Una vita in fuga |
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Un film di Sean Penn.
Con Sean Penn, Dylan Penn, Josh Brolin, Norbert Leo Butz.
continua»
Titolo originale Flag Day.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 107 min.
- USA 2021.
- Lucky Red
uscita giovedì 31 marzo 2022.
MYMONETRO
Una vita in fuga
valutazione media:
2,04
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sean Penn padre cialtrone in viaggio per riconquistare la figlia
di Emiliano Morreale La Repubblica
In concorso "Flag day", nuova regia dell' attore statunitense di Emiliano Morreale CANNES - Sean Penn a un certo punto era sembrato perfino migliore come regista che come attore: dall' esordio Lupo Solitario (il cui soggetto era anche di Bruce Springsteen) a La promessa, al bellissimo episodio del film collettivo sull' 11 settembre a Into the wild, le sue scelte erano rivolte a temi inconsueti e poco seducenti e lo stile asciutto guardava esplicitamente al cinema degli anni 70. Poi, proprio qui a Cannes, è arrivato cinque anni fa il disastro di Il tuo ultimo sguardo, incredibile melodramma sulle Ong in Africa con Charlize Teron e Javier Bardem. Anche Flag day, l' ultima regia di Penn lascia più di una perplessità, pur essendo più nelle corde dell' attore-regista.
Il film è tratto dal libro autobiografico del 2005, Flim-Flam Man di Jennifer Vogel, giornalista figlia di un assurdo loser, mentitore seriale che inganna sé e la famiglia, sempre a cavallo tra vari affari loschi fino a diventare rapinatore e falsario. Una storia vera sì, ma purtroppo simile a molte già viste sullo schermo: il rapporto di una bambina, poi ragazza, con un padre idealizzato, simpatico, vitale ma che si svela man mano come un cialtrone pericoloso per sé e per gli altri. Si capisce cosa abbia attratto Penn nella vicenda, ritratto di perdenti di quelli che piacciono a lui, capace di mettere a nudo le contraddizioni dello stile di vita americano.
La sceneggiatura è del noto drammaturgo e sceneggiatore inglese Jez Butterworth, e il modello della regia è in fondo sempre la New Hollywood anni 70 (qui addirittura un pizzico del primo Terrence Malick): road movie, vite ai margini, ritmo disteso. Il film, che comincia nel 1992 e poi si svolge in flashback dal 1975 a tutti gli anni 80, per dare l' aria del tempo è girato in pellicola 16mm. Ma il suo stile è piuttosto da videoclip anni 90, con ralenti e momenti estatici e un costante design musicale (la colonna sonora, molto bella in effetti, è un pezzo di storia del rock e del country americano, da Bob Seger a Eddie Vedder a Cat Power). Soprattutto, a non funzionare è l' alchimia tra gli attori. Per la parte della protagonista Penn ha chiamato sua figlia Dylan, improbabilissima, mentre lui nel ruolo del padre gigioneggia senza tregua.
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