elgatoloco
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domenica 26 giugno 2016
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cinema"popolare"specchio d'un epoca
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Questo film è cinema"popolare", dove le virgolette sono d'uopo, soprattutto considerando il dibattito su che cosa sia "popolare"(cfr., inter ceteros, Eco, ma anche Baldelli...), con una contaminatio con il"musicarello"(mai"musical", beninteso)con un peso notevole di un'inedita-allora, credo, stella nascente-Mina, a suo modo bravissima anche come attrice(sulla bravura di cantante non si discute), con musica molto tendente al jazz con forti"iniezioni"melodiche, un po'di"sincopato"(non rock'n roll, bandito in Italia, allora o quasi, con poche felici eccezioni); ma"popolare"lo è, con tutte le contraddizioni(anche feconde dell'epoca): brama di soldi(il"boom"era tale per pochi)e, più che"arrivismo", tendenza alla scalata sociale, sostanziale disprezzo dell'aristocrazia, praticamente sempre decaduta, ironia verso chi manifestava tendenze monarchiche(il referendum, nel 1960, non era "passato remoto"), moda à la "Dolce vita"(ottima la scena della fontana di Trevi e relativo bagno non fatto da Mina), tendenza al nero negli abiti , à la esistenzialista(lo si vede nonostante il bianco e nero).
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Questo film è cinema"popolare", dove le virgolette sono d'uopo, soprattutto considerando il dibattito su che cosa sia "popolare"(cfr., inter ceteros, Eco, ma anche Baldelli...), con una contaminatio con il"musicarello"(mai"musical", beninteso)con un peso notevole di un'inedita-allora, credo, stella nascente-Mina, a suo modo bravissima anche come attrice(sulla bravura di cantante non si discute), con musica molto tendente al jazz con forti"iniezioni"melodiche, un po'di"sincopato"(non rock'n roll, bandito in Italia, allora o quasi, con poche felici eccezioni); ma"popolare"lo è, con tutte le contraddizioni(anche feconde dell'epoca): brama di soldi(il"boom"era tale per pochi)e, più che"arrivismo", tendenza alla scalata sociale, sostanziale disprezzo dell'aristocrazia, praticamente sempre decaduta, ironia verso chi manifestava tendenze monarchiche(il referendum, nel 1960, non era "passato remoto"), moda à la "Dolce vita"(ottima la scena della fontana di Trevi e relativo bagno non fatto da Mina), tendenza al nero negli abiti , à la esistenzialista(lo si vede nonostante il bianco e nero). TUtto sommato, la ricerca del marito per le figlie da parte delle madri "pericolose"è più che altro un pre-testo. Strutturalmente, intelligente la scelta della ricerca statistica sul problema madri-figlie-possibile marito, anche se ciò si perde poi un po'"per li rami"nel corso del film... Ottimi interpreti Riccardo Garrone, Ave Ninchi, Riccardo Billi, Evi Maltagliati, Delia Scala e altri/e. El Gato
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gianni lucini
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martedì 27 marzo 2012
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mina non canta soltanto
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Sulla falsariga dei film-inchiesta vengono raccontate le vicende di uno studioso di statistica che finisce per sperimentare di persona il livello di pericolosità delle madri dell’epoca, disposte a tutto pur di sistemare le figlie. In questa divertente vicenda Mina non si limita a cantare, ma si ritaglia anche un ruolo divertente come attrice
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