wounded knee
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lunedì 25 maggio 2015
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fanta\science dignitoso per la disney
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Tomorrowland è un film di quelli che lasciano un attimo perplessi all’uscita della sala. In effetti alla domanda: “ti è piaciuto?” viene da rispondere con un non so. Poi, una volta “digerito”(rapidamente, non è un film d’autore”), può uscire un “sì”, in quanto comunque può incollare allo schermo con coinvolgimento. Se si vuole “etichettare” il genere non lo si può collocare come film di fantascienza, ma certo al confine di questa con il fantasy. Certe scene sono un po’ troppo inverosimili anche per la fantascienza, per cui sfociano nel fantasy di conseguenza. Una parte su tutte: la torre Eiffel che ha una stanza con un mini museo delle cere di cui nessuno ha mai scoperto l’ esistenza, un meccanismo di apertura della torre stessa che nessuno aveva mai notato; un’ astronave stile Verne che viaggia nell’iperspazio con un vetro semi rotto ecc.
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Tomorrowland è un film di quelli che lasciano un attimo perplessi all’uscita della sala. In effetti alla domanda: “ti è piaciuto?” viene da rispondere con un non so. Poi, una volta “digerito”(rapidamente, non è un film d’autore”), può uscire un “sì”, in quanto comunque può incollare allo schermo con coinvolgimento. Se si vuole “etichettare” il genere non lo si può collocare come film di fantascienza, ma certo al confine di questa con il fantasy. Certe scene sono un po’ troppo inverosimili anche per la fantascienza, per cui sfociano nel fantasy di conseguenza. Una parte su tutte: la torre Eiffel che ha una stanza con un mini museo delle cere di cui nessuno ha mai scoperto l’ esistenza, un meccanismo di apertura della torre stessa che nessuno aveva mai notato; un’ astronave stile Verne che viaggia nell’iperspazio con un vetro semi rotto ecc.
Tutto questo comunque ci può stare, vista anche la casa di produzione che propone il film. Una volta accettato il fatto che non sia fantascienza e basta, lo si può fare già durante il film, tutto diventa più verosimile. E’ comunque un prodotto dignitoso, a tratti avvincente con una ventata di originalità e con una visione ottimistica alla Disney, su un argomento che obiettivamente lascia spazio a scenari non troppo rosei per il futuro dell’umanità.
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[+] tra realtà e immaginazione, favola per sognatori
(di antonio montefalcone)
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laurence316
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martedì 26 settembre 2017
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tomorrowland non guarda poì così tanto al futuro
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Bird, alla sua seconda incursione nel cinema live-action, dopo una rinomata carriera nell’animazione, si infila in questo rischioso progetto, di cui è anche sceneggiatore, insieme a D. Lindelof (Lost). Il rischio consisteva, in fase di sceneggiatura e regia, nell’impantanarsi in una storiella banale e buonista, insaccata di buoni sentimenti, e appesantita dal solito carico di saccarosio normalmente propinato dalla Disney. Nel risultato finale, che comunque non si allontana eccessivamente da tale definizione, cerca, comunque, per quanto gli è possibile, invece, di creare qualcosa di un minimo più movimentato, coinvolgente ed interessante, anche se nulla di mai particolarmente originale né particolarmente consistente.
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Bird, alla sua seconda incursione nel cinema live-action, dopo una rinomata carriera nell’animazione, si infila in questo rischioso progetto, di cui è anche sceneggiatore, insieme a D. Lindelof (Lost). Il rischio consisteva, in fase di sceneggiatura e regia, nell’impantanarsi in una storiella banale e buonista, insaccata di buoni sentimenti, e appesantita dal solito carico di saccarosio normalmente propinato dalla Disney. Nel risultato finale, che comunque non si allontana eccessivamente da tale definizione, cerca, comunque, per quanto gli è possibile, invece, di creare qualcosa di un minimo più movimentato, coinvolgente ed interessante, anche se nulla di mai particolarmente originale né particolarmente consistente.
Tomorrowland conta quasi esclusivamente, come fin troppo cinema da blockbuster, sul suo ricchissimo apparato tecnico (con degli effetti speciali e delle fantasiose scenografie veramente straordinari) per appassionare gli spettatori (a patto, in ogni caso, che non abbiano superato l’età mentale dei 10 anni), mentre dal punto di vista narrativo è a dir poco stiracchiato. La trama è esile e il finale “proselitista” irritante. Al termine della proiezione si avrà l’impressione di aver assistito all’equivalente cinematografico di un giro sulle montagne russe. Ma un giro tirato troppo per le lunghe che viene presto a noia oltreché un po’ troppo pedante, come se il suo unico scopo non fosse semplicemente quello di intrattenere e divertire. E, nonostante il titolo, non contiene un messaggio poi così progressista, al di là del sottotesto ambientalista.
Buone, comunque, le interpretazioni degli attori, a cominciare dalla protagonista Robertson (Under The Dome). Costato un’esagerazione (ben 190 milioni di dollari, persino troppo, si potrebbe dire), il film si rivela un clamoroso insuccesso di pubblico (al pari di John Carter tre anni prima), il che ci risparmierà quasi sicuramente un eventuale sequel.
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filippo catani
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domenica 7 giugno 2015
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un buon vino troppo annacquato
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Una giovane e intraprendente ragazza, figlia di un ingegnere NASA, è desiderosa di vivere avventure. Un giorno, ritirando i propri effetti personali dopo essere stata incarcerata, entra in possesso di una misteriosa spilla che la porterà in un mondo del futuro.
Perdonate il paragone sportivo ma credo che possa rendere bene l'idea. Immaginatevi quella che si preannuncia una bella partita con ottimi giocatori in campo che però stenta a decollare, concentra un paio di belle occasioni nel secondo tempo e si conclude con un nulla di fatto. Ecco più o meno è quello che capita allo spettatore di questo film. L'idea in se potrebbe anche essere valida e gli attori sono di tutto rispetto.
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Una giovane e intraprendente ragazza, figlia di un ingegnere NASA, è desiderosa di vivere avventure. Un giorno, ritirando i propri effetti personali dopo essere stata incarcerata, entra in possesso di una misteriosa spilla che la porterà in un mondo del futuro.
Perdonate il paragone sportivo ma credo che possa rendere bene l'idea. Immaginatevi quella che si preannuncia una bella partita con ottimi giocatori in campo che però stenta a decollare, concentra un paio di belle occasioni nel secondo tempo e si conclude con un nulla di fatto. Ecco più o meno è quello che capita allo spettatore di questo film. L'idea in se potrebbe anche essere valida e gli attori sono di tutto rispetto. Il problema è che per un'oretta abbondante non succede praticamente niente poi improvvisamente si ha una svolta e nel giro di mezz'ora viene condensato tutto quanto di buono il film poteva mettere sul banco. In effetti tutto il confronto tra mondo attuale e quello futuro non è affatto male. Il fatto è che tutto questo viene immolato all'altare disneyano e allora il finale non può che essere prevedibile e, specialmente nella sequenza finale, addirittura urtante. Peccato perchè l'idea e il cast erano niente male ma tutto viene buttato via a causa di una narrazione a tratti decisamente troppo fanciullesca e piena di pistole laser.
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maracaibo
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sabato 23 maggio 2015
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anche la fine del mondo. basta per carità!
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questo film entusiasmerà solo i minori di 13 anni. ben fatto, per carità, esprime la visone che l'industria americana vuole dare al suoi spettatori. Ci sono tutti gli ingredienti. Luoghi futuribili immaginari come vodeogiochi, ritmo incalzante senza sosta (un colpo si scena o effetto ogni 2 minuti) e poi... quello che non pò mancare in un film americano che si rispetti : la distrizione di una città, anzi meglio,questa volta è l'intero terra .Sembra che i messeggi di qualsiasi film americano sia sempre che qualcuno debba distruggere la loro società.... E noi vediamo sempre lo stesso disastro. Una volta è New york e una volta è Los Angeles e se l'attacco non lo fanno i russi o mussulmani lo fanno gli extraterrestri, e se anche quelli non bastano preperatevi :c'è l'evento naturale , il terremoto che tra qualche settimana arriverà con Sant Andreas ,il film sulla faglia californiana.
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questo film entusiasmerà solo i minori di 13 anni. ben fatto, per carità, esprime la visone che l'industria americana vuole dare al suoi spettatori. Ci sono tutti gli ingredienti. Luoghi futuribili immaginari come vodeogiochi, ritmo incalzante senza sosta (un colpo si scena o effetto ogni 2 minuti) e poi... quello che non pò mancare in un film americano che si rispetti : la distrizione di una città, anzi meglio,questa volta è l'intero terra .Sembra che i messeggi di qualsiasi film americano sia sempre che qualcuno debba distruggere la loro società.... E noi vediamo sempre lo stesso disastro. Una volta è New york e una volta è Los Angeles e se l'attacco non lo fanno i russi o mussulmani lo fanno gli extraterrestri, e se anche quelli non bastano preperatevi :c'è l'evento naturale , il terremoto che tra qualche settimana arriverà con Sant Andreas ,il film sulla faglia californiana. Basta! Solo questo è giusto da propinare agli stanutensi e al mondo intero. Il pericolo sta sempre oltre i confini Usa . Che noia. Se il cinema americano di quest'anno esprime la loro realtà essa,allora, è popolata solo da Advenger e Cenerentole. Se vogliono amare lo devono fare con le "manette " o devono essere immortali come Adeline o eventulmente belle fuori ma spietate assasine dentro ( vedi gone girl). Ma il film sulla loro società piu sincerà quale sarà mai? Forse Birdman, angosciante intellettualismo con l'aggiunta delle perfetta ricetta per un fim americano: il protagonista fin dall'inizio vola. In questo film per ragazzini abbiamo l'aggiunta di un George Clooney inutile nelle vesti di uno scenziato atletico e pronto a salvare il mondo. Ma non è convincente. Nel film non vola. Attendo ansante il prossimo film di Clooney che, rubando la parte a Doney jr finalmente sarà un nuovo 007, supereroe volante. In questo film sono solo prove tecniche per una nuova carriera ( per non rimanere senza lavoro dato che nei film americani o si vola o si combatte per sopravvivere alle più assurde catastrofi). la società Usa di oggi resta solo un mistero da non indagare attraverso il cinema. forgiare casomai la gioventù a credere nella fantasia e andare oltre essa. E se avessero ragione loro a forgiare le giovani menti a non far riflettere sul oggi quotidiano ma aprire le menti solo ad un futuro fantasioso? Rifletete. Uno che ne a abbastanza di videogame catastrofici volanti USA. una cinematografia per far soldi, roboante ed inutile .
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(di sacchi)
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fight.club
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giovedì 21 maggio 2015
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in cerca del futuro di una volta
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Una adolescente preoccupata di come il nostro pianeta stia lentamente andando verso un futuro senza ritorno si imbatte in una misteriosa ragazzina e di una spilla che la catapulterà alla ricerca di un luogo che sembra esistere solo oltre il tempo e lo spazio. Brad Bird torna alla fantascienza dopo i molto apprezzati "Il gigante di ferro" e il successo planetario de "Gli Incredibili", e anche questo film si basa sulla tesi che per salvare il mondo si deve avere l'aiuto di super poteri, ma stavolta i super poteri sono quelli della nostra intelligenza utile per tornare a immaginare un futuro non come un incubo incombente ma come una opportunità di migliorare noi stessi e il nostro ambiente.
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Una adolescente preoccupata di come il nostro pianeta stia lentamente andando verso un futuro senza ritorno si imbatte in una misteriosa ragazzina e di una spilla che la catapulterà alla ricerca di un luogo che sembra esistere solo oltre il tempo e lo spazio. Brad Bird torna alla fantascienza dopo i molto apprezzati "Il gigante di ferro" e il successo planetario de "Gli Incredibili", e anche questo film si basa sulla tesi che per salvare il mondo si deve avere l'aiuto di super poteri, ma stavolta i super poteri sono quelli della nostra intelligenza utile per tornare a immaginare un futuro non come un incubo incombente ma come una opportunità di migliorare noi stessi e il nostro ambiente. Una visione vagamente ambientalista si potrebbe dire ma che ricorda la New Frontier kennediana prima di cedere alla guerra fredda. E in questo contesto solo chi è "sognatore", chi va oltre i vecchi schemi ha una speranza di invertire la tendenza che ci vede inermi verso i facitori di denaro della grande industria. Il film scorre leggero senza grandi intoppi, la sceneggiatura è calibrata sulla presenza scenica di George Clooney che con le sue smorfiette simpatiche si fa prendere in simpatia dagli spettatori, Hugh Laurie si mostra cattivo ma non troppo mentre la protagonista Britt Robertson incide poco ma nel complesso è un buon film e ci si diverte nelle due ore della sua durata.
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kondor17
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martedì 23 giugno 2015
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confusionario e già visto e rivisto
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Una serie di eletti viene reclutata da un mondo parallelo tramite dei collector che dispensato delle particolari monete. La terra ha però non solo porte, ma anche guardiani alieni con sembianze umane che difendono strenuamente l'accesso. In una sorta di flashback, George Clooney ci racconta il suo reclutamento quando era bambino e ci conduce a spasso per il luogo "salvezza o fuga dell'umanità"
Il film è guardabile, ottimi gli effetti speciali, ma scarsi i contenuti e la morale di fondo. Nel tomorrowland vengono infatti reclutati scienziati e persone "che non mollano" ma senza specificare gli eventuali motivi di esclusione. In una visione così rosea e ottimista del nostro prossimo futuro, non vengono presi minimamente in considerazione tutti i crucci e i gravi problemi che il pianeta dovrà affrontare da subito.
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Una serie di eletti viene reclutata da un mondo parallelo tramite dei collector che dispensato delle particolari monete. La terra ha però non solo porte, ma anche guardiani alieni con sembianze umane che difendono strenuamente l'accesso. In una sorta di flashback, George Clooney ci racconta il suo reclutamento quando era bambino e ci conduce a spasso per il luogo "salvezza o fuga dell'umanità"
Il film è guardabile, ottimi gli effetti speciali, ma scarsi i contenuti e la morale di fondo. Nel tomorrowland vengono infatti reclutati scienziati e persone "che non mollano" ma senza specificare gli eventuali motivi di esclusione. In una visione così rosea e ottimista del nostro prossimo futuro, non vengono presi minimamente in considerazione tutti i crucci e i gravi problemi che il pianeta dovrà affrontare da subito. A differenza di altri sci-fi o fantasy recenti, la Disney, tramite il buon Brad Bird, non sfiora nemmeno il problema, ma si limita a fare un buon prodotto commerciale di un certo livello estetico. Per famiglie. Rilassante ma superficiale. Voto 5.
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aristoteles
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domenica 1 maggio 2016
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frank e lo 0,001 ℅
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Non mi ha entusiasmato più di tanto .
La storia non appassiona se non ,in parte ,per quel bambino che diventa adulto,ingannato da un mondo magico che in realtà non esiste.
Tachioni,bambine robot,ologrammi e pistole futuristiche sono polpettoni che abbiamo già digerito più e più volte.
Non parliamo del fatto di dover salvare il mondo.
Insomma "niente idee nuove" come dice a un certo punto il buon protagonista.
A parte questo ,complessivamente non c'è molto spessore nei dialoghi ed anche la veste grafica si attesta su buoni livelli ma non stupisce.
Siamo sulla sufficienza ed in fondo il concetto che il mondo sia dei sognatori è apprezzabile.
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Non mi ha entusiasmato più di tanto .
La storia non appassiona se non ,in parte ,per quel bambino che diventa adulto,ingannato da un mondo magico che in realtà non esiste.
Tachioni,bambine robot,ologrammi e pistole futuristiche sono polpettoni che abbiamo già digerito più e più volte.
Non parliamo del fatto di dover salvare il mondo.
Insomma "niente idee nuove" come dice a un certo punto il buon protagonista.
A parte questo ,complessivamente non c'è molto spessore nei dialoghi ed anche la veste grafica si attesta su buoni livelli ma non stupisce.
Siamo sulla sufficienza ed in fondo il concetto che il mondo sia dei sognatori è apprezzabile.
P.s. (dopo aver letto recensione e vari commenti) non concordo con il fatto che "John Carter" sia un flop terribile anzi pur non definendolo un capolavoro è nettamente migliore di questo prodotto.
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flaw54
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martedì 26 maggio 2015
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troppa fantascienza
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Fantascienza in eccesso! Il film è ben fatto sul piano delle immagini e delle trovate al computer, ma non va analizzato da un punto di vista logico, perchè si presente in modo molto caotico forse per una sceneggiatura non perfetto e un montaggio in certi casi volutamente alternativo ( come per esempio la parte iniziale). Rimane un film per ragazzi, ma troppo complicato, però con un buon Clooney che regala la sua faccia bonaria, paciosa e stranita al suo particolare personaggio
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orione95
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martedì 31 maggio 2016
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parabola distopica estremamente attuale
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Quando si pensa a "Tomorrowland - il mondo di domani" la prima parola che sovviene è "sottovalutato". Si, perché la interessante pellicola firmata Brad Bird (firma questa dietro la quale si cela la ormai leggendaria Disney) è stata, a mio avviso alquanto ingiustamente, snobbata da pubblico e (buona parte della) critica. Eppure in questa "risposta disneyana ad Interstellar" (come molti amano definire "Tomorrowland") c'è ben poco che non sia riuscito. Innanzitutto occorre sottolineare come l'impronta di casa Disney sia ben marcata ed evidente ogni istante del film. Un'impronta più matura del solito, s'intende.
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Quando si pensa a "Tomorrowland - il mondo di domani" la prima parola che sovviene è "sottovalutato". Si, perché la interessante pellicola firmata Brad Bird (firma questa dietro la quale si cela la ormai leggendaria Disney) è stata, a mio avviso alquanto ingiustamente, snobbata da pubblico e (buona parte della) critica. Eppure in questa "risposta disneyana ad Interstellar" (come molti amano definire "Tomorrowland") c'è ben poco che non sia riuscito. Innanzitutto occorre sottolineare come l'impronta di casa Disney sia ben marcata ed evidente ogni istante del film. Un'impronta più matura del solito, s'intende. E per matura non alludo soltanto alla mera componente di violenza (ma mai una goccia di sangue) ormai connaturata a qualsiasi pellicola d'azione, bensì al tema fondamentale dell'intera vicenda: la tecnologia e il suo cattivo uso (argomento già trattato in "Wall•E") e, soprattutto, la tragica arrendevolezza nella quale l'uomo di oggi si crogiola, quasi compiaciuto, dinanzi alla presente (e futura) distruzione del mondo della quale è egli stesso responsabile. Sotto questo profilo "Tomorrowland" è sicuramente un film che lascerà il segno, portando lo spettatore, già dal momento in cui abbandona la sala, a domandarsi se egli stesso in prima persona può, nel suo piccolo, fare la differenza. Alla luce di questa riflessione, almeno sul piano tematico, "Tomorrowland" è promosso a pieni voti. Il grande e principale strafalcione (che macchia una produzione altresì impeccabile) lo si riscontra spostando lo sguardo alla sceneggiatura: vittima del caos narrativo più totale, essa appare più volte disorientante e ben poco omogenea, nel suo palese (e ben poco riuscito) tentativo di mantenere inalterata la suspense dai titoli di testa a quelli di coda. Sotto questo profilo, ritengo che per poter godere appieno di "Tomorrowland" occorra vederlo più di una volta, giusto per non perdere la bussola nell'intricato dedalo narrativo messo in piedi dai due sceneggiatori (Bird e Lindelof). Inoltre, aggiungerei che non sarebbe stato affatto male ritagliare più spazio per questo "mondo di domani", relegato piuttosto a qualche scena iniziale ed alla, seppure esaltante, parte finale.
Per quanto concerne il cast d'attori, nulla da eccepire circa la valida performance del solito burbero Clooney (Frank Walker), ma stavolta a meritare una standing ovation a parte è la giovane e talentuosa Britt Robertson (la protagonista Casey Newton).
In conclusione non ritengo di certo "Tomorrowland - il mondo di domani" essere un capolavoro, ma sicuramente non nego che l'audacia dimostrata dalla Disney e da Bird vada adeguatamente premiata, anche perché il suddetto film non assurgerà magari a pietra miliare del cinema fantascientifico, ma non v'è dubbio che sarà in grado di far divertire e riflettere lo spettatore e, in fin dei conti, non è proprio questa l'esatta funzione del cinema?
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hollyver07
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martedì 13 giugno 2017
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incompleto... inconsistente... dietetico...!
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Ciao. Inizio arrogantemente affermando che la Factory Disney ha centrato un solo obbiettivo con questo (pseudo-esuberante) film S.F.. Perchè...? Mi sento di dire: semplice! La prima cosa che la produzione desiderava evitare era un disastro estetico-artistico (e un conseguente misero botteghino). Lla precisa scelta di attori e sceneggiatura ne è la "spia" più evidente. Ritmo compassato, sviluppo della trama che tutto fa tranne che proporre vere ed efficaci sorprese - onestamente su Parigi quasi conferirei altro giudizio ma... non proprio... visto EuroDisney e l'appeal che propone, senza contare la Florìda e zone limitrofe dalla quale la vicenda ha inizio -.
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Ciao. Inizio arrogantemente affermando che la Factory Disney ha centrato un solo obbiettivo con questo (pseudo-esuberante) film S.F.. Perchè...? Mi sento di dire: semplice! La prima cosa che la produzione desiderava evitare era un disastro estetico-artistico (e un conseguente misero botteghino). Lla precisa scelta di attori e sceneggiatura ne è la "spia" più evidente. Ritmo compassato, sviluppo della trama che tutto fa tranne che proporre vere ed efficaci sorprese - onestamente su Parigi quasi conferirei altro giudizio ma... non proprio... visto EuroDisney e l'appeal che propone, senza contare la Florìda e zone limitrofe dalla quale la vicenda ha inizio -. Come pellicola d'intrattenimento... nulla da eccepire, è costosa, costruita accuratamente e propone i consueti clichè morali che alla Disney proprio non possono omettere. Sembra sempre di assistere a delle prediche in una chiesa Battista (ma l'oratore dal pulpito... di quale confessione è... realmente?!). Come film da accostare ad altri... neopositivisti... no! E' solo un bel prodotto commerciale fatto di materiali sintetici e rifiniture da catena di montaggio (ben inteso di ottimo livello ma freddo e ben poco propositivo). Capitolo a parte, la recitazione. Ho l'impressione che agli attori sia stato "passato" il dictat:: Voi più noti (Hugh e George) siete autorizzati a "giggionare" con i vostri consueti atteggiamenti ma senza esagerare - Computerina Athena non preoccuparti, le espressioni da cyborg te le spalmiamo in cpu-grafica - e tu Britt (Casey Newton) non angosciarti se non sembri Alice nel paese delle meraviglie, ogni tanto lancia uno strillo che funziona. Per chiudere... film da vedere? Si, credo abbia poche controindicazioni per chiunque, solo in termini di palato.... (purtroppo il mio non è esattamente fino...) zero spezie e ben poco sale, in sostanza: dietetico!. Saluti
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