Vice - L'Uomo nell'Ombra |
||||||||||||||
Un film di Adam McKay.
Con Christian Bale, Amy Adams, Steve Carell, Sam Rockwell.
continua»
Titolo originale Vice.
Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 132 min.
- USA, Gran Bretagna, Spagna, Emirati Arabi Uniti 2018.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 3 gennaio 2019.
MYMONETRO
Vice - L'Uomo nell'Ombra
valutazione media:
3,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cheney, un puparo alla Casa Bianca
di Emiliano Morreale La Repubblica
Formatosi alla scuola del Saturday Night Live e collaborando con il comico Will Ferrell, Adam McKay si è rivelato clamorosamente con La grande scommessa, travolgente e cinico apologo sul diabolico funzionamento dell'economia americana e la crisi finanziaria del 2007-2008, costruito come un ironico andirivieni dentro e fuori la storia, tra straniamento brechtiano, moduli da sitcom e voice over alla Scorsese. Ci si aspettava dunque molto dal suo biopic sul vicepresidente Dick Cheney; ma stavolta il gioco funziona meno, perché è come se lo sceneggiatore e regista si fosse innamorato delle proprie trovate. Attraverso vari andirivieni temporali, seguiamo l'ascesa di Cheney dopo esser stato espulso dal college, l'incontro con Rumsfeld (Steve Carell), l'ascesa con Nixon e poi con Reagan. Senza dimenticare il privato: la moglie Lynne (Amy Adams), che nel film sembra un incrocio tra Lady Macbeth e Doris Day; il rapporto con la figlia lesbica, suo tallone d'Achille. Ma il fulcro è ovviamente l'ascesa di Bush jr. (Sam Rockwell), dipinto come un perfetto idiota di cui Cheney è il puparo, e il momento-clou è l'attacco alle Torri Gemelle, in cui, dice il film, Dick "vede un'opportunità", e la sfrutta appieno. Il film, che politicamente sembra un po' una versione fiction dei documentari di Michael Moore, è utile come impressionante riepilogo storico: i rapporti con la multinazionale petrolifera Halliburton, il marketing per "vendere" misure fiscali inique (basta chiamare Death Tax la tassa sulla successione, o Climate Change il riscaldamento globale, e il gioco è fatto), la teoria dell'Unitary Executive che accentra ogni potere nelle mani del presidente, la vittoria truffaldina contro Al Gore, le bugie sulle armi di distruzione di massa in Iraq, l'insabbiamento delle notizie su Al Zarqawi che involontariamente favoriscono la creazione dell'Isis. Tutto questo però è non potenziato ma indebolito dallo stile virtuosistico, teso a stupire con continue trovate di scrittura e regia: un narratore che viene svelato a due terzi del film, un finto finale a metà, i montaggi "creativi", le scenette comico-didattiche un po' da cabaret. In questo insieme, Christian Bale porta avanti la sua performance con tanto di monologhino finale (diciamo tra Actor's Studio e imitazioni della Guzzanti), in maniera non troppo coerente col resto del film, e guarda all'Oscar, ingrassandosi dopo il celebre dimagrimento in L'uomo senza sonno.
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | flaw54 2° | maramaldo 3° | jurimoretti 4° | maurizio.meres 5° | samanta 6° | vanessa zarastro 7° | elibook 8° | francesco2 9° | cinefoglio 10° | dinoroar 11° | massenzio99 12° | roberto scardino 13° | inesperto 14° | giuseppe 15° | doctorcinema 16° | tmpsvita 17° | carlosantoni |
Writers Guild Awards (1) SAG Awards (2) Razzie Awards (1) Premio Oscar (9) Producers Guild (1) Golden Globes (7) Directors Guild (1) Critics Choice Award (12) BAFTA (7) Articoli & News |
|