sixoclock
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venerdì 2 maggio 2008
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il mondo allucinato
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Ottima biografia di una fuga verso la libertà d'espressione, dove si fugge, ma non si arriva mai alla meta desiderata. In una luce dittatoriale cupa e malinconica, gli omosessuali, i malati di mente, gli assassini(da notare....messi assieme come se fossero uguali) e tutti coloro che producono arte vengono espulsi da un isola che li rifiuta. Schnabel, come già aveva fatto in Basquiat, racconta l'omosessualità in maniera semplice, anticonvenzionale, soltanto uomini che amano altri uomini. Se Bardem è strepitoso, c'è però un mostro sacro nella pellicola che vale la pena di menzionare...: Johnny Depp, è veramente un grande, nel film interpreta un personaggio e l'opposto di esso, l'omosessuale travestito marchettaro e il tenente che odia e maltratta gli omosessuali anche se inconsciamente ne è attratto.
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Ottima biografia di una fuga verso la libertà d'espressione, dove si fugge, ma non si arriva mai alla meta desiderata. In una luce dittatoriale cupa e malinconica, gli omosessuali, i malati di mente, gli assassini(da notare....messi assieme come se fossero uguali) e tutti coloro che producono arte vengono espulsi da un isola che li rifiuta. Schnabel, come già aveva fatto in Basquiat, racconta l'omosessualità in maniera semplice, anticonvenzionale, soltanto uomini che amano altri uomini. Se Bardem è strepitoso, c'è però un mostro sacro nella pellicola che vale la pena di menzionare...: Johnny Depp, è veramente un grande, nel film interpreta un personaggio e l'opposto di esso, l'omosessuale travestito marchettaro e il tenente che odia e maltratta gli omosessuali anche se inconsciamente ne è attratto. Poco chiara la morte di Arenas, il suo decadimento fisico potrebbe farsi risalire all'AIDS(come veramente fu), ma nel film è poco chiaro. Ottimo film, che mescola amarezza e sorrisi
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pietro viola
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martedì 10 luglio 2012
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stile poco controllato per una bella storia
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Ho sempre guardato con sospetto al cinema di genere queer. Banalizzazione, stereotipi e antistereotipi in un processo di omologazione, canzoncine o arie d'opera a tipizzare costi quel che costi, una sorta di diktat a dover apprezzare viste le tematiche "forti"... il campione mondiale del peggio rimane una casa alla fine del mondo, difficilmente equagliabile in negativo.
Qui, almeno ci sono idee e scene molto belle (la promessa di libertà e la tensione erotica dell'inizio della rivoluzione, ad esempio, quali strumenti per costruire un'identità, umana, politica, artistica) e commoventi (i reiterati tentativi di fuga per tornare sempre all'amato punto di partenza, o l'abbracciare finalmente il mondo nuovo per morirvi di AIDS, anche se tra le braccia dell'amore non consumato, quindi perfetto, di una vita), pur in uno stile che, nel complesso, spesso eccede in didascalie e quadretti esemplari, quindi forzati, di sentimenti e pensieri.
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Ho sempre guardato con sospetto al cinema di genere queer. Banalizzazione, stereotipi e antistereotipi in un processo di omologazione, canzoncine o arie d'opera a tipizzare costi quel che costi, una sorta di diktat a dover apprezzare viste le tematiche "forti"... il campione mondiale del peggio rimane una casa alla fine del mondo, difficilmente equagliabile in negativo.
Qui, almeno ci sono idee e scene molto belle (la promessa di libertà e la tensione erotica dell'inizio della rivoluzione, ad esempio, quali strumenti per costruire un'identità, umana, politica, artistica) e commoventi (i reiterati tentativi di fuga per tornare sempre all'amato punto di partenza, o l'abbracciare finalmente il mondo nuovo per morirvi di AIDS, anche se tra le braccia dell'amore non consumato, quindi perfetto, di una vita), pur in uno stile che, nel complesso, spesso eccede in didascalie e quadretti esemplari, quindi forzati, di sentimenti e pensieri.
Ad ogni modo, complessivamente un bel film, una bella storia, una bella poesia prima dei titoli di coda
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critichetti
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giovedì 5 maggio 2016
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da guardare!
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Nulla di eccezionale,ma comunque merita di essere visto almeno una volta nella vita,Registicamente è interessante,anche se la prima parte è un pò stonata,soprattutto a livello di sceneggiatura che è piena di una brillantezza "Alla Tarantino"(passatemi il termine) che risulta abbastanza fastidiosa.Quando si entra nella vera storia cambia completamente la sceneggiatura che è più diretta e anche il ritmo che è molto più incalzante.Forse con qualche scena in meno di quelle all'inizio questo film avrebbe potuto essere molto di più che discreto,ma pazienza.Credo comunque che almeno una volta nella vita vada visto.Se siete fan dei film autobiografici,dateci un'occhiatina.
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Nulla di eccezionale,ma comunque merita di essere visto almeno una volta nella vita,Registicamente è interessante,anche se la prima parte è un pò stonata,soprattutto a livello di sceneggiatura che è piena di una brillantezza "Alla Tarantino"(passatemi il termine) che risulta abbastanza fastidiosa.Quando si entra nella vera storia cambia completamente la sceneggiatura che è più diretta e anche il ritmo che è molto più incalzante.Forse con qualche scena in meno di quelle all'inizio questo film avrebbe potuto essere molto di più che discreto,ma pazienza.Credo comunque che almeno una volta nella vita vada visto.Se siete fan dei film autobiografici,dateci un'occhiatina.Potreste rimanerne piacevolmente sorpresi
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