Il ragazzo che diventerà Re

Il film che ha ricevuto una accoglienza della critica abbastanza sufficiente, ma ha avuto un disastro, al momento, al botteghino: di fronte a un budget di 60 milioni di $ ha attualmente un incasso di circa 31 milioni di $, il che fa presagire lacrime e sangue per i produttori, mi è apparso una pellicola (per bambini) abbastanza modesta.
La regia è di Joe Cornish al suo secondo film (il primo del 2011 è Attack the block) che è anche lo sceneggiatore ed è qui il problema: il soggetto del film è la trasposizione assai difficoltosa della leggenda del re Artù in epoca odierna. La trama: la maga Morgana che è un demonio circondata da altri demoni giace sottoterra uscirà in vista di un'eclissi, per distruggere il mondo che attraversa una grave crisi, l'evento è stato causato da un ragazzo di 12 anni Alexander (Louis Ashbourne) che ha trovato in un cantiere abbandonato la spada excalibur estraendola da una pietra in cui era conficcata,  il ragazzo consapevole che sarà il nuovo re aiutato dopo alterne vicende da tre compagni di scuola: Bedder, Lance e la ragazza Kaye, nominati cavalieri e aiutato da Merlino (August Imrie) che ricompare adolescente nella scuola facendo magie con gesti da danzatore moderno, salvo quando talora diventa gufo ovvero ritorna anziano (Patrick Stewart). [+]

Il film che ha ricevuto una accoglienza della critica abbastanza sufficiente, ma ha avuto un disastro, al momento, al botteghino: di fronte a un budget di 60 milioni di $ ha attualmente un incasso di circa 31 milioni di $, il che fa presagire lacrime e sangue per i produttori, mi è apparso una pellicola (per bambini) abbastanza modesta.
La regia è di Joe Cornish al suo secondo film (il primo del 2011 è Attack the block) che è anche lo sceneggiatore ed è qui il problema: il soggetto del film è la trasposizione assai difficoltosa della leggenda del re Artù in epoca odierna. La trama: la maga Morgana che è un demonio circondata da altri demoni giace sottoterra uscirà in vista di un'eclissi, per distruggere il mondo che attraversa una grave crisi, l'evento è stato causato da un ragazzo di 12 anni Alexander (Louis Ashbourne) che ha trovato in un cantiere abbandonato la spada excalibur estraendola da una pietra in cui era conficcata,  il ragazzo consapevole che sarà il nuovo re aiutato dopo alterne vicende da tre compagni di scuola: Bedder, Lance e la ragazza Kaye, nominati cavalieri e aiutato da Merlino (August Imrie) che ricompare adolescente nella scuola facendo magie con gesti da danzatore moderno, salvo quando talora diventa gufo ovvero ritorna anziano (Patrick Stewart). Ovviamente ci sarà lo scontro finale che avverrà nella scuola e di cui non rivelo l'esito.
La trasposizione di un racconto come quello dei cavalieri della tavola rotonda che si inserisce nel ciclo della Cerca del Graal in epoca moderna appare problematica e il regista e sceneggiatore lo ha fatto in modo confuso e contraddittorio, un esempio Morgana è il demonio ma di fronte ha delle persone che non citano mai Dio (in omaggio al politically correct), Cornish si dimentica che la Cerca del Graal (che ovviamente qui è omesso) era un manuale di ascesi religiosa per i cavalieri del Medio Evo, per cui approssimativamente il male è individuato ma non il bene se non nella solita storia che la terra sta per essere distrutta, quanto ai cavalieri devono osservare 4 regole un pò appiccicate per caso, come quella di non dire mai bugie. Quanto al finale  è troppo  lungo, sofferto e risente dalla trama confusa, con un mano che esce in continuazione dal lago (ma anche dalla vasca del bagno!) per afferrare la spada (povero Excalibur di Boorman). La regia appare non solo modesta, ma incapace di esporre il racconto con un minimo di linearità.
Anche la recitazione è assai modesta a partire da Alexander e dai suoi 3 compagni, ma non è meglio quella del Merlino giovane e quella dell'interprete vecchio. Bella la battuta di Merlino adolecente che per ritrovare i suoi poteri magici deve ingurgitare un miscuglio di ingrendienti orribili (intestino di pipistrello, occhi di gufo e così via) che evidentemente non sono reperibili nel mercato odierno ma i cui sapori finalmente trova in una vaschetta piena di fish and chips. [-]