Tomorrowland |
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Un film di Brad Bird.
Con Britt Robertson, George Clooney, Kathryn Hahn, Judy Greer, Hugh Laurie.
continua»
Titolo originale 1952.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- USA 2015.
- Walt Disney
uscita giovedì 21 maggio 2015.
MYMONETRO
Tomorrowland
valutazione media:
2,76
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il futuro visto dalla Disneydi GabryKeeganFeedback: 3108 | altri commenti e recensioni di GabryKeegan |
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mercoledì 27 maggio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La pellicola diretta da Brad Bird è un concentrato di magia, tipica della Walt Disney - casa produttrice del lungometraggio - e allo stesso tempo ha ben radicato in sé il gene dell'attualità e della realtà che ci circonda. La storia è un po' il Jumanji dei nostri tempi, con risvolti alla Matrix, e dove con una "spilletta touch" si va in un altro mondo. Il mondo in questione è un futuro relativo, un habitat parallelo costruito dalle più grandi menti umane e popolato anche di androidi al servizio delle persone, che hanno il compito di reclutare nuovi sognatori. Ecco chi sono Frank e Casey. Un bambino e una ragazza intelligenti, dotati di coraggio e di speranza. L'ideale disneyano del motto "i sogni son desideri di felicità" si fonde con le teorie scientifiche di Interstellar e ci catapulta in una versione più infantile del film di Nolan, dove le teorie della fisica quantistica vengono rese in maniera diversa. La frase di Einstein "L'immaginazione è più importante della conoscenza" campeggia sui muri della città perfetta e serve come monito all'inizio del film, come segnale per lo spettatore che tutto si basa su quello. Sono immaginari ed effimeri gli ologrammi, gli involucri fatti dai monumenti che si trasformano in navette spaziali, lo schermo che proietta la fine del mondo nelle menti delle persone, che sanno che la Terra non durerà ancora molto, ma non si preoccupano del futuro, nonostante quest'ultimo sia immediatamente vicino. Il messaggio è che è sempre tutto relativo, il passato conta, ma è adesso che bisogna fare qualcosa per cambiare ciò che verrà, per fare in modo che non accadano le peggiori catastrofi. Per fare questo, c'è bisogno della gente che non molla, dei sognatori che basano le loro esperienze sul "nulla è impossibile", coltivando il proprio talento e aspirando a qualcosa di meglio, cavalcando l'ottimismo, altra colonna portante del mondo Disney. Tante le citazioni, oltre a quella di Einstein: il cognome di Casey che ricorda il grande fisico inglese che scoprì la gravità, il 1984 citato nei racconti dell'androide Athena - che a sua volta è un omaggio alla dea della sapienza - il governatore Nix (il Dottor House Hugh Laurie) che ricorda i miti delle leggende nordiche, il cognome di Frank che ricorda il premio Nobel per la chimica del 1997 e tanti altri pezzi di genialità scientifica e ispirazione artistica sparsi nei 130 minuti di proiezione. Brad Bird dimostra di saperci fare con le storie in cui coniuga azione e divertimento. D'altronde, due Oscar non si vincono per caso e in questa pellicola dà il meglio di sé, facendo combattere una bambina come se fosse un personaggio di Matrix, facendo esplodere qualsiasi cosa e creando un mondo futuristico che, con la fotografia di Claudio Miranda (grande compagno di Fincher e Oscar per "La vita di Pi"), prende forma e fa rimanere senza fiato sia gli appassionati di tecnologia che i più utopistici tra i sognatori. Ben assortiti gli attori del cast, con una sorprendente Britt Robertson e un sempre impeccabile George Clooney, a suo agio anche in un film da ragazzi, mentre il montaggio lascia un po' a desiderare, poiché in molte scene è possibile notare tagli selvaggi che rovinano il flusso delle scene. Tra protocolli NASA, invenzioni paradossali e la solita leva del "salviamo il Mondo", il film scorre via con la spensieratezza tipica di questo genere, tra l'avventura e il fantastico, il gioco e la serietà. Ormai non si tratta però più di sognare e basta. Di questi tempi si deve fare davvero conto con il contesto reale. Se "2012" e "The Day After Tomorrow" ci avevano dato delle belle batoste dal punto di vista della speranza, "Tomorrowland" ci ricorda che noi siamo gli artefici del nostro destino e anche il sorriso disneyano, nel 2015, si lega al "Never give up" di chi sa che bisogna lottare per conquistare la felicità.
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