scavadentro65
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giovedì 27 aprile 2017
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"chapeau" monsieur omar fy
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E' mio costume (forse eccessivamente pontificando) sostenere la superorità etica della filmografia europea rispetto a quella statunitense. Questo lungometraggio porta acqua al mio mulino: nella commedia francese non si cerca la spettacolarizzazione dei sentimenti, ma un realismo spesso crudo e tragico che dipinge la realtà oggettiva sia nella gioia che nel dolore. Il mercato americano non reggerebbe una storia come questa, con una morale che non sfocia assolutamente nel lieto fine, ma che tocca le corde più profonde dell'anima, inducendoci ad apprezzare la magia della vita, bene prezioso che va vissuta sino in fondo senza lasciarsi abbattere. Lo spunto parte con la trasformazione umana del donnaiolo sregolato Samuel (un Omar Fy ispirato nel ruolo) che si trova improvvisamente padre suo malgrado, con una figlia neonata abbandonata dalla madre e frutto di una notte di sesso come tante altre.
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E' mio costume (forse eccessivamente pontificando) sostenere la superorità etica della filmografia europea rispetto a quella statunitense. Questo lungometraggio porta acqua al mio mulino: nella commedia francese non si cerca la spettacolarizzazione dei sentimenti, ma un realismo spesso crudo e tragico che dipinge la realtà oggettiva sia nella gioia che nel dolore. Il mercato americano non reggerebbe una storia come questa, con una morale che non sfocia assolutamente nel lieto fine, ma che tocca le corde più profonde dell'anima, inducendoci ad apprezzare la magia della vita, bene prezioso che va vissuta sino in fondo senza lasciarsi abbattere. Lo spunto parte con la trasformazione umana del donnaiolo sregolato Samuel (un Omar Fy ispirato nel ruolo) che si trova improvvisamente padre suo malgrado, con una figlia neonata abbandonata dalla madre e frutto di una notte di sesso come tante altre. Egli viene catapultato nella realtà londinese totalmente estranea a se. Qui assistiamo alla sua crescita umana, a partire dall'incontro con un Antoine Bertrand perfetto nel ruolo del gay integrato che presto diverrà un salvifico "zio" della bimba che cresce protetta da uno sconfinato amore. E' un piacere vedere l'evoluzione sentimentale del rapporto padre figlia con un uomo che sacrifica tutto se stesso iniziando la carriera da stuntmen e che si adopera nel creare un mondo da favola per una bimba che viene posta al centro della sua esistenza. Il passo successivo è il ritorno della madre, che Samuel, sempre per non turbare la figlia, ha negli otto anni di assenza trasformato in una figura mitica di mamma agente segreto. Qui la sgradevole evoluzione di una lotta genitoriale che ci pone quesiti etici pesanti , su chi è padre naturale ed effettivo, su ciò che dice la legge e ciò che impone il cuore. Nel tragico finale ci si tuffa nel mare e nel sole, per apprendere l'ulitma lezione che ci regala questa storia che non può non commuovere e smuovere. Unico neo la sinceramente slavata madre pentita, algida e inconsistente se confrontata col protagonista maschile. Un film da vedere non solo con gli occhi, con quella caratteristica verista che indicavo in apertura e che ci fa amare le belle e amare vicende della vita.
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alessiocodi
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mercoledì 3 maggio 2017
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un film che arriva dritto al cuore e poi esplode!
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Già dal trailer avevamo capito che sarebbe stato un film bellissimo ed emozionante, una canzone fantastica su delle immagini che toccavano l'anima.
Primi dieci minuti del film di assestamento e di introduzione alla storia che verrà, un uomo che si alterna tra lavoro e vita mondana, tra donne e divertimento, fino a quando "un salto nel vuoto" gli cambierà la vita, arriva ciò che non si aspetta, una figlia! Inizia così una lunga corsa alla ricerca della madre e in una stramba avventura per Londra, il protagonista con un fagottino bellissimo sul petto incontrerà una persona che sarà fondamentale per la sua vita.
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Già dal trailer avevamo capito che sarebbe stato un film bellissimo ed emozionante, una canzone fantastica su delle immagini che toccavano l'anima.
Primi dieci minuti del film di assestamento e di introduzione alla storia che verrà, un uomo che si alterna tra lavoro e vita mondana, tra donne e divertimento, fino a quando "un salto nel vuoto" gli cambierà la vita, arriva ciò che non si aspetta, una figlia! Inizia così una lunga corsa alla ricerca della madre e in una stramba avventura per Londra, il protagonista con un fagottino bellissimo sul petto incontrerà una persona che sarà fondamentale per la sua vita.
La storia fa qualche piccolo passo in avanti e il piccolo fagottino, cioè Gloria è una bellissima bambina ormai cresciuta (8 anni) e che vive insieme al papà Samuel a Londra. Ci vengono mostrate delle scene di una quotidianità normale tra padre e figlia ma anche di una dolcezza e di una purezza senza confini. L'uno non riesce a fare a meno dell'altra. Si colmano a vicenda, si divertono, sono l'emblema dell'amore famigliare che riesce con le loro risate e i loro sorrisi a far sorridere ed emozionarsi davanti allo schermo.
È la storia di un padre che farà di tutto per sua figlia e che vi trasporterà nelle sue decine di avventure emozionali, in tutto il suo percorso di padre fatto di alti e bassi. Ci saranno dei momenti dove riderete, dei momenti dove vi arrabbierete, dove vi emozionerete, ma ci sarà un grande momento clou dove avrete veramente i brividi, non vi anticipo nulla, ma vi dico solamente che lui sarà davanti al computer quando succederà.
È un film che merita di essere visto, è un film con un testo e una sceneggiatura senza precedenti in film di questo tipo.
Nel viaggio verso casa, penserete e ripenserete alla fine del film quasi come se fosse una storia vera, come se una parte di voi fosse rimasta dentro la sala del cinema. È un film che arriva dritto al cuore e che emoziona, emoziona tantissimo!
Sappiate cogliere l'essenza di questo film, il messaggio che vuole dare, godetevi le scene che sono bellissime, i sorrisi, gli abbracci e ogni singola parola. Non lo dimenticherete facilmente.
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anto u.m.
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mercoledì 26 aprile 2017
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bella storia, discreta realizzazione.
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Questa recensione è un po' combattuta. Premetto che il film è piacevole e,senza dubbio,posso consigliarne la visione. Tuttavia non mi ha pienamente soddisfatto ed il mio giudizio si arresta a tre sole stelle. A mio modesto avviso,la regia ha preteso un po'troppo da questa pellicola. Da un lato sono stati portati sullo schermo un tema impegnativo ed una trama struggente. Dall'altro si è cercato di smorzare il carico emotivo con una rappresentazione comica dell'intera vicenda. Questa scelta non mi ha soddisfatto. Il film ha troppi input e poco tempo a disposizione per la trattazione, secondo me sarebbe stata opportuna una scrematura della trama per renderla più efficace. Abbandono,evoluzione dei personaggi, menzogne, malattia,processo e fuga sono un po'troppi per una sola pellicola, con la conseguenza che ogni tema è stato trattato superficialmente ostacolando il pieno coinvolgimento emotivo dello spettatore.
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Questa recensione è un po' combattuta. Premetto che il film è piacevole e,senza dubbio,posso consigliarne la visione. Tuttavia non mi ha pienamente soddisfatto ed il mio giudizio si arresta a tre sole stelle. A mio modesto avviso,la regia ha preteso un po'troppo da questa pellicola. Da un lato sono stati portati sullo schermo un tema impegnativo ed una trama struggente. Dall'altro si è cercato di smorzare il carico emotivo con una rappresentazione comica dell'intera vicenda. Questa scelta non mi ha soddisfatto. Il film ha troppi input e poco tempo a disposizione per la trattazione, secondo me sarebbe stata opportuna una scrematura della trama per renderla più efficace. Abbandono,evoluzione dei personaggi, menzogne, malattia,processo e fuga sono un po'troppi per una sola pellicola, con la conseguenza che ogni tema è stato trattato superficialmente ostacolando il pieno coinvolgimento emotivo dello spettatore. Una nota di demerito al doppiaggio,la scelta discutibile dei doppiatori (in particolare di Gloria) penalizza la versione italiana del film scalfendo l'ottima performance interpretativa degli attori. Ciò posto,la visione del film è comunque piacevole e commovente,merita una chance!
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gaiart
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lunedì 24 luglio 2017
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“non si fa un bambino con un altro bambino”
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Adattamento dal messicano: Instructions Not Included di Derbez, arricchito dalla comicità e la super energia di Omar Sy, fenomeno dalla simpatia contagiosa, per la regia del giovane e visionario Hugo Gelin e la sceneggiatura di Jean-André Yerlès, il film risulta geniale.
FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO
di
Hugo Gelin
“Non si fa un bambino con un altro bambino”
Adattamento dal messicano: Instructions Not Included di Derbez, arricchito dalla comicità e la super energia di Omar Sy, fenomeno dalla simpatia contagiosa, per la regia del giovane e visionario Hugo Gelin e la sceneggiatura di Jean-André Yerlès, il film risulta geniale.
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Adattamento dal messicano: Instructions Not Included di Derbez, arricchito dalla comicità e la super energia di Omar Sy, fenomeno dalla simpatia contagiosa, per la regia del giovane e visionario Hugo Gelin e la sceneggiatura di Jean-André Yerlès, il film risulta geniale.
FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO
di
Hugo Gelin
“Non si fa un bambino con un altro bambino”
Adattamento dal messicano: Instructions Not Included di Derbez, arricchito dalla comicità e la super energia di Omar Sy, fenomeno dalla simpatia contagiosa, per la regia del giovane e visionario Hugo Gelin e la sceneggiatura di Jean-André Yerlès, il film risulta geniale.
Famiglia all’improvviso è ambientato tra il sud della Francia e Londra e narra il passaggio traumatico di Sam, perenne e intramontabile Peter Pan, da seducente giovane uomo, libero e un po’ scapestrato, a padre inaspettato.
Dopo una notte d’amore Kristin, una ex fiamma del protagonista torna da lui abbandonandogli la figlia di tre mesi con un escamotage. Sam rimane inconsapevole e spaesato. La donna, che sparisce su un taxi, si ripresenterà dopo 8 anni trovando una bambina cresciuta, bella, educata bene e con un equilibrio amorevolmente costruito dal padre solo. I ruoli sembrano invertiti: la bambina è saggia e consapevole, lui eterno bambinone.
Il film che inizialmente sembra solo un’allegra commedia, vira sorprendentemente verso tematiche drammatiche come l’attualissimo contenzioso tra genitori separati e l’affidamento dei figli, come le dinamiche del matrimonio e delle coppie etero, come il tema dell’adozione e molto altro.
Tutto questo avviene strappando sorrisi misti a lacrime; la pellicola infatti, oltre a divertire fa profondamente commuovere, fa riflettere il pubblico e sorprende per la costruzione perfetta dell’idea.
Il tutto, accompagnato da musiche originali, scenografie accattivanti e sorprendenti, oltre all’estrema verità di recitazione di Sy, contribuisce a far scaturire un cocktail di successo che di sicurò sbancherà i botteghini non solo francesi. FRENCH DO IT BETTER!
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annalisarco
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mercoledì 26 aprile 2017
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come solo i francesi sanno fare!
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Campione di incassi in Francia, Famiglia all'Improvviso deve molto alla bravura e alla popolarità del suo protagonista Omar Sy.
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Campione di incassi in Francia, Famiglia all'Improvviso deve molto alla bravura e alla popolarità del suo protagonista Omar Sy. La storia abbastanza semplice di una bambina cresciuta dal padre e abbandonata dalla madre, si snoda in una narrazione tipicamente francese: il gusto per una commedia delicata, per una storia che vuole essere il piu reale possibile, per un racconto sempre leggero anche nella sua drammaticità; sono questi gli ingredienti vincenti della cinematografia francese che ritroviamo anche qui. Le storie di attualità che ci raccontano le - purtroppo - tante famiglie a metà, l'educazione dei figli affidata ad un solo genitore, accentuati spesso dai troppi litigi degli adulti e al poco ascoltare le esigenze dei minori. Gloria (Gloria Colston) adora suo padre, ma vorrebbe conoscere sua madre. È una bambina vivace, cresciuta in un guscio di protezione e sogni, come se niente potesse mai farle del male. È difficile pensare di mettersi nei panni di un uomo diventato padre dall'oggi al domani, eppure è riuscito nell'intento più grande, quello di diventare genitore: non solo è riuscito in poco tempo a comportarsi da padre e a responsabilizzarsi, ma ancora meglio ama davvero sua figlia. Vorrei sentire più spesso storie del genere, soprattutto nella realtà. Trovare un padre che anche davanti all'inaspettato, non scappa ma decide di esserci, sembra essere diventato una rarità oggigiorno. È proprio questo che piace di questo film, il legame tra i due e il senso della paternità, ovvero non un legame biologico - che spesso è solo su carta-, ma un legame costruito sulla presenza e sull'impegno costante il cui collante è l'amore per sua figlia. Un rapporto solo tra loro due, quasi di dipendenza l'uno dall'altro e di amore sconfinato, di reciproco bisogno: lui le ha insegnato a vivere con leggerezza, lei ad affrontare la vita. Per un adulto un po' bambino, avere una figlia di 8 anni un po' adulta è l'equilibrio giusto. Nonostante la storia sia un po' più complessa di così, alla fine allo spettatore poco importa, perché quello che rimane nel cuore non è altro che questo bel legame tra i due protagonisti, un esserci e proteggersi a vicenda, riconosciuto da tutti quelli che gli stanno intorno. Cambiare è possibile se hai un amore così grande per una persona, che sia la figlia come in questo caso, o qualcun altro. Il coraggio parte dall'amore, ogni decisione importante è frutto solo e soltanto della voglia di fare del nostro meglio per quel qualcuno. E spesso ciò che ci sembrava insormontabile e impossibile, diventa piccolo piccolo quando c'è quel qualcuno al nostro fianco. Un film tratto da una pellicola messicana del 2013, che ricorda molto Alla Ricerca della Felicità di Gabriele Muccino; con i tempi che corrono, è un bene che sia nelle sale, a dimostrazione che certi stereotipi debbano essere abbattuti e certi temi essere affrontati con piú serietà. Il vivere la propria vita sessuale con troppa leggerezza è più che comune ormai, si crede che gli imprevisti accadano solo agli altri; invece no. Possono succedere a chiunque e una volta accaduti non si pensa mai al frutto di quella ingenuità : un figlio, un essere umano, qualcuno che non merita una vita a metà, tra genitori intenti a darsi battaglia in tribunale fingendo che non sia per puro egoismo. Gloria c'è, Gloria ha una testa e un cuore, sa decidere e non è certo un pacco da sballottare qua e là. L'amicizia è fondamentale, come quella di un produttore cinematografico (Antoine Bertrand) che con il suo incontenibile carattere affettuoso si sostituisce alla madre di Gloria, creando uno dei migliori punti comici della sceneggiatura. Vince l'amicizia, vince l'amore, i buoni sentimenti e le presenze. E questo, per il periodo che stiamo vivendo, basta per promuovere questo film.
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enzo70
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giovedì 27 aprile 2017
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film da gustare scena per scena come bevendo un gran vino
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Hugo Gèlin è un regista giovanissimo e con questo film rinnova la tradizione di grande qualità del miglior cinema francese. Raccontare una storia drammatica con il disincanto che si trova in questo film è un omaggio all’ottava arte. Samuel, un perfetto Omar Sy, è un giovane che vive al mare e di mare; in Costa Azzurra tra belle ragazze e molta spensieratezza. Ma una di queste ragazze rimarrà incinta e, letteralmente, gli mollerà Gloria. E l’uomo irresponsabile diventa il principe azzurro per questa bellissima bambina, l’unica sua preoccupazione sarà renderla felice, in ogni istante della sua vita. E come per Samuel non c’è un bugiardino per le istruzioni, così il racconto del film si deve fermare qui.
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Hugo Gèlin è un regista giovanissimo e con questo film rinnova la tradizione di grande qualità del miglior cinema francese. Raccontare una storia drammatica con il disincanto che si trova in questo film è un omaggio all’ottava arte. Samuel, un perfetto Omar Sy, è un giovane che vive al mare e di mare; in Costa Azzurra tra belle ragazze e molta spensieratezza. Ma una di queste ragazze rimarrà incinta e, letteralmente, gli mollerà Gloria. E l’uomo irresponsabile diventa il principe azzurro per questa bellissima bambina, l’unica sua preoccupazione sarà renderla felice, in ogni istante della sua vita. E come per Samuel non c’è un bugiardino per le istruzioni, così il racconto del film si deve fermare qui. Perché questa storia è da gustare, come un gran vino d’annata, quello che i francesi sanno produrre, come qualche gran film: come questo. Da vedere assolutamente.
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sara
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domenica 21 maggio 2017
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tra lacrime e sorrisi
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Il trailer mi affascina ...sarà quel grande sorriso del protagonista maschile , saranno gli irresistibili capelli della bambina ....ah! ecco un film per trascorrere due ore in allegria e serenità! Poi ti ritrovi in un vortice di emozioni che crescono piano piano, e torni a casa riflettendo su tematiche importanti...sicuramente gia affrontate sotto tanti aspetti e angolature...ma in questa pellicola c'e' il cuore e si sente !!! eccome se si sente ...Padre non è chi biologicamente ti mette al mondo, ma chi si PRENDE CURA DI TE, chi fa sacrifici per la tua felicità, chi ama trascorrere del tempo per trasmetterti la passione per la vita. Chi va oltre un'apparente bugia e si inventa tutta una storia , per non farti sentire abbandonata e non voluta da colei che dovrebbe Amarti sopra ogni cosa :la mamma! Ho adorato l'idea della sirena che annunciava una mail dell'affascinante figura materna /agente segreto in giro per il mondo! Il gioco come calda coperta, al freddo gelido che una persona umana puo' provare nell'essere rifiutato! Bugia che verrà poi rivelata e perdonata , perche' l'Amore vero tutto perdona .
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Il trailer mi affascina ...sarà quel grande sorriso del protagonista maschile , saranno gli irresistibili capelli della bambina ....ah! ecco un film per trascorrere due ore in allegria e serenità! Poi ti ritrovi in un vortice di emozioni che crescono piano piano, e torni a casa riflettendo su tematiche importanti...sicuramente gia affrontate sotto tanti aspetti e angolature...ma in questa pellicola c'e' il cuore e si sente !!! eccome se si sente ...Padre non è chi biologicamente ti mette al mondo, ma chi si PRENDE CURA DI TE, chi fa sacrifici per la tua felicità, chi ama trascorrere del tempo per trasmetterti la passione per la vita. Chi va oltre un'apparente bugia e si inventa tutta una storia , per non farti sentire abbandonata e non voluta da colei che dovrebbe Amarti sopra ogni cosa :la mamma! Ho adorato l'idea della sirena che annunciava una mail dell'affascinante figura materna /agente segreto in giro per il mondo! Il gioco come calda coperta, al freddo gelido che una persona umana puo' provare nell'essere rifiutato! Bugia che verrà poi rivelata e perdonata , perche' l'Amore vero tutto perdona ... Il ritorno di Lei...ancora una volta un pò troppo egoista nel voler riprendersi totalmente ciò o meglio CHI , oramai, ha creato un rapporto simbiotico con la figura paterna ! e anche se il giudice si schiererà da questa parte, un freddo test di paternità sceglie apparentemente il destino di Gloria ! Ma lei , nel suo cuore di bambina , sa bene con chi vuol trascorrere il resto di un 'inaspettata prematura breve vita...ci pensa questa " SENTENZA MEDICA" A RIMETTERE IN ORDINE il cuore...la scena più bella, pur in una apparente scontatezza, è il realizzarsi del sogno di Gloria: TRASCORRERE DEL TEMPO CON IL PADRE , LA MADRE E LA DELIZIOSA FIGURA DELLO ZIO ACQUISITO!!! Si mettono da parte gli egoismi per permetterle di assaporare fino in fondo il Calore dell'Amore Familiare...e il sorriso del Padre nel ricordare la figlia, ci trasmette , oltre il dolore, la Pace di chi ha dato tutto se stesso ed è illuminato dalla certezza che c'è VITA oltre la MORTE!
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gustibus
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domenica 23 aprile 2017
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film piacevole
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Il film e'carino...molto basato su Omas SY che da adone sciupafemmine si ritrova impacchettato da una ragazza che ha una bimba avuta da lui..dice?...Sì cimenta a fare il papa' e con l'aiuto di un amico si affeziona sempre piu'a GLORIA..davvero una bellissima bimba...che pero'sente la mancanza della mamma.Questo piu'o meno il sunto del film.Soggetto non nuovo sicuramente..abbiamo commedie italiane simili anche noi!..molti dopo la visione usciranno dalla sala soddisfatti!!!questo e'sicuro..io pensavo a qualcosa di piu'originale che non ce'stato.Verso la fine ce'troppa rincorsa a commuovere il pubblico..regista furbo..ma non si esagera con una storia cosi'semplice!.
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Il film e'carino...molto basato su Omas SY che da adone sciupafemmine si ritrova impacchettato da una ragazza che ha una bimba avuta da lui..dice?...Sì cimenta a fare il papa' e con l'aiuto di un amico si affeziona sempre piu'a GLORIA..davvero una bellissima bimba...che pero'sente la mancanza della mamma.Questo piu'o meno il sunto del film.Soggetto non nuovo sicuramente..abbiamo commedie italiane simili anche noi!..molti dopo la visione usciranno dalla sala soddisfatti!!!questo e'sicuro..io pensavo a qualcosa di piu'originale che non ce'stato.Verso la fine ce'troppa rincorsa a commuovere il pubblico..regista furbo..ma non si esagera con una storia cosi'semplice!..piacera'a tanti!
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flyanto
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giovedì 27 aprile 2017
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cosa significa diventare improvvisamente genitore
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Cosa succede quando improvvisamente ad una persona viene consegnato un neonato con la motivazione che la suddetta persona ne è il genitore biologico? E' quello che esattamente capita al protagonista (Omar Sy) di "Famiglia all'Improvviso - Istruzioni non Incluse" a cui una giovane donna dà in braccio una bimba di circa tre mesi, nata dopo una notte di sesso insieme avvenuta mesi addietro. L'uomo, ovviamente, non crede che la bimba in questione possa essere realmente sua figlia e soprattutto, conducendo una vita all'insegna del divertimento e senza responsabilità alcuna in una località turistica, non vuole avere legami di nessun tipo.
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Cosa succede quando improvvisamente ad una persona viene consegnato un neonato con la motivazione che la suddetta persona ne è il genitore biologico? E' quello che esattamente capita al protagonista (Omar Sy) di "Famiglia all'Improvviso - Istruzioni non Incluse" a cui una giovane donna dà in braccio una bimba di circa tre mesi, nata dopo una notte di sesso insieme avvenuta mesi addietro. L'uomo, ovviamente, non crede che la bimba in questione possa essere realmente sua figlia e soprattutto, conducendo una vita all'insegna del divertimento e senza responsabilità alcuna in una località turistica, non vuole avere legami di nessun tipo. Ma poichè la donna se ne parte all'improvviso, egli cerca di rintracciarla a Londra, dove quest'ultima abita, nella speranza di riconsegnarle la bambina. Dal momento che il neo-papà non riesce a rintracciare la mamma da questo momento in poi sarà obbligato a tenerla e a mantenerla e, spostatasi la vicenda all'epoca di esattamente 8 anni dopo, si assisterà al perfetto rapporto instaurato tra i due ed a numerosi eventi che succederanno da questo momento in poi.
Un film che parte come una commedia esilarante, divertente e spensierata e che però in seguito, dopo alcuni colpi di scena inaspettati, acquista una connotazione drammatica e più profonda. Non è bene svelarne l'intera trama ma, così impostata, la pellicola ha il pretesto per, innanzitutto differenziarsi da altre precedenti trattanti la stessa tematica (si ricordi "Tre Uomini e una Culla", per citarne una), ed avere poi così la possibilità di affrontare argomenti delicati attuali e quanto mai reali, quali l'importanza o meno della paternità/maternità biologica.
Diretto dal regista Hugo Gélin con un equilibrio perfetto, senza scendere mai nel melodramma eccessivo quando in esso subentra la parte drammatica, intelligentemente ironico, il film acquista maggiore valore anche grazie all'ottima ed efficace interpretazione di Omar Sy e della piccola Gloria Colston nella parte della bimba.
Insomma, un film altamente consigliabile sia come divertissement che come spunto per svariate riflessioni.
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ocipuk
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sabato 13 maggio 2017
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sul ciglio di un equilbrio di emozioni
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La regola numero 1 per fare una pellicola che racconti la vita, è ovviamente farla come la vita stessa: mai banale, ma non necessariamente esagerata, allegra, ma anche triste, a tratti veloce, a tratti lenta; proprio come la vita, queste pellicola deve sapere ingannare lo spettatore con sincerità, e nel contempo, restare sincera, nonostante le tante bugie.
Di bugie ne dice tante, Samuel l’inaspettato papà protagonista della vicenda raccontata dal film, le dice alla piccola Gloria che finirà per cambiare la sua vita, probabilmente svelandogli la parte più sincera del proprio essere, fino ad allora ben celata, tra un cocktail ed una notte brava. E ne dice qualcuna anche Hugo Gélin allo spettatore, instradandolo su un binario che, dopo lo “scambio”, porterà il treno della storia verso un’altra stazione, e lo spettatore stesso, a riesaminare l’emozionante viaggio di “Famiglia all’improvviso”.
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La regola numero 1 per fare una pellicola che racconti la vita, è ovviamente farla come la vita stessa: mai banale, ma non necessariamente esagerata, allegra, ma anche triste, a tratti veloce, a tratti lenta; proprio come la vita, queste pellicola deve sapere ingannare lo spettatore con sincerità, e nel contempo, restare sincera, nonostante le tante bugie.
Di bugie ne dice tante, Samuel l’inaspettato papà protagonista della vicenda raccontata dal film, le dice alla piccola Gloria che finirà per cambiare la sua vita, probabilmente svelandogli la parte più sincera del proprio essere, fino ad allora ben celata, tra un cocktail ed una notte brava. E ne dice qualcuna anche Hugo Gélin allo spettatore, instradandolo su un binario che, dopo lo “scambio”, porterà il treno della storia verso un’altra stazione, e lo spettatore stesso, a riesaminare l’emozionante viaggio di “Famiglia all’improvviso”.
Il Film narra proprio l’evoluzione di vita del giovane Samuel, impeccabilmente interpretato da un sempre più convincente Omar Sy, chiamato ad effettuare quel “salto dallo scoglio” in cui da bimbo, era stato chiamato a cimentarsi dal padre, come prova di maturità. In realtà la vita, molto spesso, ci chiama davvero a delle prove simili, a volte senza neppure avvisarci, ma non sempre queste si presentano sotto forma di dirupi da saltare, o fiumi da guadare...può “bastare” anche un pannolino da cambiare, a stravolgere il mondo di un uomo.
Samuel si ritroverà ben presto a passare dai pomeriggi in barca sulle coste del sud della Francia, ad una Londra grigia e frenetica, dove per mantenere la sua nuova famiglia, svolgerà un lavoro come stuntman, dove sarà chiamato a simulare, fingere, per appunto concretizzare con il sudore delle sue estreme peripezie e dei suoi incredibili salti, uno dei ruoli più normali e veri del mondo: quello di padre.
Il film riesce ad incantare mettendo al centro di tutto proprio il rapporto tra Samuel e Gloria, che troverà da subito un equilibrio solido, tanto da rimanere sempre intatto nonostante, appunto, le continue prove della vita, ed anche l’inaspettato ritorno di una figura materna, che ovviamente scompaginerà la sceneggiatura, assolutamente ben scritta, e sospesa tra forti emozioni e velate e comunque mai forzate ironie.
Sta proprio nell’equilibrio la forza di “Famiglia all’Improvviso”, perché con storie come questa, si rischia spesso di cadere da una parte sola, ed invece, un po' come accade nella vita, commedia e tragedia, qui cammineranno pari passo, e ci capiterà pertanto di ritrovare Samuel, nella scena finale, seduto proprio sullo stesso ciglio del dirupo della sua infanzia, pronto a pronunciare quel titolo originale che ben racchiude l’essenza e la filosofia del film stesso: “domani tutto comincia”.
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