eugen
|
giovedì 30 novembre 2023
|
piece teatrale "virata"in fim, come spesso in wild
|
|
|
|
Come in vari altri casi, Billy Wilder trae"Kiss me, stupid"(1964, dalla commedia di Anna Bonacci di 20 anni prima, scenegiatura di Wilder con Diamond)e'tratto da una piece teatrae. Un famoso cantante-atotre , Dino alias Dean Martin arriva in un paese del Nevada, Climax(nomen omen, forse, dato che indica l'accenutazione di una tendenza, poetica o drammatica, fino al culmine, ma forse negli States si studia meno...), dove un musicista spiantato, anche compositore, supportato dall'amico benzinaio-paroliere, fa il"copo grosso"beccando Dean Martin, crooner tranto famoso, di passaggio tra un viaggio e l'altro. Esseddn gelosissimo della moglie, gi presenta(sempre spinto dall''amico benzianio)una prostituta, che lavora in un club prive'scalcagnato dlela zona, "L'ombelico", gia'minacciato di denunce e chiusura da parte dlele autorita'ecclesiastiche locali, ma il tutto comporta una trasformazione della moglie e dello stesso marito Portentosa commedia, con un porteentoso Ray Walston, che interpreta il dimesso professorino di piano, ma compositore segreto, minacciato dalla sua timidezza e gelosia verso la moglie, con Kim Novak , attrice hitchockiana, in un ruolo forse"atipico"per lei, Felicia Farr come moglie del timido.
[+]
Come in vari altri casi, Billy Wilder trae"Kiss me, stupid"(1964, dalla commedia di Anna Bonacci di 20 anni prima, scenegiatura di Wilder con Diamond)e'tratto da una piece teatrae. Un famoso cantante-atotre , Dino alias Dean Martin arriva in un paese del Nevada, Climax(nomen omen, forse, dato che indica l'accenutazione di una tendenza, poetica o drammatica, fino al culmine, ma forse negli States si studia meno...), dove un musicista spiantato, anche compositore, supportato dall'amico benzinaio-paroliere, fa il"copo grosso"beccando Dean Martin, crooner tranto famoso, di passaggio tra un viaggio e l'altro. Esseddn gelosissimo della moglie, gi presenta(sempre spinto dall''amico benzianio)una prostituta, che lavora in un club prive'scalcagnato dlela zona, "L'ombelico", gia'minacciato di denunce e chiusura da parte dlele autorita'ecclesiastiche locali, ma il tutto comporta una trasformazione della moglie e dello stesso marito Portentosa commedia, con un porteentoso Ray Walston, che interpreta il dimesso professorino di piano, ma compositore segreto, minacciato dalla sua timidezza e gelosia verso la moglie, con Kim Novak , attrice hitchockiana, in un ruolo forse"atipico"per lei, Felicia Farr come moglie del timido.frustrato musicista provinciale, Bill Osmond come benzinaio.paorliere(in realta0le canzni sono tutte di Ira e George Gershwin), dove Wilder crea un portentoso contrasto"dialettico"tra la rpovincia very made in the USA e le "tentazioni del mondo", dove forse l'unico neo(anche se anch'esso elemento"dialettico", volendo)e'la presenza debordante di Dean Martin, crooner e attore supersessuato e suipersuper.... circostanza impostra, credo, dai producers. Certo non e'inferiore agli altri film di Wilder, anzi ne e'in qualche il completamento, anche se, beninteso, Wilder, grande autore filmico, di altri film dopo ne ha realizzati ancora vari, piu'che mai importanti. Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
lunedì 26 aprile 2021
|
una canzone che porta fortuna
|
|
|
|
Il film uscito nel 1964 con la regia di Billy Wilder è ripreso da un soggetto di un film italiano "Moglie per una notte" fu non molto ben accolto dalla critica che lo accusò di volgarità, invece a livello di accoglienza del pubblico ebbe un clamoroso successo, a fronte di un budget di 3 milioni e mezzo di $ al box office incassò 9 milioni e mezzo. Certamente non è uno dei migliori film di Wilder, ma spesso la critica abituata ai suoi capolavori (Viale del tramonto, Sabrina, A qualcuno piace caldo) mette l'asticella troppo in alto, ma il film è divertente, con risvolti sarcastici sul perbenismo provinciale, mostra però delle pecche nella complessiva recitazione.
[+]
Il film uscito nel 1964 con la regia di Billy Wilder è ripreso da un soggetto di un film italiano "Moglie per una notte" fu non molto ben accolto dalla critica che lo accusò di volgarità, invece a livello di accoglienza del pubblico ebbe un clamoroso successo, a fronte di un budget di 3 milioni e mezzo di $ al box office incassò 9 milioni e mezzo. Certamente non è uno dei migliori film di Wilder, ma spesso la critica abituata ai suoi capolavori (Viale del tramonto, Sabrina, A qualcuno piace caldo) mette l'asticella troppo in alto, ma il film è divertente, con risvolti sarcastici sul perbenismo provinciale, mostra però delle pecche nella complessiva recitazione.
Orville (Ray Welston attore più TV che cinematografico: L'appartamento), vive in una cittadina del Nevada, vivendo di lezioni private al pianoforte o suonando a qualche cerimonia, cerca il successo componendo canzoni il cui paroliere è il suo amico Barney (Cliff Osmond) gestore di una stazione di servizio. Orville ha una bellissima moglie giovane Zelda (Felicia Farr, brava attrice: L'ultima carovana, che dopo il matrimonio con Jack Lemmon abbandonò il cinema) di cui è geloso in modo morboso. Si ferma alla stazione di servizio un famoso cantante di Las Vegas: Dino (Dean Martin che interpreta se stesso) Barney con il pretesto di un guasto alla macchina, trattiene per un giorno Dino facendolo ospitare a casa di Orville sperando che lanci una delle loro canzoni. Dato che Dino è un noto cacciatore di femmine, su suggerimento di Barney Orville caccia di casa la moglie e presenta al suo posto una procace cameriera di facili costumi: Polly (Kim Novak) che vive in una roulotte ai margini della città. Ovviamente succedono colpi di scena ed equivoci con Dino cacciato di casa che va nella roulotte di Polly e trova Zelda che affascinata pasa la notte con lui. Anche Orville passa una notte d'amore con Polly. Al mattino Dino abbandona la roulotte lasciando 500 $, Polly ritorna e le 2 donne si chariscono anche perché Polly rivela alla moglie che il marito è innamorato di lei, Zelda le lascia i soldi con cui Polly compra un'auto e finalmente può abbandonare la città. Dino canta e lancia con successo una canzone dei due. quanto ai 2 coniugi si riconciliano e Zelda abbraccia il marito dicendo "Kiss me stupid".
Il film è discreto, un pò macchinoso nella sceneggiatura, il cast ha le 2 attrici in gran forma sia Kim Novak (il suo ruolo era destinato a Marylin Monroe che poi si suicidò) che Felicia Farr, Dean Martin interpreta lo stereotipo del latin lover calcando la mano (che mangia lasagne e beve Chianti per intenderci) riuscendo a darci qualche momento canoro, fuori posto Ray Walston (la parte doveva essere interpretata da Jack Lemmon) sia come aspetto che per età: ha una moglie bellissima che sembra sua figlia, la sua recitazione è insufficiente fa troppo smorfie. Wilder sottolinea l'ipocrisia della provincia ma con luoghi comuni, come quando Zelda che firma la petizione contro il bar dove lavora Polly e poi si comporta come lei. In conclusione un film divertente ma non completamente riuscito, d'altra parte non sempre i grandi registi (Hitchcock e Ford insegnano) hanno fatto solo film da 5 stelle.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
domenica 28 aprile 2019
|
elettrizzante storia sulla ricerca della fama.
|
|
|
|
BACIAMI STUPIDO (USA, 1964) di BILLY WILDER. Con KIM NOVAK, DEAN MARTIN, RAY WALSTON, FELICIA FARR, CLIFF OSMOND, BARBARA PEPPER, SKIP WARD, JOHN FIEDLER, DORO MERANDE, HOWARD MCNEAR, ALICE PEARCE
Dino è un cantante di fama internazionale che deve recarsi con la sua automobile a Hollywood per fare da ospite in un programma televisivo. La vettura ha un guasto e l’artista deve fermarsi in un’officina di Climax (Nevada) per farsela aggiustare. In quella sperduta e oziosa cittadina abitano Orville J. Spooner e Barney Millspar, compositori dilettanti che hanno già scritto oltre cinquecento canzoni senza mai riuscire a venderne una a qualche facoltoso produttore discografico.
[+]
BACIAMI STUPIDO (USA, 1964) di BILLY WILDER. Con KIM NOVAK, DEAN MARTIN, RAY WALSTON, FELICIA FARR, CLIFF OSMOND, BARBARA PEPPER, SKIP WARD, JOHN FIEDLER, DORO MERANDE, HOWARD MCNEAR, ALICE PEARCE
Dino è un cantante di fama internazionale che deve recarsi con la sua automobile a Hollywood per fare da ospite in un programma televisivo. La vettura ha un guasto e l’artista deve fermarsi in un’officina di Climax (Nevada) per farsela aggiustare. In quella sperduta e oziosa cittadina abitano Orville J. Spooner e Barney Millspar, compositori dilettanti che hanno già scritto oltre cinquecento canzoni senza mai riuscire a venderne una a qualche facoltoso produttore discografico. Non appena Dino arriva, colgono al volo l’occasione per convincerlo a rimanere in città allo scopo di vendergli i loro migliori brani musicali, ma la cosa sarà tutt’altro che facile, soprattutto perché Dino ha il vizio del vino e delle donne. Pur di trattenerlo e concludere un affare d’oro, Barney pensa che Orville, maestro e insegnante di pianoforte, potrebbe litigare con sua moglie Zelda nel giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, cacciarla di casa, affittare una donna da un locale piuttosto malfamato noto come il "bar dell’Ombelico", spacciarla per la sua consorte e usarla per irretire Dino con l’obiettivo di soddisfare i suoi appetiti libidinosi, cosicché ingraziarselo sarebbe poi in seguito un gioco da ragazzi. Galvanizzato perché Orville ha, seppur a malincuore, accettato, Barney recluta Polly, cameriera del summenzionato bar affinché reciti la parte della moglie di Orville. Tutto procede bene – i brani che Orville suona alla presenza di Dino piacciono alquanto al cantante, in particolar modo la canzone d’atmosfera italiana Sofia –, finché il compositore non prende troppo sul serio la pantomima, si infuria contro Dino, reo di avergli sottratto in modo infingardo la "moglie", e lo butta fuori di casa a calci. Nel frattempo Zelda, umiliata dal modo imperdonabilmente brusco con cui il marito l’ha liquidata poche ore prima, si sta ubriacando al bar dell’Ombelico, ma, quando sta per deglutire un bicchiere di troppo, la proprietaria del locale la fa accomodare nella roulotte di Polly. E a questo punto i ruoli delle due donne sono completamente rovesciati! Polly, affezionatasi a Orville perché ha capito che in fondo è una brava persona ed ha effettivamente talento nello scrivere canzoni, lo lascia dicendogli che esser stata sua consorte per una sera l’ha molto deliziata e, raggiungendo la sua roulotte, conosce infine Zelda e le due donne possono tornare ciascuna alla propria vita reale. Orville è disperato e vorrebbe farla finita, se non che Barney gli mente dicendogli che Zelda ha chiesto il divorzio e che il povero compositore dovrà presentarsi alle 20:00 in punto allo studio dell’avvocato. Ma proprio qui sta la sorpresa: invece di una separazione da Zelda, un Orville sorpreso oltremisura vedrà Dino su trentadue schermi dietro alla vetrina di un negozio esibirsi nell’interpretazione di Sofia, segno che ha accettato le copie dei suoi spartiti e ha accettato di comprare i brani dei due compositori! E il divorzio? Non si farà in quanto Zelda ha deciso di perdonare il coniuge e riaccoglierne l’affetto a braccia aperte. Commedia esuberante e spumeggiante, in cui vediamo un D. Martin in forma smagliante in un’autoironica parodia di sé stesso (il suo nome di battesimo era infatti Dino Crocetti), uno showman play-boy che gode dei piaceri della vita pur spingendosi spesso un po’ troppo in là e sempre alla ricerca di nuove sensazioni da provare sulla propria pelle, compreso il brivido di estrapolare dal nulla artisti sconosciuti valorizzandone i brani musicali. La sua prova recitativa brilla assai, benché trovi un ostacolo non indifferente nell’invadenza della coppia Novak-Walston: lei, birichina, spiritosa, accondiscendente e con una profonda conoscenza del genere maschile; lui, sfiduciato verso sé stesso, ma comunque intraprendente, sprezzante del pericolo e avventato, anche se la prudenza non gli difetta. Al loro fianco agiscono F. Farr nel ruolo della moglie che fra l’altro, in passato, aveva anche ricoperto, nella finzione scenica, la carica di presidentessa del fan club di Dino, e C. Osmond, l’esilarante amicone inseparabile di Orville dalla stazza comicissima che lavora come benzinaio nell’autorimessa proprio dirimpetto alla residenza degli Spooner. Un quintetto di protagonisti come se ne sono visti pochissimi in una qualsivoglia commedia d’ogni epoca, tutti ineccepibili e con tempi comici straordinari. Il supporto alle loro eccezionali performances va soprattutto decretato alla robusta sceneggiatura di Wilder e del suo fido I. A. L. Diamond, col quale scrisse anche A qualcuno piace caldo (1959), ricca di battute spassose che non perdono un colpo e sostenuta da uno humour potente che non scade mai nel banale o nella retorica. Riflessione sulla notorietà e sul desiderio degli artisti minori (o, sarebbe meglio dire, poco conosciuti) di emergere: non sempre chi ha talento da vendere può fare carriera nel modo rapido e semplice con cui pare che le star abbordino il successo nel sistema, non solo quello hollywoodiano. Sovente la gavetta da affrontare è lunga e impegnativa e questa pellicola tanto divertente quanto intelligente sa dimostrarlo con incontrovertibili lampi di genio abbinati a un senso pratico di veridicità assoluta. Una ciliegina sulla torta è rappresentata dai pezzi di Gershwin e Beethoven che vanno ad impreziosire la colonna sonora. Infine, dulcis in fundo, è ottima anche l’idea di installare due soli ambienti – la casa degli Spooner e il bar-bordello – sui quali poggia l’intera azione della vicenda, dimodoché i personaggi si possano esprimere andando e venendo con pacata credibilità, senza forzare i loro movimenti né richiedere rinforzi a livello di scenografia. Una delle vette più superbe di B. Wilder e un capolavoro pure di satira che non sarà mai spodestato dal suo trono di pietra miliare del cinema statunitense.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
dario
|
domenica 7 febbraio 2016
|
spumeggiante
|
|
|
|
E' un Billy Wilder più pungente, più cattico e più realista, con u8n fondo di malinconia che va tutto a favore dell'essere umano, visto fuori dal sistema strettamente utilitaristico. Dean Martin gira poco perchè costretto a un personaggio antipatico, ottuso, in rappresentanza di una civiltà, quella americana, estremamente superficiale. Gira poco anche Ray Walston, il cui personaggio è troppo caricaturizzato. Meglio le donne, una sfolgorante Felicia Farr e una adorabile Kim Novak. Regia impeccabile nella seconda parte. Meccanismo che fatica a partire ma che poi va che è una meraviglia. Conclusione troppo dolce, intrisa di veleno.
[+]
E' un Billy Wilder più pungente, più cattico e più realista, con u8n fondo di malinconia che va tutto a favore dell'essere umano, visto fuori dal sistema strettamente utilitaristico. Dean Martin gira poco perchè costretto a un personaggio antipatico, ottuso, in rappresentanza di una civiltà, quella americana, estremamente superficiale. Gira poco anche Ray Walston, il cui personaggio è troppo caricaturizzato. Meglio le donne, una sfolgorante Felicia Farr e una adorabile Kim Novak. Regia impeccabile nella seconda parte. Meccanismo che fatica a partire ma che poi va che è una meraviglia. Conclusione troppo dolce, intrisa di veleno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dario »
[ - ] lascia un commento a dario »
|
|
d'accordo? |
|
shakes
|
mercoledì 12 maggio 2010
|
caramella tutto miele
|
|
|
|
FIlm di Billy Wilder e ciò dice tutto. Storia non troppo originale ma che Mr. Wilder mette in scena in modo esemplare. Cast eccellente. Ray Walston veramente sorprendente e adattissimo nell parte di Orville Spooner, marito innamoratissimo ma troppo geloso di sua moglie. Dean Martinn e Kim Novak forniscono un pizzico di esperienze nella recitazione di questo film veramente divertente. Come pochi.
|
|
[+] lascia un commento a shakes »
[ - ] lascia un commento a shakes »
|
|
d'accordo? |
|
foba
|
domenica 15 febbraio 2009
|
dean martin fantastico
|
|
|
|
Un Wilder minore ma comunque sempre apprezzabile. La cosa migliore del film è Dean Martin che fa della magnifica ironia su sé stesso.
|
|
[+] lascia un commento a foba »
[ - ] lascia un commento a foba »
|
|
d'accordo? |
|
sixoclock
|
domenica 10 febbraio 2008
|
l'inno al tradimento
|
|
|
|
La più bella commedia di Wilder, molto meglio persino di "A qualcuno piace caldo", anche se la storia è poco lineare il film è divertentissimo. Un marito geloso che finisce per tradire la moglie, ed una moglie fedele che finisce per tradire il marito, tutto suggellato dal sorriso finale. Una prostituta che sogna la vita coniugale ed un cantante in declino che pensa solo alle donne. Geniale l'intertesualità(Il richiamo a "Irma la dolce" all'inizio del film). Attori bravissimi. Le battute(anche quelle serie) fanno "scompisciare" dal ridere
|
|
[+] lascia un commento a sixoclock »
[ - ] lascia un commento a sixoclock »
|
|
d'accordo? |
|
ture
|
sabato 24 marzo 2007
|
un giorno diverso
|
|
|
|
una brillante commedia del tempo, un giorno diverso che sconvolge la routin quatidiana di una coppia, un uomo di none Dino (famoso cantante) porta divergenze insolite nel loro quieto vivere. Alla fine si realizzerà il sogno di due divertenti uomini cioè intraprendere una carriera musicale.
|
|
[+] lascia un commento a ture »
[ - ] lascia un commento a ture »
|
|
d'accordo? |
|
lucy
|
mercoledì 22 novembre 2006
|
straordinario
|
|
|
|
frizzantissimo come tutti i film di wilder
|
|
[+] lascia un commento a lucy »
[ - ] lascia un commento a lucy »
|
|
d'accordo? |
|
|