paolp78
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domenica 20 dicembre 2020
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simpaticamente strampalato
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Commedia stravagante tendente al comico.
Per divertire la pellicola punta su situazioni tendenti al surreale ed al ridicolo, che però ben funzionano, incastrandosi in modo convincente dentro l'impianto narrativo leggero e quasi farsesco messo in scena con maestria da Howard Hawks, autore particolarmente eclettico come dimostra la sua variegata filmografia, che accanto a memorabili western annovera noir, film bellici e commedie come questa.
La pellicola è accompagnata da un ottimo ritmo, che le permette di coinvolgere il pubblico, che ne resta piacevolmente intrattenuto.
I dialoghi non sono sempre impeccabili, spesso si scade nell'eccessivamente vacuo: si ricordano tuttavia quelli briosi ed azzeccati tra i due protagonisti, in particolare quelli al loro primo incontro, mentre giocano a golf, e poi ancora alla festa elegante.
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Commedia stravagante tendente al comico.
Per divertire la pellicola punta su situazioni tendenti al surreale ed al ridicolo, che però ben funzionano, incastrandosi in modo convincente dentro l'impianto narrativo leggero e quasi farsesco messo in scena con maestria da Howard Hawks, autore particolarmente eclettico come dimostra la sua variegata filmografia, che accanto a memorabili western annovera noir, film bellici e commedie come questa.
La pellicola è accompagnata da un ottimo ritmo, che le permette di coinvolgere il pubblico, che ne resta piacevolmente intrattenuto.
I dialoghi non sono sempre impeccabili, spesso si scade nell'eccessivamente vacuo: si ricordano tuttavia quelli briosi ed azzeccati tra i due protagonisti, in particolare quelli al loro primo incontro, mentre giocano a golf, e poi ancora alla festa elegante.
Ottimo il cast. La coppia Cary Grant e Katharine Hepburn funziona in modo eccellente, dimostrandosi perfettamente affiatata. Entrambi i grandi divi hollywoodiani sono in ottima forma e assolutamente a proprio agio in una commedia brillante come questa: Cary Grant recita il classico personaggio del bello, onesto ed un bel po' ingenuo, che funziona sempre e per il quale il mitico attore di origini inglesi era adattissimo; la Hepburn sfodera una prova di altissimo talento con cui riesce a rendere in modo indimenticabile il non facile personaggio affidatole della ricca squinternata. É proprio la Hepburn che infine si impone come la principale attrattiva della pellicola, superando lo stesso Grant: straordinario come la grande attrice americana riesca a risultare insopportabile ed adorabile contemporaneamente.
Bravi anche gli interpreti nei ruoli di contorno: su tutti si ricordano Charles Ruggles nei panni del simpatico maggiore, May Robson che interpreta la ricca anziana zia, ed un Barry Fitzgerald con i baffi che ho stentato a riconoscere.
Molto eleganti e sofisticati gli abiti splendidamente indossati dalla Hepburn
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laurence316
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mercoledì 21 novembre 2018
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signor osso, la prego, mi aiuti!
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Probabilmente la miglior screwball comedy della storia del cinema, capace di riassumere al meglio i caratteri del genere e di portarli a nuova maturazione (grazie soprattutto ad un’intelligente e “ipercinetica” sceneggiatura), nonché di giungere a vertici di comicità buffonesca e “catastrofica” tuttora insuperati.
Un’irresistibile, spassosa, divertentissima commedia che non concede un attimo di tregua (ai personaggi e agli spettatori) e non si concede alcun tempo morto, Susanna! (il titolo originale significa “Portando Baby”, che altri non è che il “simpatico leopardo brasiliano”) merita un posto d’onore nell’olimpo delle avventure cinematografiche più trascinanti ed esilaranti di sempre.
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Probabilmente la miglior screwball comedy della storia del cinema, capace di riassumere al meglio i caratteri del genere e di portarli a nuova maturazione (grazie soprattutto ad un’intelligente e “ipercinetica” sceneggiatura), nonché di giungere a vertici di comicità buffonesca e “catastrofica” tuttora insuperati.
Un’irresistibile, spassosa, divertentissima commedia che non concede un attimo di tregua (ai personaggi e agli spettatori) e non si concede alcun tempo morto, Susanna! (il titolo originale significa “Portando Baby”, che altri non è che il “simpatico leopardo brasiliano”) merita un posto d’onore nell’olimpo delle avventure cinematografiche più trascinanti ed esilaranti di sempre.
Sorretta da un meccanismo comico che si potrebbe definire ad orologeria, inarrestabile e inesorabile, congegnato alla perfezione, con minuziosissimo rispetto dei tempi comici (superiore anche a quello di tante commedie successive).
Un meccanismo che, a ben 80 anni di distanza, non mostra ancora alcun segno di ruggine o cedimento. Un meccanismo sostenuto, oltre che dalla sceneggiatura e dalle prove degli attori (in particolare, la Hepburn e Grant che danno il meglio di loro stessi), dalla regia di Hawks, anche se potrebbe non sembrare.
Da notare, infatti, come il film riesca a mantenere un ritmo frenetico, sincopato, irrefrenabile nonostante sia filmato per la gran parte in lunghi e sinuosi piani medi senza cambiare frequentemente l’inquadratura. A questo proposito, il regista ebbe modo di dichiarare che “si riesce ad ottenere più ritmo facendo muovere velocemente all’interno della stessa inquadratura gli attori piuttosto che cambiando inquadratura di continuo”. E, difatti, tanto Grant quanto (soprattutto) la Hepburn non stanno quasi mai fermi, e il film non perde mai un colpo. Vedere per credere. Una lezione che tanti registi odierni dovrebbero forse assimilare, a partire da quelli di taluni blockbuster che nonostante il montaggio frenetico mancano tremendamente di vero ritmo.
Al di là di tutto, comunque, un film innanzitutto da “sperimentare”, al quale non si potrà fare a meno di appassionarsi perché, una volta entrati nel “flusso”, non si smette più di ridere. Per merito di un film che rimane, indubbiamente, “un modello di ritmo, intelligenza, lucidità nell’assurdo, mancanza di tempi morti, ferrea concatenazione di cause-effetti comici” (Morandini).
Nella descrizione delle umiliazioni che l’uomo è costretto a subire a causa della donna, caduto nella “rete” della quale “il maschio smarrisce libertà e ragione” (Di Giammatteo), vi è forse una punta di pungente misoginia, ma non più di tanto, e se alcuni comportamenti del personaggio della Hepburn al giorno d’oggi possono apparire stereotipati (non può lasciar andare il suo “principe azzurro” del quale si è innamorata perdutamente dopo un singolo sguardo), non bisogna mai dimenticare di contestualizzare, ovvero di metter in conto l’epoca nella quale il film è stato realizzato (così facendo, ci si renderà certo conto della sua modernità e della sua straordinaria tenuta alla prova del tempo).
Difatti, se visto nella giusta ottica, come detto, offre un fuoco di fila pressoché ininterrotto di battute e situazioni comiche fulminanti che non potranno che causare altro che grandi, grasse e salutari risate.
Seppur accolto abbastanza positivamente dalla critica del tempo (al netto di alcuni giudizi sin troppo severi), Susanna! non si rivela un grande successo di pubblico, e solo con le riedizioni riesce infine a recuperare il budget. Ma, col passare degli anni, viene progressivamente rivalutato e riscoperto, ed è oggi (giustamente) riconosciuto quale uno dei capolavori imprescindibili del cinema, scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso statunitense.
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oscura_97
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lunedì 3 agosto 2015
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capolavoro della screwball comedy
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Gli elementi tipici della commedia brillante ci sono tutti: guerra tra i sessi, equivoci, succedersi di situazioni esilaranti; portati agli estremi livelli. I dialoghi sono magistrali, gli interpreti perfetti (con Grant e la Hepburn al loro meglio), le gags si susseguono con ritmo e vivacità, senza infine lasciare un attimo di tregua. E il finale è semplicemente fantastico.
All'epoca purtroppo non venne apprezzato (e questo causò il licenziamenti di Hawks dalla Rko); ma ben presto venne rivalutato e riconosciuto come capolavoro della commedia brillante.
Peccato solo per la traduzione del titolo, quello originale è più carino.
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killbillvol2
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mercoledì 11 settembre 2013
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bringing up baby
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Tredicesimo film sonoro del grande ed eclettico regista americano Howard Hawks, è una commedia sfrenata, divertente, basata sulla sceneggiatura e sui fantastici attori (Cary Grant al suo meglio). Una s[+]
Tredicesimo film sonoro del grande ed eclettico regista americano Howard Hawks, è una commedia sfrenata, divertente, basata sulla sceneggiatura e sui fantastici attori (Cary Grant al suo meglio). Una sequela di equivoci (che sarebbe un crimine rivelare) causati tutti dall'avvenente Susan (una spensierata Katharine Hepburn) che nel giro di due giorni "rovina" la vita ad un rispettato paleontologo in procinto di sposarsi. Ma questa rovina apparente è in realtà una rinascita per il personaggio di Grant che solo nella scena finale rivela che non si era mai divertito così in tutta la sua vita...dopodiché l'adorabile ( ma tremenda) Susan non combina un altro incidente, prima del bacio finale. Tra tutti i personaggi, persone comuni, aristocratici, borghesi, psichiatri, cacciatori e finanzieri Susan è in realtà il più normale, sicuramente il più vivace e il più attaccato alle bellezze della vita. Il Baby del titolo originale è un cucciolo di leopardo che segue i protagonisti ovunque, dopo essersi innamorato di Grant. E' uno dei più alti esempi di screwball comedy, ma non è superiore al seguente Arsenico e Vecchi Merletti (che considero forse la commedia per eccellenza) sempre con Grant ancora più in forma, ma è un gioiello, sicuramente un capolavoro che rasenta la perfezione.
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leonardo96
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domenica 15 luglio 2012
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a spasso con baby
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La regia del re della commedia Howard Hawks, il travolgente talento di Katherine Hepburn, l’elegante presenza di Cary Grant: ecco gli ingredienti per un piacevolissimo film da vedere e rivedere.
Non a caso “Bringing Up Baby” (tradotto in italiano con il nome della protagonista, “Susanna”) è l’esempio lampante della “screwball comedy”, ossia della “commedia svitata”: nella New York del 1938 David Huxley, un tranquillo zoologo impegnato nella ricostruzione di un brontosauro e pronto a sposarsi con la segretaria, incontra casualmente Susan, una spensierata e giovane ereditiera, proprietaria di un leopardo chiamato Baby, che gli causerà mille guai.
Dopo alcuni equivoci strampalati, la ricerca di un osso di brontosauro e una reclusione in carcere, nascerà l’amore.
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La regia del re della commedia Howard Hawks, il travolgente talento di Katherine Hepburn, l’elegante presenza di Cary Grant: ecco gli ingredienti per un piacevolissimo film da vedere e rivedere.
Non a caso “Bringing Up Baby” (tradotto in italiano con il nome della protagonista, “Susanna”) è l’esempio lampante della “screwball comedy”, ossia della “commedia svitata”: nella New York del 1938 David Huxley, un tranquillo zoologo impegnato nella ricostruzione di un brontosauro e pronto a sposarsi con la segretaria, incontra casualmente Susan, una spensierata e giovane ereditiera, proprietaria di un leopardo chiamato Baby, che gli causerà mille guai.
Dopo alcuni equivoci strampalati, la ricerca di un osso di brontosauro e una reclusione in carcere, nascerà l’amore.
Battute scattose e stringate, scene spassose e volutamente portate all’eccesso, personaggi secondari ancora più folli dei protagonisti,
un affettuoso e maestoso leopardo che gioca con un cagnolino, un brontosauro, stravaganti abiti e cappelli.
Howard Hawks, con semplice e lineare regia, si avvale di una sceneggiatura ironica e pungente, e non può che chiedere l’aiuto di due stelle del cinema:
Cary Grant, flemmatico e sorridente, ora esasperato, ora meditabondo, e una Katharine Hepburn spiritosa, schietta e innamorata.
Nemmeno una nomination ai premi Oscar: ingiustizia clamorosa!
Insuccesso al botteghino, forse troppo arguto e sottile, è stato rivalutato nel corso degli anni.
Da vedere non tanto per seguire la storia, per ragionarci, ma per divertirsi, per rimanere ammaliati da irreali e giocose situazioni.
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lady libro
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domenica 3 luglio 2011
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un divertentissimo capolavoro
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Sono passati più di settant'anni dall'uscita di questo meraviglioso e divertentissimo film, ma verrà sempre e comunque considerato un' autentica opera d'arte!
La fantastica Katharine Hepburn (vincitrice di quattro premi Oscar e considerata una delle migliori attrici di tutti i tempi) e il bravissimo Cary Grant (con un successo e una carriera indimenticabile quanto quella della Hepburn) sono i mitici protagonisti di questa simpaticissima commedia.
David Huxley, serio e colto zoologo che lavora in un museo, si lascia, involontariamente e suo malgrado, coinvolgere nelle disavventure dell'imbranata Susan, una ragazza per bene e sempre con buone intenzioni, ma terribilmente maldestra, e questa coppia causerà un sacco di guai sia alle persone che li circondano sia a loro stessi (in particolare al povero Huxley che, dopo tutto ciò, verrà considerato pazzo) ma, in mezzo a questi incidenti ed equivoci, tra i due sboccia l'amore.
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Sono passati più di settant'anni dall'uscita di questo meraviglioso e divertentissimo film, ma verrà sempre e comunque considerato un' autentica opera d'arte!
La fantastica Katharine Hepburn (vincitrice di quattro premi Oscar e considerata una delle migliori attrici di tutti i tempi) e il bravissimo Cary Grant (con un successo e una carriera indimenticabile quanto quella della Hepburn) sono i mitici protagonisti di questa simpaticissima commedia.
David Huxley, serio e colto zoologo che lavora in un museo, si lascia, involontariamente e suo malgrado, coinvolgere nelle disavventure dell'imbranata Susan, una ragazza per bene e sempre con buone intenzioni, ma terribilmente maldestra, e questa coppia causerà un sacco di guai sia alle persone che li circondano sia a loro stessi (in particolare al povero Huxley che, dopo tutto ciò, verrà considerato pazzo) ma, in mezzo a questi incidenti ed equivoci, tra i due sboccia l'amore....
Un film indimenticabile e senza tempo, destinato a non tramontare e a non essere mai dimenticato...
Piacerà a tutti, è assolutamente da vedere.
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reiver
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giovedì 6 maggio 2010
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magia
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"Susanna!" è un film perfetto. E un film è come una torta (una Sacher Torte, suppongo), non viene bene, anzi non viene "perfetta" se non ci sono ingredienti perfetti. Basta un pò di zucchero in più, o in meno, e invece di una torta si fa una frittata. Così un personaggio appena sfocato, una sequenza troppo buffa, o troppo seria, e il film perde di sostanza. Questo vale soprattutto per una commedia, ancora di più che in un film drammatico. Vedete, in una tragedia il pubblico di solito viene preso per la gola: chi è che non si commuove vedendo "Giulietta e Romeo"? Anche un cuore di pietra alla fine cede, o si esalta, perchè quello strazio è terminato (se lo riteneva tale). Eh si, saranno stati anche innamorati ma erano due noiosoni, e questo lo sapeva anche Shakespeare, infatti li ha "estinti" entrambi.
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"Susanna!" è un film perfetto. E un film è come una torta (una Sacher Torte, suppongo), non viene bene, anzi non viene "perfetta" se non ci sono ingredienti perfetti. Basta un pò di zucchero in più, o in meno, e invece di una torta si fa una frittata. Così un personaggio appena sfocato, una sequenza troppo buffa, o troppo seria, e il film perde di sostanza. Questo vale soprattutto per una commedia, ancora di più che in un film drammatico. Vedete, in una tragedia il pubblico di solito viene preso per la gola: chi è che non si commuove vedendo "Giulietta e Romeo"? Anche un cuore di pietra alla fine cede, o si esalta, perchè quello strazio è terminato (se lo riteneva tale). Eh si, saranno stati anche innamorati ma erano due noiosoni, e questo lo sapeva anche Shakespeare, infatti li ha "estinti" entrambi. La commedia, e ancora di più la "screwball comedy", ribalta le certezze più consolidate: rischia grosso ma vede lontano. "Susanna!" è la storia di un amore impossibile: ma questo spunto, invece di far venire il magone, è l'inizio di una serie di "avventure" comiche... Beh, non proprio "comiche", direi "brillanti". Insomma, dovreste vederle voi per definirle. Forse è la storia di un inseguimento, anzi di tanti inseguimenti: lei insegue lui, lui insegue un milione di dollari, loro inseguono un osso... Si, ma così non si capisce. In effetti spiegare a parole questo film è impossibile. E' come un vino rosso frizzante, è come una giornata passata a ridere senza aver sentito o detto una sola stupidata. E' come quando vedi una persona e cominci a ridere, e non perchè sia ridicola, ma perchè ti mette di buonumore. E' una cosa che a prima vista sembra assurda e senza senso, ma che in realtà è la quintessenza della logica. E' un dolce rompicapo... Dolce, davvero. Forse è magia. Non credete che sia magico un film diretto da un regista allora quasi sconosciuto (quasi), che viene fuori così bene? Non è magia la simbiosi perfetta di due attori? Beh, attori... Non so perchè li chiamo così. La Hepburn non era un'attrice: era, anzi è, l'intelligenza fatta donna. Quel tipo di intelligenza che hai piacere ad ospitare nel letto, non è facile credetemi. Grant invece... Grant era "Cary Grant", basta questo per definirlo. Più che "a touch of class", la classe fatta persona, e portata sullo schermo: inimitabile. In questo film duettano così bene, si stuzzicano continuamente, litigano, si inseguono. Inseguono persino un leopardo, il "baby" del titolo americano, che è l'unica persona seria del film (per fortuna). Rivedendolo mi chiedo sempre questo: non è un controsenso che nel 1938, agli albori del cinema, Hollywood fosse in grado di produrre roba così squisitamente divertente e intelligente, e soprattutto che il pubblico la apprezzasse, mentre oggi le commedie sono delle gazzose annacquate e stereotipate? Cosa è successo in questi 70 anni? Abbiamo telefonini, i-phone, mega pc... abbiamo tutto. Ma qualcosa per strada forse l'abbiamo persa. E, temo, non abbiamo neppure la curiosità intellettuale sufficiente per andarla a ripescare. E' l'ingrediente fondamentale della "torta", e ora giace in fondo al mare, o in fondo al fiume, insomma in fondo a dove vi pare... E' quella roba che divide la risata intelligente da quella sguaiata, che corregge il romanticismo e lo rende "non convenzionale". Oppure no, forse non è una cosa che si è persa; forse è qualcosa che è apparsa momentaneamente per poi scomparire per sempre... Forse era davvero "magia".
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lucastanleybarletta
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giovedì 6 novembre 2008
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mai ferma!...la susanna
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Ottimo film! Vivacissimo! Mai un minuto ferma...(Susanna naturalmente). ahahah
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david
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sabato 22 marzo 2008
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forse...
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Sicuramente sono stati prodotti film più profondi di questo; di più perfetti sicuramente no. Un capolavoro degno di un Mozart del cinema.
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marco 91
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martedì 18 luglio 2006
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rasenta la perfezione
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Capolavoro assoluto della commedia e di Howard Hawks che si dimostra uno dei più grandi registi di sempre, grazie anche alla capacità di saltare da un genere all'altro realizzando opere memorabili, basta pensare al gangster Scarface, o a Il sergente York o Il fiume Rosso.
Per quanto riguarda gli attori, Cary Grant e Katharine Hepburn sono stati talmente bravi che mi viene difficile immaginare questo film interpretato da altri attori. Per non parlare poi della vivacissima sceneggiatura.
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