essere di gran lunga più vivida, tagliente e perentoria, quasi un prodromo che avrebbe marchiato sdegnosamente a fuoco lo squallido proditorio attacco aereo con l'intento tranquillamente dichiarato dagli anglo-statunitensi di voler assassinare il colonnello Gheddafi. Ma basta, é solo un film come tanti altri: onore e gloria a tanti nobili ed eminenti attori che ne sono stati emeriti protagonisti e vergogna per l'Italia e per i suoi governi condizionati dall'immonda sinistra.
[-]
[+] facciamo luce sulla verita
(di giustiziavera)
[ - ] facciamo luce sulla verita
[+] tolleranza-libertà-rispetto: italia(ni) vergogna!
(di tulipe noire)
[ - ] tolleranza-libertà-rispetto: italia(ni) vergogna!
|
|
[+] lascia un commento a rebarbaro »
[ - ] lascia un commento a rebarbaro »
|
|
d'accordo? |
|
paolomiki
|
mercoledì 17 giugno 2009
|
ottimo libro di storia
|
|
|
|
Un cast fantastico (per quei ruoli) e una ricostruzione storica quasi perfetta senza esagerare nei piagnistei per diverse ragioni da una parte e dall'altra,fanno di questo film un film documento molto bello che mette in risalto tutti i timori che avevano i nostri soldati italiani nel buttarsi sul colonialismo per fare contento un capo pazzo. Questo film non è stato censurato per i noti motivi che si conoscono:la vergogna di quello che facevano i nostri soldati in Libia ecc.Ma è stato censurato perchè mette in ridicolo l'esercito italiano che per sconfiggere alcune bande di beduini si rifaceva fallendo sistematicamente alle tecniche si combattimento degli antichi romani.Come è andata a finire lo sappiamo tutti e non dobbiamo avere vergogna di essere stati meno bravi degli inglesi dei francesi e degli spagnoli.
[+]
Un cast fantastico (per quei ruoli) e una ricostruzione storica quasi perfetta senza esagerare nei piagnistei per diverse ragioni da una parte e dall'altra,fanno di questo film un film documento molto bello che mette in risalto tutti i timori che avevano i nostri soldati italiani nel buttarsi sul colonialismo per fare contento un capo pazzo. Questo film non è stato censurato per i noti motivi che si conoscono:la vergogna di quello che facevano i nostri soldati in Libia ecc.Ma è stato censurato perchè mette in ridicolo l'esercito italiano che per sconfiggere alcune bande di beduini si rifaceva fallendo sistematicamente alle tecniche si combattimento degli antichi romani.Come è andata a finire lo sappiamo tutti e non dobbiamo avere vergogna di essere stati meno bravi degli inglesi dei francesi e degli spagnoli. Semplicemente non abbiamo voluto.A noi italiani piace conquistare il mondo come hanno fatto i giapponesi,con la tecnologia e la capacità imprenditoriale dei privati.
[-]
[+] com'è andata a finire in libia tu lo sai?
(di kronos)
[ - ] com'è andata a finire in libia tu lo sai?
[+] il germe del colonialismo
(di arnaco)
[ - ] il germe del colonialismo
|
|
[+] lascia un commento a paolomiki »
[ - ] lascia un commento a paolomiki »
|
|
d'accordo? |
|
|