felicity
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giovedì 30 luglio 2020
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un b-movie che funziona
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Nonostante citazioni e omaggi ad altri titoli con squali, la sceneggiatura qui mira a rendere gli squali un elemento marginale.
Se la trama può rievocare, a tratti, l’ottimo Open Water di Chris Kentis, l’elemento della gabbia antisqualo precipitata sul fondale in effetti non conosce rimandi.
Il vero nemico è l’abisso (da cui i 47 metri del titolo), il buio.
Il protagonista è il legame consanguineo, qui infatti è il legame di sangue l’unico a sopravvivere in un continuo alternarsi di tensione e paura mista a profondo affetto e altruismo.
ll film di Roberts mette le sue protagoniste in pericolo, schiacciate dalla profondità dell'oceano.
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Nonostante citazioni e omaggi ad altri titoli con squali, la sceneggiatura qui mira a rendere gli squali un elemento marginale.
Se la trama può rievocare, a tratti, l’ottimo Open Water di Chris Kentis, l’elemento della gabbia antisqualo precipitata sul fondale in effetti non conosce rimandi.
Il vero nemico è l’abisso (da cui i 47 metri del titolo), il buio.
Il protagonista è il legame consanguineo, qui infatti è il legame di sangue l’unico a sopravvivere in un continuo alternarsi di tensione e paura mista a profondo affetto e altruismo.
ll film di Roberts mette le sue protagoniste in pericolo, schiacciate dalla profondità dell'oceano. Spostare l'azione dalla superficie al fondo del mare aggiunge un senso di claustrofobia opprimente, che permette al regista di giocare con il non visto: il fondo marino è buio, ovattato e cupo, permette agli squali di muoversi come i mostri di un horror e rappresentare una minaccia tangibile e onnipresente. Anche quando non visibile. Con la gabbia di protezione che rappresenta insieme una salvezza ed una prigione, un vincolo che tiene al riparo ma vincola le protagoniste al loro destino.
In un’imprevedibile inversione di ruoli, tra apparizioni spaventose dei mostri marini e tentativi di salvataggio, in soli 90’ trova spazio un duplice finale che, oltre alle protagoniste, non sembra voler far riemergere neppure lo spettatore da un incubo che lo costringerà a una lunga apnea.
Le ragazze peraltro sono così prive di consistenza da risultare irritanti e quel che è peggio è che questa inconsistenza non è voluta, non è cioè al servizio del genere.
Si ha anzi l’ambizione di voler dare alla maggiore delle sorelle un background che la spinga a commettere l’errore fatale, ma le motivazioni sono così sessiste da risultare fastidiose.
47 metri è un film che si propone di fare una cosa sola e di farla bene: costruire tutte le possibili variazioni sul tema principale, cioè la claustrofobia degli abissi e la situazione senza apparenti vie d'uscita. Funziona come film di genere, privo di un qualsiasi livello di lettura che non sia quello di superficie.
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onufrio
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lunedì 24 febbraio 2020
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un'immersione indimenticabile
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Lisa e Kate sono due sorelle in vacanza in Messico con l'intento di divertirsi e dimenticare per una delle due una storia d'amore finita da poco; l'incontro con due bei ragazzi li porta a conoscenza di un'immersione in una gabbia in mare aperto per vedere gli squali, le ragazze accettano e tutte sembra filare liscio, ma durante la risalita il cavo si rompe, la gabbia si abissa nelle profondità dell'oceano e con esso anche tutta la struttura che teneva la gabbia. Inizia da qui un thriller claustrofobico nelle oscurità dei mari, fra squali, bombole di ossigeno, e varie difficoltà di salvataggio.
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calogero salli
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giovedì 28 novembre 2019
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pessimo!
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Ho sprecato tempo nel vedere questo pastrocchio...,niente tebsione,parecchio inverosimile...,scialbo,zero coinvolgimento,interpretazioni ridicole,niente di buono,narrazione scarsissima...pessimo!
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ilviglio
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sabato 17 agosto 2019
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troppi commenti negativi senza motivo
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Tenendo in considerazione della marea di inutili film usciti nel settore horror/thriller direi che il film è abbastanza riuscito, la tensione è alta, in più l’ 80% è ambientato nell’abisso, il che significa che non sono molti gli elementi che possono essere utilizzati per sviluppare la trama, nonostante ciò i colpi di scena e sopratutto il finale inaspettato non sono da sottovalutare! Durante il film io ho avuto un senso di mancanza d’ossigeno, direi che l’intento del regista è riuscito! Unica pecca la trama iniziale, troppo vuota.
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lunedì 1 aprile 2019
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la solita delusione
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È ufficiale, non riescono a fare un film sugli squali senza scadere in situazioni da fantascienza o surreali. Peccato. Solito spunto con enorme potenziale completamente sputtanato da scelte assolutamente non credibili.
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vepra81
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domenica 3 giugno 2018
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il solito squalo
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il solito film girato negli abissi dove accadono le solite cose scontate. Unica differenza sono le belle attrici che si immergono. Ottime riprese x un film del genere.
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kyotrix
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martedì 26 dicembre 2017
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mediocre
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Direi film anche pessimo, lo salva solo un finale che sembrava ridicolo, e invece ti frega con la sorpresa, rendendolo interessante ( solo il finale ).
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luca
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giovedì 24 agosto 2017
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ritateci la corazzata potiemkin!
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Uno dei peggiori film mai visti, zeppo di assurdità incredibili, le bombole "di ossigeno" il tempo infinito inverosimile che dura una bombola a 47 metri, le bombole di soccorso inviste sul fondo solo all'ultimo e SENZA EROGATORI! Le "Eroine" poi vengono comunque salvate e non muoiono di embolia, come ogni subacqueo anche inesperto si augura che avvenga alle pessime attricette alla fine di un film così demenziale. Ma il regista non aveva un consulente tecnico? Ho perso due ore della via preziosa esistenza per vedere come andava a finire, imperdonabile! State alla larga! E ridateci il vecchio onesto "Lo squalo" degli anni '70: quarant'anni sono passati, ma dov'era il regista? In narcosi da azoto?
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(di jennyx)
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raptus
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lunedì 24 luglio 2017
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tutto sommato originale
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Da questo film sinceramente mi aspettavo poco, avete presente quando vi trovate davanti alla biglietteria e gli unici orari compatibili davano o film già visti o film che non vedreste mai o appunto 47 metri ? Ecco la situazione era quella, poi l'inizio dava un po' di "posticcio" ma andando avanti si e' sviluppato benino ed il finale tutto sommato e' di quelli che soddisfa. Quindi direi che tre stelle sono il giusto premio
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maurimarci
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lunedì 26 giugno 2017
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aiutooo che noia e che finale incomprensibile!
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Confesso di aver guardato 47 metri, da sub praticante, pur aspettandomi gli stereotipi che si sono presentati in gran numero,sapendo che si sarebbe svolto per 2/2 sott'acqua, per il gusto di vedere come se la sarebbero cavata le 2 sorelle.
Molti parlano del finale a sorpresa che salva uno sharkmovie di serie B/C; chiedo aiuto a qualche volenteroso/a, che spieghi ad un povero stupidotto in cosa consisterebbe la sorpresa: da che la sorella bruna, tirata a bordo inizia ad avere le allucinazioni, la sequenza successiva e conclusiva del film ce la riporta nella gabbia salvata dai sub della Guardia Costiera.
NOn ci ho capito nulla, che l'embolia mi sia passata attraverso lo schermo???
Grazie.
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Confesso di aver guardato 47 metri, da sub praticante, pur aspettandomi gli stereotipi che si sono presentati in gran numero,sapendo che si sarebbe svolto per 2/2 sott'acqua, per il gusto di vedere come se la sarebbero cavata le 2 sorelle.
Molti parlano del finale a sorpresa che salva uno sharkmovie di serie B/C; chiedo aiuto a qualche volenteroso/a, che spieghi ad un povero stupidotto in cosa consisterebbe la sorpresa: da che la sorella bruna, tirata a bordo inizia ad avere le allucinazioni, la sequenza successiva e conclusiva del film ce la riporta nella gabbia salvata dai sub della Guardia Costiera.
NOn ci ho capito nulla, che l'embolia mi sia passata attraverso lo schermo???
Grazie.
Maurimarci
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[+] certo che ce ne vuole per non capire il finale
(di brizzio07)
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