peer gynt
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sabato 3 febbraio 2024
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fai tesoro delle parole
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Film di silenzi, di rumori della natura e di parole, ma poche: e quando ci sono, sono ben scelte, soppesate con cura. Il pregio di un racconto così semplice (una bambina di 9 anni, trascurata da un padre rozzo e volgare, da una madre troppo impegnata e da tre sorelle invidiose, passa una dolce estate presso una coppia di lontani cugini che le mostrano un vero amore fatto di piccole cose) sta tutto negli occhi di Càit, la piccola protagonista, nella sua visione ancora piena di incanto del paesaggio che la circonda, nel suo chiudere gli occhi quando beve l’acqua del pozzo incantato, nel suo stupore quando scorge la terza luce sul mare argentato dal chiarore lunare, nella sua corsa gioiosa quando va a prendere la posta dalla cassetta delle lettere, nella sua cautela attenta e sospettosa verso il mondo degli adulti (che rivela sempre una gran dose di incuria, cattiveria e ipocrisia) e nel lasciare comunque aperta una piccola porta di speranza in attesa che da lì entri il vero amore, fatto non di azioni gridate o di gesti eclatanti, ma di piccole attenzioni, di delicata cura dell’altro.
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Film di silenzi, di rumori della natura e di parole, ma poche: e quando ci sono, sono ben scelte, soppesate con cura. Il pregio di un racconto così semplice (una bambina di 9 anni, trascurata da un padre rozzo e volgare, da una madre troppo impegnata e da tre sorelle invidiose, passa una dolce estate presso una coppia di lontani cugini che le mostrano un vero amore fatto di piccole cose) sta tutto negli occhi di Càit, la piccola protagonista, nella sua visione ancora piena di incanto del paesaggio che la circonda, nel suo chiudere gli occhi quando beve l’acqua del pozzo incantato, nel suo stupore quando scorge la terza luce sul mare argentato dal chiarore lunare, nella sua corsa gioiosa quando va a prendere la posta dalla cassetta delle lettere, nella sua cautela attenta e sospettosa verso il mondo degli adulti (che rivela sempre una gran dose di incuria, cattiveria e ipocrisia) e nel lasciare comunque aperta una piccola porta di speranza in attesa che da lì entri il vero amore, fatto non di azioni gridate o di gesti eclatanti, ma di piccole attenzioni, di delicata cura dell’altro. Il pregio di questo film è nel personaggio di Càit, che con il suo riflessivo silenzio ci pone molte domande che alla fine del film ci portiamo dentro.
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luciano sibio
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venerdì 11 agosto 2023
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un film poetico
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Film poetico e ben raccontato. Semplice storia che rappresenta persone semplici ma non sempre rappresentare cose semplici è facile e quindi va un bravo alla regia e agli interpreti. Io oserei definire film così, dei film senza tempo. Anche se visti tra cento anni questo film conserverà, vedrete, la sua carica emotiva e il suo messaggio d'amore e rispetto.
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anna rosa
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martedì 9 maggio 2023
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c'è silenzio e silenzio
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Il regista racconta sostanzialmente l'estate che una ragazzina estremamente introversa, nata da una famiglia numerosa in cui domina l'incomunicabilità, trascorre presso una famiglia di conoscenti (non è dato sapere cosa leghi le due famiglie) con cui fa esperienza dell'amore tra genitori e figli e, più in generale, della bontà: qui il silenzio non pesa, è segno di pace interiore. Tutto qui: non ci sono colpi di scena né la ricerca di effetti, i fatti sono quelli semplici che accadono nella vita vera. L'emozione nasce dall'ambientazione (la campagna irlandese), dalla stupenda fotografia e dall'intensa recitazione della giovane protagonista.
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angelo umana
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giovedì 9 marzo 2023
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una bambina troppo quiet
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La protagonista di The quiet girl, Cait, è Catherine Clinch, 12 anni, dal viso troppo quiet e spesso inespressivo, che non tradisce mai emozioni, pur subendo in casa disattenzioni spiacevoli. Ci si può far l'idea che le istruzioni del regista la costringano troppo in quei panni. Film di lunghi silenzi e del fare quotidiano solito. La madre manda Cait da una sua cugina a passar l'estate. Questa e il marito non ebbero la fortuna di avere figli, uno unico che però mori presto, e la presenza della bambina è tanto desiderata. Sarà un'estate diversa quella di Cait, ben trattata e con la facente funzioni di zia-cugina molto premurosa: un confronto impietoso con le attenzioni mancanti che la ragazza riceve normalmente a casa sua, popolata di mamma papà e vari figli-e.
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La protagonista di The quiet girl, Cait, è Catherine Clinch, 12 anni, dal viso troppo quiet e spesso inespressivo, che non tradisce mai emozioni, pur subendo in casa disattenzioni spiacevoli. Ci si può far l'idea che le istruzioni del regista la costringano troppo in quei panni. Film di lunghi silenzi e del fare quotidiano solito. La madre manda Cait da una sua cugina a passar l'estate. Questa e il marito non ebbero la fortuna di avere figli, uno unico che però mori presto, e la presenza della bambina è tanto desiderata. Sarà un'estate diversa quella di Cait, ben trattata e con la facente funzioni di zia-cugina molto premurosa: un confronto impietoso con le attenzioni mancanti che la ragazza riceve normalmente a casa sua, popolata di mamma papà e vari figli-e. La figura del giovane padre è perfino esagerata, rozzo e tutto preso da attenzioni esterne e disinteresse per la famiglia: incredibile che ne possano esistere realmente.
La fissità dello sguardo di Cait come dovesse posare per ritratti è anch'essa irreale, forse voluta dalla sceneggiatura, come pure la lentezza dello svolgersi. Solo la sua corsa finale a raggiungere l'auto di questi nuovi parenti, che l'hanno riportata a casa e che stanno ripartendo - per lei sono un paradiso familiare ritrovato - è come un colpo di reni del film, una 12enne che sceglie e decide qualcosa.
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gabriella
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lunedì 6 marzo 2023
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a simple story
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Ci sono film , sommessi, tenui, che parlano di cose semplici, autentiche che fotografano l'anima , ne accarezzano il dolore, l'ansia, le preoccupazioni in modo lieve ma profondo, non raccontano niente di clamoroso o sensazionale ma che riescono a emozionare e coinvolgono , piccoli fiori nascosti tra l'erba che spargono il loro profumo ovunque. THe quiet girl di Colm Baired è uno di questi. Cait è una tranquilla e silenziosa bambina di nove anni, vive con i genitori e le sorelle nella campagna irlandese, un padre ottuso, una madre inaridita e alle prese con un'altra gravidanza che si preannuncia difficile.
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Ci sono film , sommessi, tenui, che parlano di cose semplici, autentiche che fotografano l'anima , ne accarezzano il dolore, l'ansia, le preoccupazioni in modo lieve ma profondo, non raccontano niente di clamoroso o sensazionale ma che riescono a emozionare e coinvolgono , piccoli fiori nascosti tra l'erba che spargono il loro profumo ovunque. THe quiet girl di Colm Baired è uno di questi. Cait è una tranquilla e silenziosa bambina di nove anni, vive con i genitori e le sorelle nella campagna irlandese, un padre ottuso, una madre inaridita e alle prese con un'altra gravidanza che si preannuncia difficile. In una casa dove il nascituro rappresenta solo una bocca in più da sfamare, i genitori pensano di affidare Cait durante l'estate, a una coppia di lontani parenti che vivono in un'altra contea a tre ore di macchina. Nella nuova famiglia, una coppia, Eòbhein e Sean, Cait sperimenterà un’attenzione e una premura mai conosciute, attraverso i semplici gesti della quotidianità, ma eseguiti con cura, con pazienza, insegnati con calma , e amarevole dolcezza, azioni giornaliere, quali passare l’aspirapolvere, pulire le verdure, raccogliere l’acqua al pozzo, prima, poi dare il latte ai vitellini , spazzare il pavimento della fattoria, insieme, quasi come un gioco, fortifica un legame di cui tutti sentono il bisogno , un vicendevole affetto che cresce , che risana le ferite, che avvolge, come una coperta e tiene al caldo, al sicuro. Ed è nella commovente scena finale che Cait prenderà consapevolezza che si può essere amati , apprezzati, che la vira può essere bella e sorridente, e lo slancio di gratitudine che si manifesterà in un gesto significativo dove non c’è bisogno di parole, ne basta una sola, liberante, vera, dolcissima e vibrante di tenerezza.
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[+] grazie
(di louise dominici)
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domenica 26 febbraio 2023
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ma dai
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Un piccolo capolavoro poetico dove è il linguaggio del cinema finalmente a dominare e non il teatro o la letteratura.
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athos
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venerdì 17 febbraio 2023
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l''attenzione
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Bellissimo film ambientato nella campagna irlandese. Una ragazzina vive in una famiglia dove manca l'attenzione verso gli altri. Viene spedita presso una lontana cugina per le vacanze estive, e qui ritrova il senso dell'attenzione che tanto le è mancato. Un film emozionante, con tanti piccoli tasselli he ne fanno un gioiello.
[+] la profondità comunicativa del silenzio
(di antonio montefalcone)
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