paolo ciarpaglini
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lunedì 28 gennaio 2008
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capolavoro di shyalaman.
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Dopo il 'Sesto senso', sarebbe stato almeno difficle per qualunque regista, ripeterne il meritato e clamoroso successo. Ma M.N.Shyamalan regista indiano, pur non distaccandosi da un filone che lo vede legato al soprannaturale, crea a mio avviso proprio quì, il suo miglior lavoro fino ad oggi. La storia è quella di un bimbo di colore, Elija Price (S.L.Jackson), nato con un difetto genetico che rende le sue ossa fragilissime. Dai suoi amici è infatti soprannominato 'l'uomo di vetro'. Solo infatti grazie all'amore e tenacia della madre, riuscirà a vincere il terrore della propria malattia. I fumetti, i supereroi in particolare, sono la sua passione fin da ragazzino e diverranno il suo lavoro da adulto, gallerista ed esperto di fama.
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Dopo il 'Sesto senso', sarebbe stato almeno difficle per qualunque regista, ripeterne il meritato e clamoroso successo. Ma M.N.Shyamalan regista indiano, pur non distaccandosi da un filone che lo vede legato al soprannaturale, crea a mio avviso proprio quì, il suo miglior lavoro fino ad oggi. La storia è quella di un bimbo di colore, Elija Price (S.L.Jackson), nato con un difetto genetico che rende le sue ossa fragilissime. Dai suoi amici è infatti soprannominato 'l'uomo di vetro'. Solo infatti grazie all'amore e tenacia della madre, riuscirà a vincere il terrore della propria malattia. I fumetti, i supereroi in particolare, sono la sua passione fin da ragazzino e diverranno il suo lavoro da adulto, gallerista ed esperto di fama. Ma Elijah, anche se questo 'particolare' lo scopriremo solo alla fine, è anche una persona psicologicamente malata. Tutto inizia quando un treno, l'177 East Real deraglia, provocando la morte di tutti i passeggeri. Solo uno si salverà, Davide Danne (Bruce Willis) ed incredibilmente ne uscirà indenne. Elijah ha infine trovato colui che cercava da molto tempo, il suo opposto, un'uomo che non sà e non si è mai chiesto perchè mai un malanno. O neppure una contusione riportata nell'incidente che da giovane, lo 'costrinse' (in realtà l'occasione che aspettava) a smettere di giocare a football. Lentamente Elijiah, riesce ad insunuare il tarlo nella mente di David. Ma la sua è una follia lucida, veritierà pur nella sua orribile, travisata visione della realtà. Bunner, spinto anche dal figlioletto che vede nel padre il possibile 'supereroe', lentamente giungerà a 'sapere'. La genialità del film risiede nella perfetta ricostruzione psicologica di Elijah, omicida ma anche vittima della propria condanna, perennemente in cerca del 'buono'. Di qualcuno che come nei fumetti sia indistruttibile. "Quando non sai per cosa sei nato, venuto al mondo, è una sensazione insopportabile. Ma adesso sò chì sono perchè tu esisti". Questa la frase con cui follemente, cerca di giustificare i delitti commessi. Willis come ne il 'Sesto senso' è bravissimo affiancato da R.W.Penn. Perfetto per i 'ritmi' di ripresa del regista, un'autentica firma di classe. Il tempo è dilatato, ad ogni particolare è lasciato tutto il tempo necessario di emergere, un vero maestro. Innovativo, geniale. Davide Dunne che lavora negli stadi alla sicurezza, dapprima scettico, lentamente inizia a porsi domande, quelle stesse 'suggerite da Elijah prima, che parevano follia. Possiede infatti oltre ad una forza straordinaria (ma pur sempre umana), il dono di 'sentire' le persone. Un 'sesto senso' letteralmente, che gli permette di vedere dentro la gente. Un giorno infatti, indirizzato da Elijah, si reca in un posto affollato. Iniziano così ad apparirgli dei flash ogni qualvolta sfiora qualcuno. Uno di questi è uno stupratore, che David avverte, 'vede' aver seguestrata un'intera famiglia. Lo seguirà e seppur tradito dal suo unico punto debole, l'acqua, riuscirà ad ucciderlo con una presa al collo ferrea. Il giorno seguente Dunne, mostra al figlioletto ormai rassegnato ad avere un papà 'normale', la notizia sul giornale! "eroe salva famiglia..". Poco più tardi l'epilogo, quando Dunne recatosi da Elijah gli stringerà la mano. In quell'istante vedrà infatti tutti gli orribili delitti commessi. Il messaggio del film risiede proprio là, frà malattia e la folia, frà il sacrificio 'necessario'!? e la scoperta dell'eroe. Divenuta per Elijah, l'unica ragione-spiegazione di vita.
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daedalus
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lunedì 11 giugno 2007
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un fumetto reale e geniale
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Il bianco e il nero, il bene e il male, lo yin e lo yang è questo l'argomento di questo film. I due protagonisti sono completamente diversi tra loro, da una parte David Dunn: bianco, poliziotto, vincolato da una vita monotona e senza scopo dall'altra Elijah Price: nero, fumettista, afflitto da una grave sindrome di fragilità ossea e apparentemente senza uno scopo ben preciso da raggiungere nella vita. David si salva miracolosamente da un incidente ferroviario ed è da li che Elija comincia ad interessarsi di lui, Dunn infatti al contrario di Price è molto forte fisicamente e quasi immortale infatti è sopravvissuto ad altri incidenti prima di questo. Il fumettista nero fa da guida al personaggio interpretato da bruce willis e vuole convincerlo che non è una persona normale ma è dotato di poteri, come la straordinaria forza fisica e la capacità di percepire chi commeterà un crimine, che può sfruttare per migliorare la vita di tutti.
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Il bianco e il nero, il bene e il male, lo yin e lo yang è questo l'argomento di questo film. I due protagonisti sono completamente diversi tra loro, da una parte David Dunn: bianco, poliziotto, vincolato da una vita monotona e senza scopo dall'altra Elijah Price: nero, fumettista, afflitto da una grave sindrome di fragilità ossea e apparentemente senza uno scopo ben preciso da raggiungere nella vita. David si salva miracolosamente da un incidente ferroviario ed è da li che Elija comincia ad interessarsi di lui, Dunn infatti al contrario di Price è molto forte fisicamente e quasi immortale infatti è sopravvissuto ad altri incidenti prima di questo. Il fumettista nero fa da guida al personaggio interpretato da bruce willis e vuole convincerlo che non è una persona normale ma è dotato di poteri, come la straordinaria forza fisica e la capacità di percepire chi commeterà un crimine, che può sfruttare per migliorare la vita di tutti. David è però un supereroe umano, infatti pur avendo poteri e punti deboli (l'acqua è la criptonite di questo personaggio), rimane una persona insicura e tormentata dal fatto di non conoscersi veramente bene cosa che solo grazie all'aiuto di Elija riuscirà a fare. L'accettazione e la scoperta di se stessi avviene nel capitolo più movimentato e coinvolgente del film in cui il protagonista mette in pratica le sue abilità salvando una famiglia da un criminale e in cui il regista mostra al pubblico la sua abilità registica anche nel campo prettamente d'azione (dopo averlo già fatto nel campo narrativo e creativo) attraverso sequenze adrenaliniche e molto coinvolgenti. Il personaggio che finora era stato visto come una semplice guida del protagonista nella parte finale si fa protagonista rivelando le sue vere intenzioni e il motivo per cui ha aiutato David. Ed è qui che si ha il vero colpo di scena: Elija durante tutta la sua vita non ha fatto altro che cercare un suo opposto creando le circostanze per trovarlo e cioè organizzando attentati. I due personaggi che prima collaboravano insieme si scoprono così opposti ma legati indissolubilmente da un desiderio comune: quello di conoscere se stessi. Attraverso la scoperta dell'opposto Elija scopre se stesso e si da un motivo per continuare un'esistenza difficile che ha minato il suo fisico ma anche la sua psiche. Questo film può essere considerato un fumetto reale in cui però il bene e il male sembrano distinti e opposti ma in verità non lo sono e sono circondati da un'aura di indefinitezza e mistero insomma come direbbe Elija: "La vita reale non si lascia imprigionare dal riquadro di una vignetta".
Geniale voto:8/10
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filippo catani
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martedì 7 maggio 2013
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un eroe e il suo alterego
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Una guardia giurata riesce a scampare miracolosamente ad un terribile incidente ferroviario e anzi ne sarà l'unico superstite. Un giorno troverà sul parabrezza un biglietto di un appassionato di fumetti che invece, a causa di una disfunzione genetica, ha passato gran parte della vita a curarsi fratture alle ossa. Quest'uomo, grande appassionato di fumetti, è infatti in cerca del suo alter ego.
Un buon film che vede protagonisti due mostri sacri come Jackson e Willis. Dopo un buon inizio e una discreta fase centrale, il film pare quasi perdersi un po' anche perchè troviamo la solita scena di lotta che non può mancare quando ci troviamo di fronte a Willis.
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Una guardia giurata riesce a scampare miracolosamente ad un terribile incidente ferroviario e anzi ne sarà l'unico superstite. Un giorno troverà sul parabrezza un biglietto di un appassionato di fumetti che invece, a causa di una disfunzione genetica, ha passato gran parte della vita a curarsi fratture alle ossa. Quest'uomo, grande appassionato di fumetti, è infatti in cerca del suo alter ego.
Un buon film che vede protagonisti due mostri sacri come Jackson e Willis. Dopo un buon inizio e una discreta fase centrale, il film pare quasi perdersi un po' anche perchè troviamo la solita scena di lotta che non può mancare quando ci troviamo di fronte a Willis. Il finale però riscatta ampiamente questa fase centrale e lascia lo spettatore stupefatto. Interessante anche questa dinamica da fumetto dove un personaggio va alla ricerca del suo esatto opposto e se Willis ha a che fare con una vita domestica a dir poco disastrata, Jackson non ha mai potuto vivere una vita normale a causa della fragilità delle sue ossa e ha impegnato ogni sua risorsa nel cercare qualcuno che fosse esattamente ai usoi antipodi. Un buon thriller con cui passare una serata piovosa.
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raysugark
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venerdì 28 agosto 2015
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il miglior capolavoro di shyamalan
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Unbreakable è sia il miglior capolavoro di Shyamalan e sia il miglior film sui supereroi dopo Watchmen. In generale i temi dei supereroi viene sempre immaginato in modo superfluo e il cattivo viene rappresentato un po' troppo banale. Ma con questo film assieme Watchmen e un più Chronicle, va fuori schemi sulla rappresentazione dei supereroi. Bruce Willis e Samuel L. Jackson hanno regalato delle performance di alta qualità, come lo script e la regia di Shyamalan sono impeccabili e anche la colonna sonora di James Newton Howard riesce a rilasciare delle atmosfere sia commoventi e sia epiche. Per chi non ha visto questo capolavoro, consiglierei assolutamente di andare a godersi tutta la durata del film.
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felicity
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martedì 11 giugno 2019
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un'opera originale e poetica
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Il film di Shyamalan ha tutte la caratteristiche della classicità cinematografica: una diegesi lineare, un utilizzo accorto del flashback in modo esplicativo e rivelatore, una rappresentazione dei personaggi ben caratterizzata.
A questo si aggiunge il tentativo riuscito di innestare tecniche di rappresentazione del fumetto all'interno del tessuto filmico. E quindi la messa in quadro è sempre geometricamente circoscritta con i due personaggi principali racchiusi in cornici (porte, ingressi, finestre e finestrini) oppure sono utilizzate delle inquadrature spezzate, dettagli o particolari, punti di vista asimmetrici e invertiti. O ancora la ripresa di intere scene attraverso il riflesso dello specchio.
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Il film di Shyamalan ha tutte la caratteristiche della classicità cinematografica: una diegesi lineare, un utilizzo accorto del flashback in modo esplicativo e rivelatore, una rappresentazione dei personaggi ben caratterizzata.
A questo si aggiunge il tentativo riuscito di innestare tecniche di rappresentazione del fumetto all'interno del tessuto filmico. E quindi la messa in quadro è sempre geometricamente circoscritta con i due personaggi principali racchiusi in cornici (porte, ingressi, finestre e finestrini) oppure sono utilizzate delle inquadrature spezzate, dettagli o particolari, punti di vista asimmetrici e invertiti. O ancora la ripresa di intere scene attraverso il riflesso dello specchio.
Tutti questi aspetti cinematografici, presi da soli, non fanno necessariamente un bel film, invece Shyamalan riesce a combinarli in un'alchimia emotiva e d'intenso impatto visivo con una grande capacità di utilizzare la messa in serie, creando un'opera originale e poetica.
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gianpaolo
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lunedì 9 maggio 2005
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geniale.
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Questo "Unbreakable",..è un ulteriore testimonianza del notevolissimo talento di "Shyamalan",...il quale è, senza dubbio uno dei cineasti più dotati dell'ultima generazione.
Destinato a dividere l'opinione pubblica....come del resto tutti gli autori di estrema originalità.
Addirittura in questa sua opera il regista di origine indiana,..si è, per certi versi cimentato in una sorta di rilettura "evangelica",... dando connotati da "sacre scritture" ai fumetti,...e facendo calare nei panni del "machiavellico" profeta (tra l'altro guarda caso si chiamava "Elia") il bravissimo "Samuel Jackson",..il quale ad un certo punto del Film, cita il numero di un fumetto come se fosse un passo del "Vangelo".
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Questo "Unbreakable",..è un ulteriore testimonianza del notevolissimo talento di "Shyamalan",...il quale è, senza dubbio uno dei cineasti più dotati dell'ultima generazione.
Destinato a dividere l'opinione pubblica....come del resto tutti gli autori di estrema originalità.
Addirittura in questa sua opera il regista di origine indiana,..si è, per certi versi cimentato in una sorta di rilettura "evangelica",... dando connotati da "sacre scritture" ai fumetti,...e facendo calare nei panni del "machiavellico" profeta (tra l'altro guarda caso si chiamava "Elia") il bravissimo "Samuel Jackson",..il quale ad un certo punto del Film, cita il numero di un fumetto come se fosse un passo del "Vangelo".
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inesperto
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venerdì 9 novembre 2018
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come nasce un cattivo
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Un po' thriller un po' fumettistico, questo film racconta come un uomo ordinario dalla vita ordinaria (David Dunn), si accorga, grazie all'aiuto di un fragile gallerista di disegni da albo a fumetti (Elijah Price), di non essersi mai ammalato o ferito in vita sua. La scoperta procede lenta, a tratti negata, ma sempre inseguita, quasi con ostinazione. I due personaggi sono opposti, uno infrangibile, l'altro eccessivamente labile. Il legame tra i due è ormai stretto. Lo splendido finale ci rivela la nascita dell'"uomo di vetro": nel momento in cui Dunn acquisisce piena consapevolezza di quello che è, Price trova finalmente il suo posto nel mondo.
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Un po' thriller un po' fumettistico, questo film racconta come un uomo ordinario dalla vita ordinaria (David Dunn), si accorga, grazie all'aiuto di un fragile gallerista di disegni da albo a fumetti (Elijah Price), di non essersi mai ammalato o ferito in vita sua. La scoperta procede lenta, a tratti negata, ma sempre inseguita, quasi con ostinazione. I due personaggi sono opposti, uno infrangibile, l'altro eccessivamente labile. Il legame tra i due è ormai stretto. Lo splendido finale ci rivela la nascita dell'"uomo di vetro": nel momento in cui Dunn acquisisce piena consapevolezza di quello che è, Price trova finalmente il suo posto nel mondo. Un intreccio sceneggiato splendidamente. Bruce Willis imposta il suo personaggio sulla falsariga del suo precedente ruolo, quello di Malcolm Crowe ne Il sesto senso, ed è una bella interpretazione. Complimenti al regista Shyamalan, che a quanto pare sforna ottimi prodotti con una certa continuità (ultimo in ordine di uscita, Split).
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alessandro
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lunedì 2 settembre 2019
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l'universo di "superuomini" di m. night shyamalan
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“Unbreakable-Il predestinato” è un film drammatico di fantascienza del 2000 diretto da M. Night Shyamalan. La pellicola è la prima della “Trilogia Eastrail 117”, iniziata e conclusa dallo stesso Shyamalan, che comprende il film sopracitato, “Split” (2016) e infine “Glass” (2019). Il lungometraggio vede come protagonista David Dunn (Bruce Willis), unico superstite di un disastroso incidente ferroviario in Filadelfia, quello del treno Eastrail 117, che dà anche il titolo all’omonima trilogia. La cosa impressionante è che David è rimasto in perfetta salute dopo l’avvenimento, senza neanche un graffio! Dopo la cerimonia di commemorazione per le vittime defunte del treno, David trova sul cruscotto della sua macchina un biglietto con su scritto “Quante volte sei stato malato?” e un indirizzo.
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“Unbreakable-Il predestinato” è un film drammatico di fantascienza del 2000 diretto da M. Night Shyamalan. La pellicola è la prima della “Trilogia Eastrail 117”, iniziata e conclusa dallo stesso Shyamalan, che comprende il film sopracitato, “Split” (2016) e infine “Glass” (2019). Il lungometraggio vede come protagonista David Dunn (Bruce Willis), unico superstite di un disastroso incidente ferroviario in Filadelfia, quello del treno Eastrail 117, che dà anche il titolo all’omonima trilogia. La cosa impressionante è che David è rimasto in perfetta salute dopo l’avvenimento, senza neanche un graffio! Dopo la cerimonia di commemorazione per le vittime defunte del treno, David trova sul cruscotto della sua macchina un biglietto con su scritto “Quante volte sei stato malato?” e un indirizzo. Allora decide di porre la stessa domanda alle persone a lui care, che non ricordano di averlo mai visto ammalarsi. David si reca, insieme a suo figlio Joseph (Spencer Treat Clarck), all’indirizzo scritto sul biglietto. I due conoscono Elijah Price (Samuel L. Jackson), uomo malato fin dalla nascita di “ostrogenesi imperfetta”, malattia genetica che rende le ossa estremamente fragili, e perciò soprannominato “l’uomo di vetro”. Elijah crede che David sia sopravvissuto all’incidente perché è convinto che, a fronte di una persona fragile come lui, esista una persona indistruttibile come un supereroe dei suoi amati fumetti; quindi, secondo questa teoria, David è la persona che Elijah sta cercando, inconsapevole di esserlo e con un unico punto debole: l’acqua. David è però convinto che le parole di quello strano uomo siano solo stupidaggini e cerca di prendere le dovute distanze da lui, dato che Joseph, convinto che Elijah abbia ragione, cerca di sparare al padre credendo che quest’ultimo rimanga immune. Sarà proprio Joseph, però, a scoprire le vere potenzialità del padre. Il protagonista, accettando se stesso, usa i suoi poteri per il bene comune.
Il film cerca di dare una visione diversa delle pellicole supereroistiche. Il regista M. Night Shyamalan riesce a dar vita ad una trama fantastica in un contesto realistico in maniera davvero geniale ed innovativa, soprattutto se si pensa che è un film di quasi venti anni fa. Spettacolari sono anche le performance di tutti gli attori. Bruce Willis, che aveva già collaborato con Shyamalan per “Il sesto senso” (1999), dà una splendida interpretazione nei panni di David, rendendo alla perfezione l’evoluzione psicologica di un uomo inconsapevole di essere davvero speciale, fino alla sua accettazione, diventando un vero e proprio “eroe”. Ancora più incredibile è la magistrale interpretazione di Samuel L. Jackson nei panni di Elijah Price, che riesce a rendere il personaggio da lui interpretato davvero affascinante ed inquietante, rimanendo impassibile di fronte a qualunque cosa gli succeda. Probabilmente è una delle migliori interpretazioni dell’attore! La pellicola riesce inoltre a dare un’idea perfetta di quella che a tutti gli effetti è la figura del personaggio del supereroe, in fin dei conti un essere umano solo apparentemente come tutti gli altri, che non sa di avere dei poteri speciali. Quando quest’ultimo ne viene a conoscenza usa i suoi poteri per azioni pacifiche, le quali vengono ostacolate da un antagonista. Ogni eroe ha sempre anche un punto debole, che lo riporta con i piedi per terra. Shyamalan rende alla perfezione quest’idea di “supereroe” tramite il personaggio di David. Altra nota positiva è la bellissima colonna sonora di James Newton Howard, perfetta
per descrivere la situazione presentata dal film.
Il maggior pregio di “Unbreakable-Il Predestinato”, sta nel contrasto fra i due personaggi principali. Infatti, David scopre di essere davvero una persona speciale, ma quei poteri, usati a fini pacifici, sono frutto dell’ossessione di Elijah, il quale per trovare il suo “eroe”, ha ucciso moltissime persone innocenti. IL film in questo modo ci mostra come anche le imprese, apparentemente eroiche, possano diventare distruttive e dannose, perché frutto di un’ossessione.
In conclusione, “Unbreakable-Il Predestinato”, pur non essendo uno dei film più conosciuti di Shyamalan, può, a parer mio, essere considerato un vero e proprio capolavoro, grazie ad una fantastica regia, ad una trama innovativa, alle interpretazioni magistrali, alla colonna sonora incisiva e al suo significato profondo.
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elgatoloco
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lunedì 16 novembre 2020
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indubbiamente m.night shyamalan lascia il segno...
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"Unbreakable"(M.Night Shyamalan, autore"totale", da un suo soggetto, con sua sceneggiatura, 2000)dopo"The Sixt Sense"avrebbe confermato e ampiamente conferma(confesso di non aver visto i sequels"Split"e""Glass", decisaente posteriori)la sua capacità di realizzare quel"cinema fantastico"che rimane l'aspirazione di kolti, che però non riescono ad arrivare a tale livello, che pretende una certa semolicità di mezzi tecnici, uniti alla capacità di esprimere realmente quello che è il"mistero"senza mai svelarlo del tutto. Qui, a parte i titoli di coda; con relative didascalie , abbastanza deludenti, per la volontà espressa di ancorare il film a vicende realmente accadute(può essere che così sia, nella mente del regista.
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"Unbreakable"(M.Night Shyamalan, autore"totale", da un suo soggetto, con sua sceneggiatura, 2000)dopo"The Sixt Sense"avrebbe confermato e ampiamente conferma(confesso di non aver visto i sequels"Split"e""Glass", decisaente posteriori)la sua capacità di realizzare quel"cinema fantastico"che rimane l'aspirazione di kolti, che però non riescono ad arrivare a tale livello, che pretende una certa semolicità di mezzi tecnici, uniti alla capacità di esprimere realmente quello che è il"mistero"senza mai svelarlo del tutto. Qui, a parte i titoli di coda; con relative didascalie , abbastanza deludenti, per la volontà espressa di ancorare il film a vicende realmente accadute(può essere che così sia, nella mente del regista.creatore, ma forse sarebbe stato meglio tenere per sé questo"pre-testo"), in particolare l'inizio e lo svolgimento , ma complessivamente anche il finale, risultano efficacissimi, fino alla "rivelazione", che non è"soluzione"(oppure, volendo, dà adito ad una"soluzione aperta", per meglio dire)del"busillis"che contrappone "the Glass-Man"(uomo di vetro, cioè dalle ossa che sono frangibili ad ogni piè sospinto)all'Unbrekable, dove la contrapposizione dialettica tra Samuel L.Jackso e Bruce Willis(interpreti poi abituali del regista-.autore anche nei sequels e, per quanto riguarda Willis già protagonista del famoso"Sixt Sense")risulta molto efficace. Le occasioni di confronto si hanno dopo l'episodio dell'incidente ferroviario, dove Willis è l0'unico siuperstite, tra l'altro illeso, mentre Jackson è reduce da un'ennesima frattura, dove il confronto poi si sviluppa rivangano nel passato e "ripescando""episodi delll0infanzia, dell0adolescenza, della giovinezza adulta. Talora l'uso di flash-backs, in particolare riguardanti l'"Unbreakable"risulta forse eccessivo, cmomque non sempre funziomnale alla narrazione, ma in complesso"tutto si tiene", ossia rimanda a quanto altrimenti sarbebe andato perso e si torna a rappresentare la dialettica di fondo che è il tema vero del film, decisamente ancorato all'opposizione(contraddizione, diremmo nei termini dlela dialettica hegeliana.marxiana, che credo come tale non sia precisamente nelle corde di Shyamalan, peraltro, che parte da una formazione di tipo"altro"), Interessante anche l'utilizzo metafilmico del"cartoon", come didascalia che va oltre se stessa, Quanto agli(alle) interpreti, bravi/e, bisogna dire che oltre il duo dei protagnisti non c'è molto spazio per altri/e. El Gato
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il_marco
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sabato 16 giugno 2012
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il lato umano e intimista di un supereroe
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David Dunn è una guardia giurata in un ospedale, ha un figlio e un matrimonio non troppo felice. Elijha Prince è un disegnatore affetto da una rara malattia che rende le sue ossa estremamente fragili.
Da quando David è l'unico sopravvissuto di un catastrofico incidente ferroviario il destino opposto dei due uomini si lega indissolubilmente.
Il film procede lento, inutile negarlo, a volte può sembrare noioso, pesante e inconcludente e in parte è così, ma è fortemente voluto: racconta il lato umano e tormentato di un cosiddetto supereroe, prima ancora del Batman di Christopher Nolan. Lui però non è acclamato dalla folla o indossa tutine aderenti, tutt'altro ha problemi con la moglie ed è insoddisfatto del proprio lavoro di guardia giurata e quasi fino alla fine è convinto della propria totale umanità e anche il pubblico insieme a lui è coinvolto nei suoi dubbi.
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David Dunn è una guardia giurata in un ospedale, ha un figlio e un matrimonio non troppo felice. Elijha Prince è un disegnatore affetto da una rara malattia che rende le sue ossa estremamente fragili.
Da quando David è l'unico sopravvissuto di un catastrofico incidente ferroviario il destino opposto dei due uomini si lega indissolubilmente.
Il film procede lento, inutile negarlo, a volte può sembrare noioso, pesante e inconcludente e in parte è così, ma è fortemente voluto: racconta il lato umano e tormentato di un cosiddetto supereroe, prima ancora del Batman di Christopher Nolan. Lui però non è acclamato dalla folla o indossa tutine aderenti, tutt'altro ha problemi con la moglie ed è insoddisfatto del proprio lavoro di guardia giurata e quasi fino alla fine è convinto della propria totale umanità e anche il pubblico insieme a lui è coinvolto nei suoi dubbi. A mettergli la pulce nell'orecchio è proprio il fragile Elijha, mitomane delle figure eroiche cartacee, che da tutta la vita è alla ricerca di un uomo che sia "super". Il personaggio, interpretato da Samuel L. Jackson, è a dir poco eccelso. E' davvero un peccato la sua scarsa presenza in scena e caratterizzazione: se ci fosse stata una maggiore cura e sensibilità da parte del regista sarebbe uscito senza dubbio uno dei migliori personaggi mai creati.
Paragonato da alcuni al precedente Il sesto senso, in effetti lo stile utilizzato da Shyamalan è sostanzialmente lo stesso, compresa la presenza del colpo di scena finale, Unbreakable, non è un film per tutti, non piacerà ai fan di Michael Bay, nè tantomeno di Steven Spielberg. E' una pellicola psicologica, lenta ma curata, un grido che esce prepotentemente dall'eroe che si nasconde nel profondo di ognuno di noi.
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