Pericle il nero |
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Un film di Stefano Mordini.
Con Riccardo Scamarcio, Marina Foïs, Valentina Acca, Gigio Morra.
continua»
Drammatico,
durata 105 min.
- Italia, Belgio, Francia 2016.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 12 maggio 2016.
MYMONETRO
Pericle il nero
valutazione media:
3,04
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Scamarcio "Pericle" da cupo fedele del boss a canae braccato
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Io mi chiamo Pericle Scalzone. Di mestiere faccio il culo alla gente». L'incipit brutale è mantenuto intatto, mentre altre cose del romanzo sono cambiate. In particolare l'ambientazione, spostata dall'originaria Napoli a Bruxelles mentre per la fuga del protagonista Pescara è sostituita da Calais. Ma anche se siamo lontani siamo sempre tra napoletani. Don Luigi è il boss delle pizzerie e ogni volta che incontra resistenza ai suoi affari dai padroni di locali sui quali ha messo gli occhi e che non vogliono cedergli, spedisce Pericle, che prima stordisce con un sacchetto pieno di sabbia e poi sodomizza. Per disonorare, per spezzare orgoglio e volontà. Per il resto Pericle, che è una specie di orfano adottato dalla famiglia camorrista (ma ignora il perché, non ha passato né pensieri se non quello della mamma perduta per cui una volta al mese spedisce a casa i soldi per tenere pulita la sua tomba) e trattato non molto diversamente da un cane fedele, si fa di pasticche sciolte in un bicchier d'acqua e sfoga come può i suoi inesauribili appetiti sessuali. Solo che quando viene mandato a punire il parroco della chiesa frequentata dagli immigrati napoletani, un prete troppo poco sottomesso, Pericle commette l'errore di infierire. Non sul sacerdote ma su Signorinella, inaspettatamente presente e testimone, senza sapere che è la figlia di don Gualtiero, già boss rivale di don Luigi, in una fase di delicata pacificazione tra le due famiglie. Da qui quella di Pericle diventa la vita di uncane non più protetto ma braccato. E il rifugio che nel testo originale trovava presso un'operaia polacca gli viene qui offerto da Anastasia, donna sola con due figli, triste commessa in una boulangerie della plumbea Calais.
Il debutto narrativo di Giuseppe Ferrandino (Ischia, 1958) passò nel 1993 sotto silenzio e solo cinque anni dopo sarebbe rimbalzato dalla Francia, dove lo aveva pubblicato Gailimard nella sua "série noir". per diventare un caso letterario grazie ad Adelphi.
L'autore, affermato sceneggiatore di fumetti. crea un mondo e un linguaggio (tra i fumetti a cui ha lavorato c'è anche Dylan Dog) che alle suggestioni del racconto dark disegnato unisce sensibilità pulp e memoria del noir tanto letterario che cinematografico soprattutto americano. Tutto candidava Pericle il nero al cinema e infatti, dopo un iniziale interessamento da parte di Abel Ferrara, è stato Riccardo Scamarcio (produttore, oltre che principale interprete, la società condivisa con Valeria Golino ha prodotto Per amor vostro di Giuseppe Gaudino) a compiere l'operazione con l'intervento di altri partner produttivi d'Oltralpe tra i quali i fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne. La regia di Stefano Mordini (due film di spiccata personalità: Provincia meccanica e Acciaio dall'omonimo romanzo di Silvia Avallone) valorizza ogni elemento, a partire dalla recitazione di Scamarcio (cupo, desolato, animalesco nelle reazioni, infinitamente solo), giustificando a pieno un cambiamento di sfondi e location dalle origini puramente strumentali. Selezionato dal festival di Canes che apre oggi. nella sezione Un Certain Régard.
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