E fu sera e fu mattina |
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Un film di Emanuele Caruso.
Con Albino Marino, Lorenzo Pedrotti, Simone Riccioni, Sara Francesca Spelta.
continua»
Drammatico,
durata 110 min.
- Italia 2014.
MYMONETRO
E fu sera e fu mattina
valutazione media:
2,49
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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scommessa senza soldidi valmaniacFeedback: 100 |
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lunedì 28 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
il punto non è il buono o il cattivo film, lasciamo questo lusso di dubbio a chi possiede la certezza di avere in tasca almeno 100k euro qui la faccenda è un'altra, è quella di sapere se una pellicola auto-prodotta con due soldi possa meritare o meno una qualunque forma di aspettativa che vada al di fuori della territorialità per il quale è stato concepito siamo a mesi di distanza dall'esordio nel salotto di casa e il film è ri-proiettato in giro per l'italia con l'up dei sottotitoli in inglese dal passaparola al trailer su youtube, alle recensioni su internet (dalla più competente alla più campata in aria) e ai talkshow almeno un traguardo è stato raggiunto, nessuna obiezione è ammessa due parole sul film: la meccanica narrativa del what-if è per definizione accattivante e suggestiva, fa ulteriormente piacere quando questa piccola certezza viene dimostrata anche senza i milioni di dollari delle titaniche trasposizioni cinematografiche come watchmen o un qualunque altro film apocalittico americano. come è stato possibile? con una catastrofe di dimensioni galattiche che però viene recepita ad una scala di dimensioni provinciali. nelle langhe. suona assurdo, è assurdo ma non è l'unico paletto di implausibilità che presuppone lo sviluppo delle vicende. aggiungeteci una quasi-assoluta impossibilità di degenero civile e di mutazione dell'ambiente di fronte all'apocalisse. questi presupposti sono le pareti della scatola nella quale viene incubato il nucleo del film: una serie di riflessioni sulla vita e la sua fragilità, sulla natura dell'uomo, sulla natura della terra, su dio, sui pregiudizi della gente, sullo scontro generazionale. sarebbe poco onesto fare finta di parlare di un film privo di difetti. i punti deboli sono inevitabili quando un budget assolutamente aleatorio interferisce nei piani di stesura di un film già a partire dalla prima scrittura: la dichiarata lentezza dello sviluppo delle scene, controaltare della normale vita frenetica di tutti i gironi, è una sottile arma a doppio taglio che a tratti si ritorce contro; una recitazione perennemente monocorda equalizza ogni scena sullo stesso piano interpretativo a causa della stessa verve drammatica utilizzata, anche quando a volte alcuni messaggi potrebbero essere veicolati attraverso altri binari emotivi; alcuni (pochissimi) ruoli sono poco centrati o addirittura gratuiti (un sindaco perennemente ossessionato disordine cittadino in un posto dove al massimo viene scompigliata una edicola? a che pro?) detto questo chissenefrega. il peso specifico di questi dettagli rimane comunque irrilevante. il film, nato dal nulla assoluto e divenuto ben più che "qualcosa", è e rimarrà un piccolo evento incontestabilmente pieno di dignità.
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