weach
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domenica 27 marzo 2011
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capricorn one alimenta il forte dubbio !!
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Scrissi di 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick “Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di progettare un sogno per l'umanità.
1968 è l'anno di 2001 odissea nello spazio.
1969 è l'anno in cui l'uomo è sbarcato sulla luna .
Strane coincidenze : lascio ad altri le riflessioni e le probabili congetture.”
Partendo da questa premessa il nostro Capricorn One diretto e scritto da Peter Hyams ,è film esplorazione di un ipotesi “complottista “ in qualche modo sul primo allunaggio umano del 1969.
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Scrissi di 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick “Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di progettare un sogno per l'umanità.
1968 è l'anno di 2001 odissea nello spazio.
1969 è l'anno in cui l'uomo è sbarcato sulla luna .
Strane coincidenze : lascio ad altri le riflessioni e le probabili congetture.”
Partendo da questa premessa il nostro Capricorn One diretto e scritto da Peter Hyams ,è film esplorazione di un ipotesi “complottista “ in qualche modo sul primo allunaggio umano del 1969.: il fatto che il film parli di una missione su Marte non lascia dubbi, è una chiara allusione all’ avventura spaziale mirabile dell’ Apollo 12 sulla Luna.
Senza cadere in una rete infinita deduzioni e contro deduzioni, questo film rappresenta mirabilmente l’intreccio infernale fra politica , potere economico e dei mass media nel gestire l’avventura spaziale ,
E’ film thriller, ben fatto, carico di suspence , potente , inquietante, verosimili, possibile dove Peter Hyams, ufficialmente in modo fantasioso ed e senza allusioni,dipinge il più grande bluff nell’ avventura spaziale dell’uomo “quello di un “fasullo" viaggio su Marte .
Per Peter Hyams fu un atto di incoscienza o di coraggio?
Ci limitiamo a riportare una sua dichiarazione a riguardo”Ero consapevole che molta gente non credeva all’impresa dell’uomo sulla luna , ma non ho mai letto ne consultato quei libri…..Francamente penso che siano totalmente ridicoli.”
Ricordiamo però la contraddizione di cui sopra : “non ho letto ne consultato quei libri(non leggendoli) però penso che siano ridicoli”.
In verità per questo film Peter Hyams fu stroncato dalla critica americana e solo in Europa il film conquistò la dignità di fantascienza rispettabilissimo ed assolutamente attuale.
Gagarin il 12 aprile 1961 a bordo della mitica Vostok 1 realizzò il primo volo orbitale per l’Unione Sovietica;
Seguì il primo volo orbita dell’America nel 1962;
Appena sette anni dopo l’uomo andò sulla Luna e tornò comodamente sulla terra senza alcuna sbavatura;
A distanza di 43 anni non vi è stato più alcun volo umano sulla luna ;
Missioni sulla luna da più parti sono previste intorno all’anno 2025.
Sinceramente la successione degli eventi lascia spazio a qualche dubbio, anche pesante , ma non è materia di mia competenza.
Per tornare a Capricorn One ribadiamo : da vedere, ben fatto , dinamico e di attualità, assolutamente, eccellenti attori quali Elliot Gould, James Brolin, Karen Black e Telly Savalas .Vale tutte le quattro stelle d'oro !!!!!!!!
Buona visione
Weach illuminati
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[+] precisazioni sui dubbi
(di andrea faso)
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vic fontaine
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mercoledì 26 dicembre 2012
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avvincente thriller sulla "ragione di stato"
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Sta per partire la missione "Capricorn One" diretta verso Marte, ma un possibile guasto al veicolo e il timore di una cattiva figura planetaria, oltre alla sicura ripercussione negativa sugli appalti governativi, obbligano il sistema ad un azzardato "piano B": segregare gli astronauti in una base nascosta nel deserto, all'interno della quale è stato ricostruito il suolo marziano a mo' di set cinematografico, e obbligare gli astronauti, sotto pena di ritorsione sulle loro famiglie, a fingere lo sbarco su di esso. Il piano sembra funzionare, ma al momento del rientro si stacca lo scudo termico e la Capricorn One si disintegra: gli astronauti, già in volo verso il punto del finto ammaraggio, vengono segregati nuovamente nella base, ove realizzano l'accaduto e le conseguenze per essi (non possono più riapparire in pubblico), cosicché fuggono nel deserto con un aereo (a corto di carburante) per poi dividersi al fine di aumentare le possibilità di successo.
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Sta per partire la missione "Capricorn One" diretta verso Marte, ma un possibile guasto al veicolo e il timore di una cattiva figura planetaria, oltre alla sicura ripercussione negativa sugli appalti governativi, obbligano il sistema ad un azzardato "piano B": segregare gli astronauti in una base nascosta nel deserto, all'interno della quale è stato ricostruito il suolo marziano a mo' di set cinematografico, e obbligare gli astronauti, sotto pena di ritorsione sulle loro famiglie, a fingere lo sbarco su di esso. Il piano sembra funzionare, ma al momento del rientro si stacca lo scudo termico e la Capricorn One si disintegra: gli astronauti, già in volo verso il punto del finto ammaraggio, vengono segregati nuovamente nella base, ove realizzano l'accaduto e le conseguenze per essi (non possono più riapparire in pubblico), cosicché fuggono nel deserto con un aereo (a corto di carburante) per poi dividersi al fine di aumentare le possibilità di successo.
Un giornalista fiuta la truffa (un amico tecnico del centro di controllo missione gli rivela che, diversamente dai segnali radio, i segnali tv provengono da sole trecento miglia) e, dopo varie peripezie e attentati e grazie all'aiuto di un pilota specialista in disinfestazioni agricole, riesce a salvare l'astronauta capomissione, unico sfuggito alla cattura, e a condurlo nel bel mezzo di una cerimonia commemorativa alla presenza dei familiari, delle autorità e della stampa.
Ottimo thriller di impegno sociale che riesce a coniugare intrattenimento e riflessione su vari punti - la "ragione di Stato", la corsa allo spazio quale fronte di combattimento (tra i tanti) della guerra fredda, l'uso della tecnologia a scopo di finzione, la strizzata d'occhio alle teorie complottistiche secondo cui lo sbarco della Nasa sulla Luna si sarebbe svolto proprio come nel film - in un prodotto godibile e avvincente, stroncato negli Usa (per ragioni patriottiche?) ma di gran successo in tutto il resto del mondo. Intensa e ispirata la regia, sceneggiatura di ferro e ottimi gli attori principali, tra i quali merita una menzione lo spiritosissimo cameo di Telly Savalas nel ruolo del pilota disinfestatore che reclama la sua fetta di bottino.
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marychan
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martedì 27 novembre 2018
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interessante
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Non sono riuscita a trovare difetti in questo film. È un quadro perfetto di come si riesce ad insabbiare situazioni di portata mondiale con un'impeccabile organizzazione nel cancellare prove, testimoni e qualsiasi altro indizio che possa far trapelare la verità, e non mi riferisco alle teorie sul finto allunaggio del '69, anche se il film ne parebbe una trasposizione.
Il film è piuttosto lento ma alcune battute Terry Savalas aiutano a vivacizzare la trama, la quale comunque ha un'originalità che apprezzo sempre molto nei film. Gli effetti speciali sono di alta qualità per il '78 e anche se come suspance magari lascia un po' a desiderare, bisogna ricordare che è un film di fantascienza e non un thriller.
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Non sono riuscita a trovare difetti in questo film. È un quadro perfetto di come si riesce ad insabbiare situazioni di portata mondiale con un'impeccabile organizzazione nel cancellare prove, testimoni e qualsiasi altro indizio che possa far trapelare la verità, e non mi riferisco alle teorie sul finto allunaggio del '69, anche se il film ne parebbe una trasposizione.
Il film è piuttosto lento ma alcune battute Terry Savalas aiutano a vivacizzare la trama, la quale comunque ha un'originalità che apprezzo sempre molto nei film. Gli effetti speciali sono di alta qualità per il '78 e anche se come suspance magari lascia un po' a desiderare, bisogna ricordare che è un film di fantascienza e non un thriller.
"Capricorn one", nome della missione spaziale diretta su Marte, è un film adatto a chi ha l' apertura mentale di ammettere che forse non tutto quello che accade al mondo è come i mass media ci mostrano, dove la questione importante alla fine rimane sempre e solo il denaro e non il progredire all'umanità.(
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elgatoloco
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mercoledì 13 novembre 2019
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straordinario in senso letterale
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Straordinario, ossia letteralmente"extra-ordinario"questo"Capricorn one"(1978)di Peter Hyams, anche autore del soggetto e della sceneggiatura: che sia ispirato o meno all'ipotesi(oltremodo peregrina e decisamente discutibile, oltre che assolutamente non poggiata su rilievi concreti)secondo la quale lo sbarco sulla luna sarebbe stato una montatura, un bluff inventato dalla NASA e dalla CIA; Hyams mette il dito sulla piaga. il falso arrivo su Marte, con tanto di retorica very yankee viene qui supportato dalla violenza di stato sugli eventuali superstiti, con tanto di tentati omicidi e comunque di non"supporto logistico"per chi è in pericolodo di vita dopo una missione fittizia ma comunque pericolosa.
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Straordinario, ossia letteralmente"extra-ordinario"questo"Capricorn one"(1978)di Peter Hyams, anche autore del soggetto e della sceneggiatura: che sia ispirato o meno all'ipotesi(oltremodo peregrina e decisamente discutibile, oltre che assolutamente non poggiata su rilievi concreti)secondo la quale lo sbarco sulla luna sarebbe stato una montatura, un bluff inventato dalla NASA e dalla CIA; Hyams mette il dito sulla piaga. il falso arrivo su Marte, con tanto di retorica very yankee viene qui supportato dalla violenza di stato sugli eventuali superstiti, con tanto di tentati omicidi e comunque di non"supporto logistico"per chi è in pericolodo di vita dopo una missione fittizia ma comunque pericolosa...Decisamente notevole tutto il film, con un inizio che contempla celebrazioni retoriche, che poi culima, nel finale, in una finta celebrazione funebre non meno"fittizia", appunto, dove ancora una volta l'imperialismo militaristico, da"space migration"riuscita(anchee se ciò non è affatto vero...), presidenzialistico(con un presidente che si disinteressa totalmente del fatto, in realtà)emerge senza remore e chi "non ci sta"(la figura del reporter, resa benissimo da Elliott Gould), fa la figura dell'oppositore a tutti i costi, dell'acchiappanuvole comunque, di chi per professione e"diligenza eccessiva"non sta al goco... Tra gli/le altri/e interpreti Brenda Vaccato, Karen Black, Telly Savalas, James Brolin, Sam Waterston, in un film che smaschera e demistifica senza pietà ogni retorica imperialistica e da conquista-comunque sia- dell'universo. Non è frequente(anzi)il caso di un film come questo che, oltre a tutto in piena guerra fredda(ricordiamo che nel 1978 vigeva ancora la dottrina Breznev nell'URSS, ma anche negli States, nonostante la presidenza, peraltro inconsistente, di Jimmy Carter, l'anticomunismo viscerale era diffuso come negli anni 1950 e 1960, in forma anche parossistica), propone una critica del potere imperialistico non meno forte di quella di un Noam Chomsky, per fare solo il nome di un oppositore strenuto all'american way of life e a ciò che ne consegue a livello di potere statuale, dove a livello spettacolare la struttura del thriller funziona pienamente. . El Gato
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fabio1957
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lunedì 22 giugno 2015
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straordinario
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Sorprendente film che va visto e rivisto, per capire com'è facile confezionare un inganno di proporzioni ciclopiche.Naturalmente Il punto non è credere o meno se l'America è stata sulla luna,bensì considerare quante e quali ragioni( di stato?) possono condizionare e decidere il corso della storia.Poi ognuno si fa la propria idea,probabilmente l'uomo alla fine c'è andato sul nostro satellite ,ma quando e con quale astronave?il dubbio è umano,la scienza potrà dare indicazioni,il futuro ce lo dirà e darà ai posteri risposte più precise,ma è certo che il film una pulce nell'orecchio ce la mette.
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Sorprendente film che va visto e rivisto, per capire com'è facile confezionare un inganno di proporzioni ciclopiche.Naturalmente Il punto non è credere o meno se l'America è stata sulla luna,bensì considerare quante e quali ragioni( di stato?) possono condizionare e decidere il corso della storia.Poi ognuno si fa la propria idea,probabilmente l'uomo alla fine c'è andato sul nostro satellite ,ma quando e con quale astronave?il dubbio è umano,la scienza potrà dare indicazioni,il futuro ce lo dirà e darà ai posteri risposte più precise,ma è certo che il film una pulce nell'orecchio ce la mette.
Straordinario
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kronos
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lunedì 24 agosto 2020
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fantafilm manifesto
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Divenuto negli anni il "film manifesto" delle teorie complottiste sugli sbarchi lunari, "Capricorn one" s'inserisce magnificamente nel filone dei thriller anni '70 sulle congiure governative.
Sceneggiato e realizzato su standard qualitativi molto superiori alla media di Peter Hyams, resta a tutt'oggi uno dei gioielli della fantascienza USA: intrigante, inquietante e paranoico è molto più verosimile di quanto si sia disposti a credere nel palesare le strategie manipolatorie di cui s'avvalgono i governi per la 'ragion di stato' (ricordate Colin Powell e le armi di distruzione di massa di Saddam?).
Un tempo penalizzato dalle proiezioni televisive (proposte in 1.
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Divenuto negli anni il "film manifesto" delle teorie complottiste sugli sbarchi lunari, "Capricorn one" s'inserisce magnificamente nel filone dei thriller anni '70 sulle congiure governative.
Sceneggiato e realizzato su standard qualitativi molto superiori alla media di Peter Hyams, resta a tutt'oggi uno dei gioielli della fantascienza USA: intrigante, inquietante e paranoico è molto più verosimile di quanto si sia disposti a credere nel palesare le strategie manipolatorie di cui s'avvalgono i governi per la 'ragion di stato' (ricordate Colin Powell e le armi di distruzione di massa di Saddam?).
Un tempo penalizzato dalle proiezioni televisive (proposte in 1.33:1 e con vari piccoli tagli), va gustato assolutamente in versione integrale nel corretto formato panoramico 2.35 fondamentale per valorizzare appieno l'appassionante tranche d'ambientazione desertica.
Da vedere e rivedere.
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nicola1
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lunedì 20 novembre 2017
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filmetto.
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Filmetto buono per i ragazzi e per gli ingoiatori di teorie complottiste. Parliamo da un punto prettamente cinematografico: per essere un thriller la suspense viene continuamente diluita proprio dallo scorrere della trama. Gould perde misteriosamante l'amico e poi non si sa più niente, passano i mesi. Poi cade in acqua (dopo una corsa in macchina della quale William Friedkin si sarà fatto di sicuro una risata) e poi..? Altro salto temporale di due mesi. Quando la sceneggiatura dovrebbe indugiare sulla indagine giornalistica si perde invece nella barzelletta che l'astronauta racconta a sé stesso sotto uno sforzo incredibile. Tralasciamo il ridicolo inseguimento aereo che farebbe impallidire perfino Indiana Jones.
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Filmetto buono per i ragazzi e per gli ingoiatori di teorie complottiste. Parliamo da un punto prettamente cinematografico: per essere un thriller la suspense viene continuamente diluita proprio dallo scorrere della trama. Gould perde misteriosamante l'amico e poi non si sa più niente, passano i mesi. Poi cade in acqua (dopo una corsa in macchina della quale William Friedkin si sarà fatto di sicuro una risata) e poi..? Altro salto temporale di due mesi. Quando la sceneggiatura dovrebbe indugiare sulla indagine giornalistica si perde invece nella barzelletta che l'astronauta racconta a sé stesso sotto uno sforzo incredibile. Tralasciamo il ridicolo inseguimento aereo che farebbe impallidire perfino Indiana Jones. Riguardo poi alla tesi complottista sullo sbarco sulla Luna (e solo per quello i commenti qui sono entusiasmanti sopra le tre stelle) é assolutamente fuori strada. (Qualunque astrofisico in qualunque parte del mondo sa che la distanza Terra-Luna viene monitorata grazie a un raggio laser sparato su specchi lasciati sulla superficie lunare dalle missioni Apollo) Infine parlando della sotto tesi che il film affronta riguardo alla manipolazione dei mass media sull'opinione pubblica potrebbe essere vera ma sarebbe come affermare che Guerre Stellari é un film importante perché ci avverte dei pericoli di una dittatura imperialistica mondiale.
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