laurence316
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sabato 27 gennaio 2018
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jumanji è tornato...
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... ma il piatto non è il più prelibato
Il sequel (ma “stand-alone”, ovvero indipendente) del celebre film degli anni ‘90, dopo la parentesi non proprio memorabile dello “spiritual successor” Zathura – Un’avventura spaziale, Jumanji – Benvenuti nella giungla è un divertente e divertito, simpatico, avventuroso, ipercinetico e frenetico prodotto d’intrattenimento, pieno d’azione ed effetti speciali, un po’ meno di sostanza, ma assolutamente privo di pretese e godibile per chiunque sia capace di una rapida quanto repentina regressione ad un’età prepuberale.
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... ma il piatto non è il più prelibato
Il sequel (ma “stand-alone”, ovvero indipendente) del celebre film degli anni ‘90, dopo la parentesi non proprio memorabile dello “spiritual successor” Zathura – Un’avventura spaziale, Jumanji – Benvenuti nella giungla è un divertente e divertito, simpatico, avventuroso, ipercinetico e frenetico prodotto d’intrattenimento, pieno d’azione ed effetti speciali, un po’ meno di sostanza, ma assolutamente privo di pretese e godibile per chiunque sia capace di una rapida quanto repentina regressione ad un’età prepuberale.
Al contrario del film del ‘95, dov’era il gioco ad entrare nel mondo reale, questa volta sono i personaggi del mondo reale a entrare in quello del gioco. Ciò permette, ovviamente, di scherzare furbescamente con l’estetica dei videogame (il cui funzionamento viene spiegato passo passo anche ai “neofiti”, manco si trattasse di un manuale di istruzioni), arrivando a mostrare nella prima parte un antefatto in cui anche i personaggi risultano semplici spettatori, quel che nei videogiochi verrebbe definita “cutscene”.
Il film, difatti, per gran parte della durata, quell’estetica videoludica la ricalca e la insegue, in tal modo portando ad una seconda parte in cui inizia a perdere colpi, e a farsi meno divertente e, soprattutto, molto meno ironico, ma purtroppo, invece, sempre più ripetitivo (finendo per ricordare il continuo succedersi dei livelli di un videogioco particolarmente mediocre), scontato e melenso (il tutto con l’unico palese intento di attrarre un pubblico il più possibile mainstream, evitando il prodotto “di nicchia” [e gli incassi non hanno mancato di ripagare ampiamente questa scelta]).
E il supposto “villain” in realtà non influisce un granché sulla storia, mentre la sceneggiatura non esita a rifugiarsi negli stereotipi più consunti (vedi il caso del nero relegato nel solito ruolo della spalla comica, che spara battute a raffica e strilla come una ragazzina).
Ma il cast, in linea generale, è simpatico, divertito e capace di divertire, tra il personaggio di The Rock diviso tra l’aspetto da “macho” e le mille e più fobie del nerd che lo gioca e l’esilarante personaggio di Jack Black (che regala alcuni dei momenti migliori del film) nel quale viene relegata la bella di turno, senza dimenticare infine la ragazza (interpretata da Karen Gillan), nel gioco super atletica e “tosta”, nella quale viene calata una ragazzina in realtà tremendamente insicura.
E Jumanji – Benvenuti nella giungla, in fin dei conti, non ambisce ad essere nulla più che un puro divertissement adatto ai bambini di tutte le età, ed intrattiene dignitosamente per un paio d’ore.
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roberto
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lunedì 11 dicembre 2017
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il nuovo titolo rispetta il vecchio capitolo e le aspettative
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Regia: Jake Kasdan Cast: Dwane Johnson, Karen Gillan, Jack Black, Kevin Hart Durata: 119 min Genere: Avventura
Grazie ad un invito, ho potuto partecipare alla visione della mia prima anteprima, anche se provinciale, di questo titolo tanto atteso nelle sale italiane. Cercherò di tralasciare la mia grande emozione da parte, così da affrontare questa recensione in modo assolutamente equo. Il film si apre con il ritrovamento del gioco in scatola in una spiaggia, circa vent'anni fa, epoca di musica metallara e videogame. Ovviamente gli hobby dei ragazzi si sono conseguentemente evoluti rispetto all'ultima apparizione di Jumanji, per questo motivo il gioco, si dovrà adeguare ai divertimenti degli anni 90'.
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Regia: Jake Kasdan Cast: Dwane Johnson, Karen Gillan, Jack Black, Kevin Hart Durata: 119 min Genere: Avventura
Grazie ad un invito, ho potuto partecipare alla visione della mia prima anteprima, anche se provinciale, di questo titolo tanto atteso nelle sale italiane. Cercherò di tralasciare la mia grande emozione da parte, così da affrontare questa recensione in modo assolutamente equo. Il film si apre con il ritrovamento del gioco in scatola in una spiaggia, circa vent'anni fa, epoca di musica metallara e videogame. Ovviamente gli hobby dei ragazzi si sono conseguentemente evoluti rispetto all'ultima apparizione di Jumanji, per questo motivo il gioco, si dovrà adeguare ai divertimenti degli anni 90'. Dopo questo breve prologo, si torna drasticamente ai giorni nostri, dove aimè i telefonini regnano sovrani. Qui facciamo conoscenza di quattro adolescenti, rispettivamente lo sfigato, il bullo, l'oca e l'outsider. Il legame che li farà ritrovare tutti assieme sarà la classica punizione scolastica, dove i ragazzi, faranno la scoperta di un videogame alquanto strano. Era da molto che non mi capitava de vedere in sala, vuoi per i miei interessi da adolescente, un film di avventura vera e propria e devo dire che la visione, aiutata da un ottima messa in scena, è stata davvero apprezzante. Il tema è proprio quello classico di Jumanji e nonostante il passare degli anni, il film ha saputo rispolverare a dovere ed a riproporre in scena, le emozioni che ricordavamo dell'opera originale. Effetti visivi davvero buoni ed un Dwane Johnson, a mio avviso assolutamente adatto al tipo di interpretazione affidatagli. Per non parlare del resto del cast azzeccatissimo dove spiccano anche Jack Black e Kevin Hart, dove invece le loro controparti ai giorni nostri risultano anonime a livello interpretativo. La regia è di mestiere, comunque apprezzabile, infine la colonna sonora che se fatta a dovere, avrebbe reso sicuramente più avvincente le scene frenetiche della pellicola. Nel complesso, questo film, ovviamente rivolto ad un pubblico di minori, non si prende troppo sul serio, togliendo anche quei momenti tesi del fantastico primo capitolo, e la scelta risulta vincente.
Voto:3,2/5
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[+] un discreto intrattenimento per famiglie
(di antoniomontefalcone)
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chianti
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mercoledì 3 gennaio 2018
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film d'azione con umorismo da commedia demenziale
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Film piacevole e divertente, costruito attorno alla grande presenza scenica di Dwayne Johnson, Jack Black e Kevin Hart.
A differenza dell'originale, da cui eredita solo qualche spunto, quest'ultimo viene trasformato in una pellicola d'azione con un umorismo da commedia demenziale, pronta ad intrattenere adolescenti e famiglie.
La forza e in qualche modo la riuscita del film, dipende dalla grande diversità e contrapposizione tra i giovani protagonisti, e i rispettivi avatar del gioco che mantenendo l'identità degli adolescenti risultano così dissonanti e buffi. Con i personaggi emerge il tema principale del film: l'identità, il superamento degli stereotipi e il trovare in se stessi la forza per diventare chi si vuole davvero.
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Film piacevole e divertente, costruito attorno alla grande presenza scenica di Dwayne Johnson, Jack Black e Kevin Hart.
A differenza dell'originale, da cui eredita solo qualche spunto, quest'ultimo viene trasformato in una pellicola d'azione con un umorismo da commedia demenziale, pronta ad intrattenere adolescenti e famiglie.
La forza e in qualche modo la riuscita del film, dipende dalla grande diversità e contrapposizione tra i giovani protagonisti, e i rispettivi avatar del gioco che mantenendo l'identità degli adolescenti risultano così dissonanti e buffi. Con i personaggi emerge il tema principale del film: l'identità, il superamento degli stereotipi e il trovare in se stessi la forza per diventare chi si vuole davvero.
Tra le pecche si ha una forse esagerata spettacolarizzazione delle scene volte solamente a rendere appetibile il film agli amanti del 3D, puntando poco sulla trama che risulta scontata e ripetitiva se considerate le 2 ore di film.
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fabrizio friuli
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sabato 1 luglio 2023
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una commedia americana inaspettatamente autentica
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Quattro adolescenti americani ( due ragazzi e due ragazze ), tutti differenti tra loro, scoprono l' esistenza di una strana console che li conduce all' interno di un mondo parallelo noto come Jumanji : in realtà, il mondo parallelo è un videogioco e loro sono diventati i personaggi principali del gioco e per tornare nel mondo reale incolumi, dovranno superare ogni livello, sconfiggere il boss del gioco e sfruttare le loro capacità, tuttavia, essendo dei ragazzi molto diversi tra loro, le difficoltà non saranno poche, proprio a cause delle loro personalità, ma col tempo, comprenderanno che lo spirito di squadra può essere la loro unica speranza.
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Quattro adolescenti americani ( due ragazzi e due ragazze ), tutti differenti tra loro, scoprono l' esistenza di una strana console che li conduce all' interno di un mondo parallelo noto come Jumanji : in realtà, il mondo parallelo è un videogioco e loro sono diventati i personaggi principali del gioco e per tornare nel mondo reale incolumi, dovranno superare ogni livello, sconfiggere il boss del gioco e sfruttare le loro capacità, tuttavia, essendo dei ragazzi molto diversi tra loro, le difficoltà non saranno poche, proprio a cause delle loro personalità, ma col tempo, comprenderanno che lo spirito di squadra può essere la loro unica speranza.
Questa commedia americana si è rivelata una piacevole sopresa per più motivi : Gli attori noti come Jack Black , Dwayne Johnson detto The Rock , Kevin Hart e Karen Gillan non interpretano i tipici personaggi dei film americani moderni ma sono gli interpreti di quattro avatar di un videogioco che vengono impersonati dai protagonisti del film che, pur essendo degli adolescenti americani, sono dei personaggi autentici, specialmente Spencer : il ragazzo " nerd " che non ha le solite caratteristiche del nerd delle commedie americane , infatti non indossa degli occhiali circolari, non indossa le maglie o i cardigan sopra le camicie e nemmeno le magliette a maniche corte dei supereroi, Bethany è la tipica adolescente fissata con la popolarità che le viene garantita grazie ai sociali network, e alla fine del film non si fidanzata con il protagonista ( e quindi è stato anche omesso la solita coppia formata dal " ragazzo sfigato " e dalla " ragazza sexy " ) Marta è un' adolescente riservata e non molto attraente ed è lei a fidanzarsi con Spencer ed anche lei è un personaggio autentico, così come il personaggio di nome Fridge , lui è un ragazzo di colore interessato allo sport , ma non e il tipico ragazzaccio o il bullo che prende di mira Spencer, e quindi, grazie a questi personaggi, il film è una commedia americana inaspettatamente autentica, e bisognerebbe caratterizzare gli adolescenti anche in altri lungometraggi proprio come gli adolescenti di questo film, perché nessuno di loro incarna uno stereotipo specifico ( e gli americani stereotipizzano gli adolescenti con una frequenza notevole, perché non solo gli italiani stereotipizzano i personaggi presenti nelle commedie ). Inoltre, questo film è particolarmente godibile e gli effetti speciali pur non essendo tra i migliori, sono stati presumibilmente resi tali perché in questo film Jumanji è un videogioco e forse, non sembra essere un videogioco moderno. Un ulteriore punto di forza del film è che i personaggi principali alla fine dell' avventura, diventano amici e formano un piccolo gruppo e quando scoprono che il gioco li ha convicati di nuovo, decidono di distruggerlo insieme, per vivere un' avventura reale che è la vita, anche perché hanno rischiato di morire più volte all' interno del gioco. Gli attori scelti sono stati bravi , la regia e la sceneggiatura sono entrambi soddisfacenti ed è un film molto scorrevole, il cui stile ricorda quello dei film d' avventura.
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tmpsvita
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lunedì 8 gennaio 2018
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sarò una voce fuori dal coro, ma...
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Probabilmente sarà perché non sono affezionato in modo particolare all'originale con Robin Williams, ma sapevo fin dal primo trailer che questo reboot/sequel non mi sarebbe piaciuto,
certo le recensioni e l'inaspettato successo riscosso al botteghino mi avevano convinto a dargli qualche possibilità, tanto che alla fine mi sono accodato all'ampio pubblico che ha deciso di andarlo a vedere al cinema, durante il periodo delle feste.
Beh devo dire che la prima parte mi stava anche convincendo del contrario, con un buon incipit, delle gradevole battute, spesso demenziali e alcune delle quali citazioniste e referienzali (tipologie di battute che preferisco), scene d'azione abbastanza carine e delle gag funzionali, grazie per lo più alle discrete interpretazioni dei protagonisti.
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Probabilmente sarà perché non sono affezionato in modo particolare all'originale con Robin Williams, ma sapevo fin dal primo trailer che questo reboot/sequel non mi sarebbe piaciuto,
certo le recensioni e l'inaspettato successo riscosso al botteghino mi avevano convinto a dargli qualche possibilità, tanto che alla fine mi sono accodato all'ampio pubblico che ha deciso di andarlo a vedere al cinema, durante il periodo delle feste.
Beh devo dire che la prima parte mi stava anche convincendo del contrario, con un buon incipit, delle gradevole battute, spesso demenziali e alcune delle quali citazioniste e referienzali (tipologie di battute che preferisco), scene d'azione abbastanza carine e delle gag funzionali, grazie per lo più alle discrete interpretazioni dei protagonisti.
Ma tutto questo si riferisce solo ad una prima promettente parte, diciamo i primi quaranta minuti di film, perché dopo di essi il film comincia a crollare come un castello di carte in una giornata di vento.
Le cause sono molteplici ma le principali sono una sceneggiatura che con l'andare dei minuti si fa sempre più stanca e debole, dei personaggi ai quali non ci si affeziona mai nonostante i tentativi degli attori che tra vocine, espressioni visive sopra le righe, e stunt frenetici e esagerati, cerchino in tutti i modi possibili per salvare la pellicola invano (a quanto pare però per molti ha funzionato), ma per lo meno loro costituiscono la maggior parte dei pregi della pellicola, in particolar modo Jack Black.
Inoltre al film manca un vero e proprio villan, il film cerca di caratterizzarne due, ovvero l'isola stessa con le sue varie sfide e Van Pelt (interpretato banalmente da Bobby Cannavale), ma nessuno dei due è abbastanza sviluppato o sfruttato come si dovrebbe, soprattutto il secondo che finisce per risultare inutile a dir poco.
Verso la fine il film si rivela una continua ripetizione di battute e gag l'una simile a l'altra, ma sempre meno geniali, meno citazioniste, meno divertenti, lo stesso vale anche per le varie sequenze d'azione che si susseguono senza alcuna connessione come se fossero semplici steps e, se per un videogioco questo va bene, per un film non è così, rendendolo semplicemente poco divertente, poco coinvolgente ma parecchio noioso e ripetitivo.
Peccato perché delle buone idee ci sono ma la maggior parte di esse non viene sviluppata affatto, oppure sì ma in maniera superficiale, perciò alla fine ciò che poteva essere un buon action movie dai toni comici che rendesse omaggio all'originale Jumanji e al mondo dei videogiochi in maniera autoironica, demenziale (ma in modo intelligente) e originale si è trasformato in un Blockbuster piatto, insapore, anonimo e, ripeto, noioso.
Sono comunque contento che a gran parte degli spettatori questo nuovo "Jumanji" sia piaciuto, spero in una seconda visione, magari in Blu Ray e in lingua originale, che riesca a convincermi.
Voto : 5/10
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gennaro
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venerdì 13 dicembre 2019
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vecchio titolo, nuova trama
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Finalmente!
Saranno da anni che volevo vedere un film basato sui videogiochi in chiave moderna e finalmente è arrivato.
La trama è abbastanza semplice: quattro ragazzi, dopo aver combinato qualche pasticcio, vengono mandati dal preside e come punizione, devono svuotare una vecchia cantina per far sì che diventi un'aula informatica.
Tra tante cianfrusaglie, trovano un gioco chiamato appunto Jumanji e lo inseriscono all'interno di una console. Scelgono i loro personaggi, ma finiscono dentro il videogioco e diventano i personaggi che hanno scelto.
Da qui in poi, succede di tutto: inseguimenti nella giungla, ostacoli simili a Indiana Jones e tante risate.
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Finalmente!
Saranno da anni che volevo vedere un film basato sui videogiochi in chiave moderna e finalmente è arrivato.
La trama è abbastanza semplice: quattro ragazzi, dopo aver combinato qualche pasticcio, vengono mandati dal preside e come punizione, devono svuotare una vecchia cantina per far sì che diventi un'aula informatica.
Tra tante cianfrusaglie, trovano un gioco chiamato appunto Jumanji e lo inseriscono all'interno di una console. Scelgono i loro personaggi, ma finiscono dentro il videogioco e diventano i personaggi che hanno scelto.
Da qui in poi, succede di tutto: inseguimenti nella giungla, ostacoli simili a Indiana Jones e tante risate.
Avevo quel brivido da videogiocatore per via delle missioni che dovevano fare, dell'area che dovevano esplorare e delle vite in gioco.
Non mancavano la ripetizione dei dialoghi tipo le avventure grafiche o la strategia tipo nei giochi strategici, ma le cose che mi sono piaciute di più sono state le abilità dei personaggi. Si differenziano bene tra loro, viene voglia di scoprirle pian piano e di cosa significa essere il protagonista di un videogioco.
Tutti gli attori sono adattissimi per questo tipo di film.
Non vedo l'ora di vedere il seguito.
Reputo il film ottimo con un'idea originale. Caso unico che raro.
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