il cinefilo
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mercoledì 16 marzo 2011
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paul newman-robert redford:la grande coppia
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La mia opinione è che sia un ottimo western americano nonchè uno dei capisaldi della carriera di R.Redford e P.Newman...il film mescola benissimo avventura e umorismo e il ritmo è pieno di brio ma la carta vincente era e rimane la coppia di protagonisti nei panni di due simpatici fuorilegge...un altra nota di merito,oltre alla fotografia di C.Hall,è il finale in Bolivia,in cui i due banditi riescono a smorzare totalmente e grazie all'arma dell'umorismo,la loro tragica ma inevitabile fine...sicuramente un film da vedere.
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luca scialò
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giovedì 15 luglio 2010
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la magnifica coppia
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Siamo in un Far west che ormai viaggia verso il progresso. Butch Cassidy e Sundance kid formano un'infallibile coppia di rapinatori, ed insieme ad un piccolo gruppo di altri fuorilegge svaligiano spesso i treni dell'Union Pacific. Ma ormai sono braccati da un gruppo di gendarmi capitanati da un infallibile sceriffo, e quindi sono costretti a cambiare Paese, recandosi in Bolivia insieme ad una maestrina che si contendono. Anche qui si faranno ben presto conoscere...
La coppia Paul Newman e Robert Redford, tanto belli quanto bravi, anche ad interpretare il ruolo di cowboys, funziona alla grande, è affiatata, mantenendo entrambi le proprie sfumature caratteriali che rendono la coppia ancora più completa.
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Siamo in un Far west che ormai viaggia verso il progresso. Butch Cassidy e Sundance kid formano un'infallibile coppia di rapinatori, ed insieme ad un piccolo gruppo di altri fuorilegge svaligiano spesso i treni dell'Union Pacific. Ma ormai sono braccati da un gruppo di gendarmi capitanati da un infallibile sceriffo, e quindi sono costretti a cambiare Paese, recandosi in Bolivia insieme ad una maestrina che si contendono. Anche qui si faranno ben presto conoscere...
La coppia Paul Newman e Robert Redford, tanto belli quanto bravi, anche ad interpretare il ruolo di cowboys, funziona alla grande, è affiatata, mantenendo entrambi le proprie sfumature caratteriali che rendono la coppia ancora più completa.
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chriss
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martedì 31 agosto 2010
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l' accoppiata vincente...
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Butch Cassidy and the Sundance Kid (titolo originale) è un eccellente western girato negli U.S.A. da George Roy Hill. Il film ripercorre, in chiave ironica e grottesca, le tragicomiche vicende di due tra i più ricercati fuorilegge nella storia del vecchio West: Butch Cassidy e Sundance Kid. Il primo è "la mente" dell' accoppiata vincente. Nessun criminale del tempo, infatti, sapeva usare il cervello meglio di lui per organizzare i colpi. Il secondo è "il braccio", nel senso che con la pistola non ha rivali in quanto a rapidità d' esecuzione. Quando non agiscono da soli, Butch Cassidy è a capo di una banda che deruba i treni dell' Union Pacific.
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Butch Cassidy and the Sundance Kid (titolo originale) è un eccellente western girato negli U.S.A. da George Roy Hill. Il film ripercorre, in chiave ironica e grottesca, le tragicomiche vicende di due tra i più ricercati fuorilegge nella storia del vecchio West: Butch Cassidy e Sundance Kid. Il primo è "la mente" dell' accoppiata vincente. Nessun criminale del tempo, infatti, sapeva usare il cervello meglio di lui per organizzare i colpi. Il secondo è "il braccio", nel senso che con la pistola non ha rivali in quanto a rapidità d' esecuzione. Quando non agiscono da soli, Butch Cassidy è a capo di una banda che deruba i treni dell' Union Pacific. Dopo l' ennesimo assalto, però, il proprietario decide di mettergli alle calcagna dei segugi che siano in grado di seguirli anche in capo al mondo. Uno di questi segugi è un indiano capace di evitare i depistaggi dei due fuggitivi. Quando per miracolo riescono a salvare la pelle (si gettano in un fiume da un' altezza proibitiva), decidono di cambiare aria in Bolivia. Li accompagnerà una maestra molto affezionata ad entrambi. In Bolivia si dedicano più che altro a svaligiare le banche, nonostante qualche gaffe con la lingua locale. Dopo aver derubato degli uomini in una foresta, commettono l' errore di andare in un paese lasciando una traccia evidente: il mulo (o l' asino), che si sono portati dietro, è marcato con la lettera A. Un ragazzino riconosce il marchio e corre ad avvertire il capitano del posto. Non si sa se i due banditi ci lasceranno la pelle, perché il film termina sul più bello. Gli storici sono tuttora in disaccordo sulla fine che fecero. Butch Cassidy (titolo in italiano) è un western anomalo entrato nel 2003 nel National Film Registry degli U.S.A. Ha vinto quattro Oscar ed altri premi minori. L' accoppiata Newman/Redford funziona, specialmente dal punto di vista della comicità. Il regista ha puntato molto sull' ironia, ma anche sulle musiche e sui paesaggi: non a caso i quattro premi vinti. Gli U.S.A. premiano i film che da un punto di vista culturale arricchiscono la nazione. L' opera di Hill, basandosi su una storia realmente accaduta, la arricchisce ancor più. Tutto ciò mi sembra molto, molto sensato. Il film, di facilissima lettura, lo consiglio a tutti. Non aspettatevi di vedere sangue e morti da tutte le parti: non era nella testa di chi lo ha concepito. Ogni tanto, vedere un western atipico, cioè che non esalta i suoi eroi, ma il loro disincanto, fa bene al cinema e a noi stessi. Cinque stelle d' oro per tutti. Anche a Robert Redford nei panni del velocissimo Sundance Kid. PC...
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stefanocapasso
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giovedì 28 dicembre 2017
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solo il proprio percorso porta all'immortalità
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Butch Cassidy e Sundance, rispettivamente mente e braccio del famoso gruppo di fuorilegge “Branco Selvaggio” sono rimasti tra gli ultimi fuorilegge del leggendario west
Rapinano banche e treni, ma la caccia che si è aperta su di loro è ormai divenuta troppo pressante. Emigrano in Bolivia, convinti di trovare una nuova era di successi e ricchezze, ma sarà il posto dove troveranno la morte.
Capolavoro del western della new Hollywood, il film di George Hill ci porta dal lato dei fuorilegge. L’onda della controcultura che permea il cinema di quel periodo entra nel film e ci presenta la storia di due fuorilegge come quella di due leggende. Sono personaggi anticonformisti e al di fuori delle regole, pur mantenendo un alto valore di ideali, come quello dell’amicizia.
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Butch Cassidy e Sundance, rispettivamente mente e braccio del famoso gruppo di fuorilegge “Branco Selvaggio” sono rimasti tra gli ultimi fuorilegge del leggendario west
Rapinano banche e treni, ma la caccia che si è aperta su di loro è ormai divenuta troppo pressante. Emigrano in Bolivia, convinti di trovare una nuova era di successi e ricchezze, ma sarà il posto dove troveranno la morte.
Capolavoro del western della new Hollywood, il film di George Hill ci porta dal lato dei fuorilegge. L’onda della controcultura che permea il cinema di quel periodo entra nel film e ci presenta la storia di due fuorilegge come quella di due leggende. Sono personaggi anticonformisti e al di fuori delle regole, pur mantenendo un alto valore di ideali, come quello dell’amicizia. Ciò che rende mitici i protagonisti è la loro forza nel cavalcare il destino loro assegnato anche di fronte ad evidenze negative. La morte che trovano è la liberazione definitiva da etichette alle quali non avrebbero potuto più rinunciare, ed è ciò che li rende immortali. E’ sempre necessario percorrere il proprio percorso fino in fondo per ottenere dei risultati e poter passare ad una nuova fase
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elgatoloco
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giovedì 17 maggio 2018
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un film, un'epoca
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L'aspirazione libertaria del tempo(1969, George Roy Hill)si esprime pienamente in questo"Butch Cassidy and the Surdance Kid"(cit.)dove l"'epopea"dei due banditi made in USA, fine Ottocento, tra treno e bibicletta(le invenzioni dlel'epoca)diventa non apologia del banditismo, ma storia di due personaggi a loro modo"epici"per le rapine sui treni e in banca. Braccati, però, i due"amici"(al netto di litigi, tra l'altro sempre più frequenti)che, quando decidono di andare in Bolivia, passano i loro guai, anzi, usque ad finem...senza voler anticipare il finale travolgente quanto immportalato, come una foto in bianco e nero. Formidabile la musica di Burt Bacharach, quel genio della scena musiclae da decenni che qui firma, con "Raindrops kenn fallin'on my head", ma anche con gli altri brani, meno noti in Italia, un"top"assoluto(e premiato, peraltro), con musiche che integrano il testo filmico, quasi"collocandosene fuori".
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L'aspirazione libertaria del tempo(1969, George Roy Hill)si esprime pienamente in questo"Butch Cassidy and the Surdance Kid"(cit.)dove l"'epopea"dei due banditi made in USA, fine Ottocento, tra treno e bibicletta(le invenzioni dlel'epoca)diventa non apologia del banditismo, ma storia di due personaggi a loro modo"epici"per le rapine sui treni e in banca. Braccati, però, i due"amici"(al netto di litigi, tra l'altro sempre più frequenti)che, quando decidono di andare in Bolivia, passano i loro guai, anzi, usque ad finem...senza voler anticipare il finale travolgente quanto immportalato, come una foto in bianco e nero. Formidabile la musica di Burt Bacharach, quel genio della scena musiclae da decenni che qui firma, con "Raindrops kenn fallin'on my head", ma anche con gli altri brani, meno noti in Italia, un"top"assoluto(e premiato, peraltro), con musiche che integrano il testo filmico, quasi"collocandosene fuori". Sequenze quasi tutte all'aperto(banche a parte, certo...), con una straodrinaria capacità di vedere i protagonisti(Robert Redford, quasi esordiente, come Surdance Kid, ma anche la già asssoluta icona Paul Newman come Butch), con la forza dei paesaggi, degli spazi sconfinati, dove i due pistoleros sono continuamente in fuga, vista la "professione" da loro svolta...UNa soluzione di compromesso non si dà, o la lotta o la fuga o una combinazione-sintesi di entrambe e questa soluzione ripropone pienamente il problema dell'epoca, dove tutto è rigorosamente storico, con citazioni dai documenti originali(la loro vicenda si conclude nel 1909, pare, comunque in quegli anni)eppure tutto rigorosamente"riproposto", con tanto di granti interpreti, come accennato, dove anche Karharine Ross, sempre divisa tra i due, dà una prova straordinaria, che in seguito verrà confermata e fortemente riaffermata. El Gato
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eugen
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venerdì 7 ottobre 2022
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veramente un film comme il faut
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"Burch Cassidy and the Sundance Kid"(Geroge Roy Hill, soggetto e sceneggiarua di William GOldman, 1969), al di la'della ricostruzione storica, sulla quale non mi esrprimo, in quanto non ho letto(ne'intendo leggere, se non"occasionalmnete")la loro storia, osisa le lo screenplay du Goldman corrisponda al dato storico accertato, e'un film anche romantico, nel post-Sessantotto, con la sostanziale disperazione dei due"eroi negativi"del West, rapinatori che, a fine 1899, essendosi tagliati tutti i ponti negli USA o meglio nel loro Wild West, si rendono conto che per loro e'terra bruciata e se ne vanno in Bolivia, rimanendo delusi dal paesaggio, incontrando alla fine una esistenza, anche repressiva8poliziesca)che avrebbero dovuto aspettarsi, ma sottovalutano e che, alle fine, li rende"arresi-atttaccanti", paradosslamente.
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"Burch Cassidy and the Sundance Kid"(Geroge Roy Hill, soggetto e sceneggiarua di William GOldman, 1969), al di la'della ricostruzione storica, sulla quale non mi esrprimo, in quanto non ho letto(ne'intendo leggere, se non"occasionalmnete")la loro storia, osisa le lo screenplay du Goldman corrisponda al dato storico accertato, e'un film anche romantico, nel post-Sessantotto, con la sostanziale disperazione dei due"eroi negativi"del West, rapinatori che, a fine 1899, essendosi tagliati tutti i ponti negli USA o meglio nel loro Wild West, si rendono conto che per loro e'terra bruciata e se ne vanno in Bolivia, rimanendo delusi dal paesaggio, incontrando alla fine una esistenza, anche repressiva8poliziesca)che avrebbero dovuto aspettarsi, ma sottovalutano e che, alle fine, li rende"arresi-atttaccanti", paradosslamente. Inoltre, anche sul piano sentimentale, lo scambio amoroso della recproca"donna del cuore", la bella maestra(resa sullo schermo da Katharine Ross), li rende delusi o meglio li delude ancora di piu'. UN disastro, una ekpurosis, Post'1968, dicevo, ma non ci sono ne'indiani buoni ne'mexicanos duramente repsressi, in un film che non e'"politico"nel modo solito, anzi quasi "trascende"(o elude)tale dimensione. Ancora un'oservazione, ulteriore rispetto al testo di quasi 4 anni e 1/2 fa: la straordinaria musica di Bacharach inlude anche i ballabili-cantabili che in Italia erano prerogrativa, per dire, di un PIero Umiliani, ottimo compositore fiorentino, da sempre innamorato del jazz e del(espressione azzardata, lo ammetto, forse impropria)"peri-jazz"o"infra.jazz". Paul Newman e . Bob Redfrd sono decisamente eccelsi, della Ross si e'detto, gli altri sono piu'che altro"di contorno", pur se ben scelti, Le immagini-stampe, quasi, d'epoca, che introducono e commentano il finale del film si alternao con efficacia alle sequenze propriamente dette del film. El Gato
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