davidpayne
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sabato 11 giugno 2022
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rambo
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ora è stato adattato in un gioco e ci sono molti giochi simili a rambo. esempio è il free fire
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sellerone
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giovedì 2 settembre 2021
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più che last only blood
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Denuncia sociale, propaganda politica, orgoglio nazionale etc etc etc, storie passate in quattro episodio precedenti, qua si tratta solo di CHI TOCCA LA MIA ROBA LO MACIULLO, e di fatto questo accade, clichè compassato con nessuna novità nè imprevisto, se non il V episodio che porta alla fine naturale il personaggio cinematografico che è invecchiato nella vita e nella pellicola. Ne potevamo fare a meno?... forse si, ma è inimmaginabile lasciare ai posteri solo 4 rambo senza una degna fine. Cmq il film l'ho visto fino alla fine, e non credo che avrò la forza di fare il bis almeno per i prossimi mesi, ma è questione di gusti, per i patiti del genere è una perla inestimabile.
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Denuncia sociale, propaganda politica, orgoglio nazionale etc etc etc, storie passate in quattro episodio precedenti, qua si tratta solo di CHI TOCCA LA MIA ROBA LO MACIULLO, e di fatto questo accade, clichè compassato con nessuna novità nè imprevisto, se non il V episodio che porta alla fine naturale il personaggio cinematografico che è invecchiato nella vita e nella pellicola. Ne potevamo fare a meno?... forse si, ma è inimmaginabile lasciare ai posteri solo 4 rambo senza una degna fine. Cmq il film l'ho visto fino alla fine, e non credo che avrò la forza di fare il bis almeno per i prossimi mesi, ma è questione di gusti, per i patiti del genere è una perla inestimabile.
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dandy
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giovedì 11 febbraio 2021
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more blood,still blood.
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11 anni dopo "John Rambo",il quinto capitolo della serie,a dispetto delle precedenti dichiarazioni di Stallone di non voler più interpretare il suo iconico ruolo.Come nel film precedente,scompare ogni tratto mitico o eroico,e Rambo diventa un outsider autoisolatosi da un mondo dove gli è sempre stato impossibile adattarsi per merito di quella "sporca guerra" che non era mai stato in grado di terminare ma che qui non viene mai menzionata.Qui la guerra è combattuta in casa.Ci sono degli apprezzabili richiami al western("Il cavaliere della valle solitaria","Sfida infernale" e "Sentieri Selvaggi") ,l'idea della nipote di Maria che assume il ruolo di una figlia adottiva per Rambo è interessante,ed in questo senso è notevole ed azzeccata la conclusione tragica della sua "missione".
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11 anni dopo "John Rambo",il quinto capitolo della serie,a dispetto delle precedenti dichiarazioni di Stallone di non voler più interpretare il suo iconico ruolo.Come nel film precedente,scompare ogni tratto mitico o eroico,e Rambo diventa un outsider autoisolatosi da un mondo dove gli è sempre stato impossibile adattarsi per merito di quella "sporca guerra" che non era mai stato in grado di terminare ma che qui non viene mai menzionata.Qui la guerra è combattuta in casa.Ci sono degli apprezzabili richiami al western("Il cavaliere della valle solitaria","Sfida infernale" e "Sentieri Selvaggi") ,l'idea della nipote di Maria che assume il ruolo di una figlia adottiva per Rambo è interessante,ed in questo senso è notevole ed azzeccata la conclusione tragica della sua "missione".Ma dalla seconda parte si prende una deludente svolta da revenge movie-slasher,con abbondanza di forzature e una resa dei conti al ranch disseminato di trappole che sembra un incrocio tra "Mamma ho perso l'aereo" e "Cane di paglia".Con la violenza splatter che pur infinitamente inferiore rispetto al capitolo precedente anzichè sottolineare l'orrore e la tragedia della violenza ineluttabile risulta puramente spettacolare e gratuitamente truce.E il personaggio della giornalista è totalmente inutile.Stallone è comunque ancora in parte,e la sequenza finale non si scorda.Se vesse diretto anzichè limitarsi a sceneggiare probabilmente il film avrebbe funzionato assai meglio.La regia è tecnicamente e visivamente competente,ma nulla più.Scarso successo un pò ovunque,e in patria accuse di xenofobia nei confronti dei messicani con accostamento alla politica di Trump.Accuse piuttosto assurde,se si considera come erano caratterizzati i nemici in "John Rambo".Un paio di Razzie awards e altre candidature nello stesso settore.Persino l'autore del romanzo da cui è tratta la saga ha avuto una pessima opinione al riguardo.Ma a sentire Stallone,sarebbe pronto a girare anche un sesto capitolo....Sinceramente se si fermase qui sarebbe la cosa più saggia.Non solo perchè ormai gli 80 anni sono prossimi,ma anche perchè dopo quasi 4 decadi e 5 film non c'è veramente altro da dire su John Rambo.
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biscuit
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sabato 19 dicembre 2020
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il budget determina il valore di un film?
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Limiti di budget? E da quando è il budget a determinare il valore di un film? A me e piaciuto, pienamente in linea con le aspettative e anche qualcosa di piu
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enzo70
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mercoledì 18 novembre 2020
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mai fare arrabbiare john rambo
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La doverosa premessa è che Rambo fa parte del percorso di crescita di chi, come me, è oggi cinquantenne. Era il film di cassetta per eccellenza, stroncato dalle critiche, ma visto da tutti, tanto che il nome Rambo è entrato nel lessico comune. La premessa è doverosa perché per poter vedere questo film devi aver amato anche se in gioventù Rambo e le sue assurde gesta in Vietnam. Non ti dovevi stupire allora se correva più forte delle pallottole, se estraeva pallottole con il coltello con un semplice sussurro. Se così, allora, diciamoci la verità fare innervosire Rambo è davvero da pazzi. Immagate cosa può accadere se un gruppo di criminali messicani rapiscono la nipote, unico suo grande amore, per destinarla alla prostituzione.
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La doverosa premessa è che Rambo fa parte del percorso di crescita di chi, come me, è oggi cinquantenne. Era il film di cassetta per eccellenza, stroncato dalle critiche, ma visto da tutti, tanto che il nome Rambo è entrato nel lessico comune. La premessa è doverosa perché per poter vedere questo film devi aver amato anche se in gioventù Rambo e le sue assurde gesta in Vietnam. Non ti dovevi stupire allora se correva più forte delle pallottole, se estraeva pallottole con il coltello con un semplice sussurro. Se così, allora, diciamoci la verità fare innervosire Rambo è davvero da pazzi. Immagate cosa può accadere se un gruppo di criminali messicani rapiscono la nipote, unico suo grande amore, per destinarla alla prostituzione. E la ragazza muore apri. Apriti cielo😊. Alla fine, questo è il film, che come detto va visto solo se si è dei nostalgici e si può accettare che un soldato ne uccide da solo altri cento. Altrimenti meglio lasciare stare.
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brunopepi
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giovedì 17 settembre 2020
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esaustivo e coinvolgente
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Leggendo riconosciuti critici sparsi qua e là, ritengo inopportuno ed imbarazzante cercare di immettere la solita politica pro deboli o pro classi sociali meno abbienti come si rispecchia nell'eroe Rambo con l'eccezione del primo della serie. Quindi dovremmo analizzarlo sotto l'impegno artistico relativo al suo genere, senza andare a cercare intellettualismo o messaggi sublimi. Il film è un ThrillerAvventuraAzione ed è tutta là la chiave del suo successo. In primis ritroviamo un Rambo-Stallone in perfetta forma visto anche la sua età, in una vendetta scontata ma esaltante per la sua spettacolarità. Una tranquillità interrotta nel suo ranch, un'apparente serenità che nel fondo presentiva fugace e transitoria, conoscendo quell'Io che tiene dentro, quella voglia di guerra e di azione che da più di dieci anni nel fondo gli mancava.
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Leggendo riconosciuti critici sparsi qua e là, ritengo inopportuno ed imbarazzante cercare di immettere la solita politica pro deboli o pro classi sociali meno abbienti come si rispecchia nell'eroe Rambo con l'eccezione del primo della serie. Quindi dovremmo analizzarlo sotto l'impegno artistico relativo al suo genere, senza andare a cercare intellettualismo o messaggi sublimi. Il film è un ThrillerAvventuraAzione ed è tutta là la chiave del suo successo. In primis ritroviamo un Rambo-Stallone in perfetta forma visto anche la sua età, in una vendetta scontata ma esaltante per la sua spettacolarità. Una tranquillità interrotta nel suo ranch, un'apparente serenità che nel fondo presentiva fugace e transitoria, conoscendo quell'Io che tiene dentro, quella voglia di guerra e di azione che da più di dieci anni nel fondo gli mancava...il lupo perde il pelo ma non il vizio, in un soggetto originale e ben ideato senza ricalcare missioni anteriori del filone "Rambo-Mercenari". Un'ottima colonna sonora accompagna quindi un bel film che nel complesso riempie gli amanti del genere e della saga senza deludere come spesso avviene in alcuni sequel. Il film scorre sagacemente senza scemare in sequenze banali o noiose, da vedere con quello spirito d'avventura per esaltarne le gesta...e poi chissà, non sarei poi così sicuro che possa davvero essere l'ultimo Rambo visto il successo internazionale.
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trouffldpotemkez
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sabato 20 giugno 2020
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unbelivable history
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rieccolo il rambone indomito, incredibile come il mondo del global
condivision, senza condividere spese, debito pubblico e soldi,
e non voglia ricordarsi "della grande vittoria di rambo col vietnam" il sogno americano,
dunque... sempre lì, a ricordarci che l'hiroes c'è, e ci sono dei
prigionieri, e il secret efficientamento americano comunque sa, ed è a sua discrezione però
considerare se mai un giorno rimandare il mitico rambone, l'american in action, là in
quell'alcatraz... ove riposano debilitati a farneticare il resto della squod, quelli
che combattevano in modo attivo per lo stato per l'ordine e la legge del big country americano,
non trovano quel posto, ne la libertà, hanno visto il vietnam cos'è, cosa vuol dire
chiudere e essere distante.
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rieccolo il rambone indomito, incredibile come il mondo del global
condivision, senza condividere spese, debito pubblico e soldi,
e non voglia ricordarsi "della grande vittoria di rambo col vietnam" il sogno americano,
dunque... sempre lì, a ricordarci che l'hiroes c'è, e ci sono dei
prigionieri, e il secret efficientamento americano comunque sa, ed è a sua discrezione però
considerare se mai un giorno rimandare il mitico rambone, l'american in action, là in
quell'alcatraz... ove riposano debilitati a farneticare il resto della squod, quelli
che combattevano in modo attivo per lo stato per l'ordine e la legge del big country americano,
non trovano quel posto, ne la libertà, hanno visto il vietnam cos'è, cosa vuol dire
chiudere e essere distante..., e perchè rambo non lì ha
mai nominati a quelli, non ce li ha messi lui, solo troutman può dire come e cosa è
e altrettanto cosa e come deve essere, senza l'ok di questo troutman rambone
non si muove, ne per chicchessia, all'appello... di troutman come in
quella grotta, di nuovo c'è solo il rambone il grande sogno americano,
non per niente col suo nome... il grande sogno americano, il rambone,
non lo trovano un posto quelli, ecco cosa ci dice ancora adesso il film.
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giovanni.
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venerdì 15 maggio 2020
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ridicola pagliacciata
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Qualcuno gli doveva impedire di rovinare un pe4sonaggio che nei primi due Rambo era stato apprezzato sia dalla critica che dal pubblico.
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vepra81
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martedì 28 aprile 2020
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l'età passa per tutti
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L'età passa per tutti e anche per chi deve interpretare determinati personaggi d'azione. Il film comunque un pò assurdo e poco chiaro sul legami di parentela è scorrevole e piacevole. Non è il rambo di un tempo, ma comunque fa sognare.
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felicity
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martedì 18 febbraio 2020
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scrittura infima e violenza splatter
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Concepito come il crepuscolo di un eroe che non salva più nessuno, il film è condannato da una scrittura infima e parzialmente salvato dalla violenza splatter.
Rambo è stato sempre l’anima nera di Stallone. Rambo è la sfiducia nel Paese.
In tutti i film della serie John Rambo, la macchina di morte addestrata dal governo e poi scaricata, dimenticata e abbandonata, è bersagliato, odiato e scatenato dalle persone, dall’esercito o da chi sosteneva di stare dalla sua parte.
L’idea qui era sicuramente quella di farne un eroe crepuscolare, arrivato a quel punto in cui non ha più senso essere eroe per gli altri, in cui non è più utile a nulla e può solo dedicarsi a futili vendette, ma scrivendo così male un film è impensabile che ciò passi dalla mente degli sceneggiatori al film.
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Concepito come il crepuscolo di un eroe che non salva più nessuno, il film è condannato da una scrittura infima e parzialmente salvato dalla violenza splatter.
Rambo è stato sempre l’anima nera di Stallone. Rambo è la sfiducia nel Paese.
In tutti i film della serie John Rambo, la macchina di morte addestrata dal governo e poi scaricata, dimenticata e abbandonata, è bersagliato, odiato e scatenato dalle persone, dall’esercito o da chi sosteneva di stare dalla sua parte.
L’idea qui era sicuramente quella di farne un eroe crepuscolare, arrivato a quel punto in cui non ha più senso essere eroe per gli altri, in cui non è più utile a nulla e può solo dedicarsi a futili vendette, ma scrivendo così male un film è impensabile che ciò passi dalla mente degli sceneggiatori al film.
Si avverte lo sforzo per costruire a Rambo un background, il legame con la vecchia domestica e la ragazza, tale da creare il pretesto per lo scatenarsi della collera e della conseguente vendetta, perché Rambo mai ha avuto una parentesi sentimentale, mai è stato plausibile immaginargli una famiglia.
E faticosi sono i dialoghi che vorrebbero restituire al personaggio una parvenza di intimità.
Supponendo che sopravviva alle sue ferite, Rambo termina Last Blood nel modo in cui ha iniziato il film del 1982: solo, alla deriva e alla ricerca di un significato in un Paese che preferirebbe fingere che un uomo come lui non sia mai esistito piuttosto che ammettere che sia stato un errore mandarlo, insieme alla sua generazione, a morire nelle giungle del Vietnam.
La tragedia nazionale di quel conflitto armato è ancora radicata nell’inconscio collettivo americano. Fa parte del DNA del Paese e finché si avvertirà il bisogno di denunciare o, più semplicemente, ricordare gli effetti devastanti di quella guerra, allora Rambo continuerà a essere il protagonista di nuove storie e nuove avventure.
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