ennio
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martedì 25 giugno 2019
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patetico tentativo di western italo-tarantiniano
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Peccato per gli ottimi attori (e cantanti) coinvolti, ma "padroni di casa" è una tavanata in lungo e in largo. Accettabile solo la prima parte, l'aria di paese, i "forestieri". Ma poi la trama forza ogni verosimiglianza per evidenti fini ideologici-sociologici: l'obiettivo è mostrare l'arretratezza culturale e morale del piccolo borgo rispetto alla civiltà che proviene dalla grande città metropolitana. Il buon cittadino arriva e seduce la bella ragazza del paese (ovviamente intrigante e di facili costumi), si attira gli sguardi torvi dei paesani incarogniti che vivono al bar e sanno solo parlare in dialetto, e si arriva fino a un inesistente omicidio per giustificare una caccia all'uomo e una strage che ricorda più "la calda notte dell'ispettore Tibbs" in salsa emiliana, coi romani al posto dei neri.
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Peccato per gli ottimi attori (e cantanti) coinvolti, ma "padroni di casa" è una tavanata in lungo e in largo. Accettabile solo la prima parte, l'aria di paese, i "forestieri". Ma poi la trama forza ogni verosimiglianza per evidenti fini ideologici-sociologici: l'obiettivo è mostrare l'arretratezza culturale e morale del piccolo borgo rispetto alla civiltà che proviene dalla grande città metropolitana. Il buon cittadino arriva e seduce la bella ragazza del paese (ovviamente intrigante e di facili costumi), si attira gli sguardi torvi dei paesani incarogniti che vivono al bar e sanno solo parlare in dialetto, e si arriva fino a un inesistente omicidio per giustificare una caccia all'uomo e una strage che ricorda più "la calda notte dell'ispettore Tibbs" in salsa emiliana, coi romani al posto dei neri.
Peccato che la realtà quotidiana del nostro paese contraddica a 180 gradi la lettura data dalla regìa. Evviva i piccoli paesi, con buona pace dei registi spocchiosi o solamente miopi.
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dandy
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lunedì 24 dicembre 2018
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a lavorare per i ricchi....
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Al suo secondo film,Gabbriellini(sceneggiatore tra gli altri,con Mastrandrea)vuole dire molto e puntare in alto.Il ritratto della provincia chiusa e violenta riesce,come il rapporto tormentato tra i fratelli.Assai più debole invece,il discorso sulla cattiveria e ipocrisia di certi VIP d'accatto.Il personaggio di Morandi infatti,è assai meno sgradevole di quanto ci si aspetti.La pubblicità è stata tutta per lui ovviamente,ma non è servita a molto:come sempre,il pubblico ha snobbato il film in toto.Se non è un capolavoro,gli va riconosciuta l'ottima inerpretazione di Mastrandrea e Germano,fratelli coatti e caratterialmente opposti.Anche il resto del cast funziona abbastanza bene.
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Al suo secondo film,Gabbriellini(sceneggiatore tra gli altri,con Mastrandrea)vuole dire molto e puntare in alto.Il ritratto della provincia chiusa e violenta riesce,come il rapporto tormentato tra i fratelli.Assai più debole invece,il discorso sulla cattiveria e ipocrisia di certi VIP d'accatto.Il personaggio di Morandi infatti,è assai meno sgradevole di quanto ci si aspetti.La pubblicità è stata tutta per lui ovviamente,ma non è servita a molto:come sempre,il pubblico ha snobbato il film in toto.Se non è un capolavoro,gli va riconosciuta l'ottima inerpretazione di Mastrandrea e Germano,fratelli coatti e caratterialmente opposti.Anche il resto del cast funziona abbastanza bene.La Bruni Tedeschi forse è un pò in sordina,ma la scena della vestizione mette a disagio.Peccato che i duetti con Morandi siano più banali.Il finale è stato paragonato da molti a quello di un horror americano,e non è propriamente un difetto.Ma la concatenazione di fatti che portano alla svolta tragica è forzata.Un prodotto insolito,anche se solo parzialmente riuscito.Più degno di nota di molta altra spazzatura più blasonata,di certo.Morandi canta un paio di canzoni scritte per l'occasioni da Cesare Cremonini.Tra i produttori c'è Luca Guadagnino.
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etabeta
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sabato 10 giugno 2017
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mediocre e sopravvalutato
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Seneggiatura e soprattutto dialoghi da fiction-tv, oserei dire da dilettanti.. appena sufficiente l'interpretazione degli attori principali. In un film del genere i personaggi principali uno ad uno avrebbero dovuto essere ben caratterizzati ed essere il fulcro del film, che con una trama diversa e senza falle avrebbe dovuto creare un crescento di sensazioni ed emozioni, mantenendo un filo logico.
Invece è stato fatto tutto il contrario in maniera frettolosa e incompetente.
Gli autori del film forse si sono ispirati ad "un tranquillo weekend di paura" ?.. Fosse così, ne han preso solo le briciole
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maggie69
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martedì 28 luglio 2015
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qualche sbavatura...
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Qualche buco nella sceneggiatura, la Bruni i.capace come Morandi..., e il film, che si capisce essete drammatico sin dalla prima scena, finisce ... ma lascia la bocca amara... peccato... vale&elio impeccabili...
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enzo70
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giovedì 4 dicembre 2014
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la somma di luoghi comuni in un solo film
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Il regista utilizza la notorietà di Gianni Morandi per un film che definire modesto è poco. Il Gianni nazionale interpreta la parte di un cantante di successo che si è ritirato per assistere la moglie, ruolo perfetto per un grande artista quando canta, estremamente modesto quando recita. Per i lavori di ristrutturazione della casa del cantante viene chiamata una piccola ditta di Roma che ha praticamente due operai, interpretati da Elio Germano e Valerio Mastraendrea, cui andrebbe chiesto perché accettare un film del genere. Segue il peggio della banalità e dei luoghi comuni, l’invidia, l’amore, un po’ di sesso, l’amore, la malattia.
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Il regista utilizza la notorietà di Gianni Morandi per un film che definire modesto è poco. Il Gianni nazionale interpreta la parte di un cantante di successo che si è ritirato per assistere la moglie, ruolo perfetto per un grande artista quando canta, estremamente modesto quando recita. Per i lavori di ristrutturazione della casa del cantante viene chiamata una piccola ditta di Roma che ha praticamente due operai, interpretati da Elio Germano e Valerio Mastraendrea, cui andrebbe chiesto perché accettare un film del genere. Segue il peggio della banalità e dei luoghi comuni, l’invidia, l’amore, un po’ di sesso, l’amore, la malattia. Il risultato è un disastro totale.
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no_data
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sabato 4 ottobre 2014
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eccellente
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Questo film è davvero bello. Tutto funziona: il soggetto, la caratterizzazione dei personaggi, la regia, gli attori, la fotografia, il montaggio. Anche la sceneggiatura è efficace sia pure con un paio di incertezze. Bella la musica, efficace e appropriata anch'essa, di Cesare Cremonini. Crescendo di tensione lungo tutto il film, mplto ben orchestrato.Le situazioni descritte nel film sono del tutto veritiere e verosimili, e l'ambientazione nell'appennino tosco emiliano è quanto mai appropriata...perchè, sia pure non con finali così tragici come quelli del film, è proprio così che funzionano i rapporti interpersonali in piccole comunità chiuse quando arriva "lo straniero".
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Questo film è davvero bello. Tutto funziona: il soggetto, la caratterizzazione dei personaggi, la regia, gli attori, la fotografia, il montaggio. Anche la sceneggiatura è efficace sia pure con un paio di incertezze. Bella la musica, efficace e appropriata anch'essa, di Cesare Cremonini. Crescendo di tensione lungo tutto il film, mplto ben orchestrato.Le situazioni descritte nel film sono del tutto veritiere e verosimili, e l'ambientazione nell'appennino tosco emiliano è quanto mai appropriata...perchè, sia pure non con finali così tragici come quelli del film, è proprio così che funzionano i rapporti interpersonali in piccole comunità chiuse quando arriva "lo straniero". Naturalmente, come dice lo stesso regista, cose così possono succedere ovunque, ed è vero. Infatti questo film ha una portata universale che gli avrebbe fatto meritare ben altra distribuzione, anche all'estero. E invece anche in Italia si è reso irreperibile fin da subito, entrando "in clandestinità" dopo un week end un pochissime sale e 81.000 €di incassi (un vero flop). Io stessa ho potuto vederlo solo noleggiandolo on-line, a due anni dall'uscita. Che peccato!
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rita branca
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mercoledì 9 luglio 2014
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“cronache di ordinaria follia” di rita branca
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I padroni di casa (2012) film di Edoardo Gabbriellini con Valerio Mastrandrea, Elio Germano, Gianni Morandi, Valeria Bruni Tedeschi, Francesca Rabbi, Mauro Marchese, Lorenzo Rivola, Alina Gulyalyeva, Giovanni Piccinini
Un film drammatico che traccia con oggettività le realtà di quotidiana follia narrate dai media con frequente e sconcertante cadenza.
I padroni di casa sono una coppia al centro della cronaca rosa e che da’ notorietà ad un’altrimenti oscura cittadina di provincia: un popolare artista, ben interpretato da Gianni Morandi, che si appresta ad apparire in un atteso concerto mentre cura il completamento di alcuni lavori della sontuosa villa che divide con la moglie, splendidamente interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, affetta da una grave malattia che ha colpito il suo sistema muscolare, a cui si aggiungono frequenti attacchi di epilessia che rendono la loro comunicazione unidirezionale.
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I padroni di casa (2012) film di Edoardo Gabbriellini con Valerio Mastrandrea, Elio Germano, Gianni Morandi, Valeria Bruni Tedeschi, Francesca Rabbi, Mauro Marchese, Lorenzo Rivola, Alina Gulyalyeva, Giovanni Piccinini
Un film drammatico che traccia con oggettività le realtà di quotidiana follia narrate dai media con frequente e sconcertante cadenza.
I padroni di casa sono una coppia al centro della cronaca rosa e che da’ notorietà ad un’altrimenti oscura cittadina di provincia: un popolare artista, ben interpretato da Gianni Morandi, che si appresta ad apparire in un atteso concerto mentre cura il completamento di alcuni lavori della sontuosa villa che divide con la moglie, splendidamente interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, affetta da una grave malattia che ha colpito il suo sistema muscolare, a cui si aggiungono frequenti attacchi di epilessia che rendono la loro comunicazione unidirezionale. Però, nonostante la donna non parli, riesce comunque ad esprimere senza equivoci la sua contrarietà alle cure che le vengono somministrate e il rifiuto delle richieste e offerte d’amore del marito, il quale sopporta con coraggio il destino riservatogli dalla sorte.
Niente valgono il meraviglioso contesto e l’amore che Fausto, la celebre e invidiata star, sembra provare per Moira, semplicemente la vita è per lei priva di senso, costringendo così anche il marito in una gabbia esistenziale ai limiti del sopportabile.
In tale contesto si inserisce una coppia di fratelli piastrellisti incaricati dei lavori nella villa, interpretati con grande efficacia da Valerio Mastrandrea ed Elio Germano che evidenziano i possibili affettuosi contrasti fra membri della stessa famiglia che condividono esperienze professionali, sopportando, senza comprenderle, le bizzarrie di volubili datori di lavoro, e si imbattono in imprevedibili drammatici eventi scaturiti da azioni banali.
Grande l’interpretazione di Valerio Mastrandrea che rende liriche alcune sequenze.
Un bel film!
Rita Branca
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gabri86
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giovedì 12 dicembre 2013
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pessima esperienza
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Trama inconsistente e molto distante da una possibile realtà, nella seconda parte del film emerge il lato negativo di ciascun personaggio non trasmettendo alcun tipo di messaggio al telespettatore. Sinceramente rimango molto meravigliato e deluso dalle precedenti recensioni che mi hanno portato a vedere questo film. L'ottima interpretazione di Elio Germano e Valerio Mastandrea rimane un lieve sollievo per la visione del film anche se da due attori del loro calibro non mi sarei aspettato che si prestassero ad una trama del genere. Rimango alquanto basito dal commento che paragona questo film alla regia del grande Kubrick, che credo sarebbe rimasto sdegnato da tale comparazione. Film al di sotto della mediocrità, molto insufficiente per le carenze mostrate.
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nick castle
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martedì 8 ottobre 2013
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una pellicola strabiliante...
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Due muratori romani facenti parte di una ditta di bioedilizia vengono assunti per la ristrutturazione di una veranda nella casa di un vecchio cantante Fausto Mieli, in procinto di tornare alla ribalta. Nei primi due giorni andranno a scontrarsi prima con dei cacciatori di frodo e poi con una ragazza che si invaghirà di uno dei due e che provocherà l'ira di un suo pretendente. L'idea di base, pur essendo non particolarmente ampia, ha del maturo e il gran miscuglio di tematiche, personaggi e storie risulta il punto veramente forte e vincente del film, mentre Edoardo Gabriellini quà al suo secondo film dopo "B.B. e il cormorano" del 2003, sceglie un approccio stilistico lucidamente statico e freddo, dirigendo con grande impegno gli attori, quà al loro meglio.
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Due muratori romani facenti parte di una ditta di bioedilizia vengono assunti per la ristrutturazione di una veranda nella casa di un vecchio cantante Fausto Mieli, in procinto di tornare alla ribalta. Nei primi due giorni andranno a scontrarsi prima con dei cacciatori di frodo e poi con una ragazza che si invaghirà di uno dei due e che provocherà l'ira di un suo pretendente. L'idea di base, pur essendo non particolarmente ampia, ha del maturo e il gran miscuglio di tematiche, personaggi e storie risulta il punto veramente forte e vincente del film, mentre Edoardo Gabriellini quà al suo secondo film dopo "B.B. e il cormorano" del 2003, sceglie un approccio stilistico lucidamente statico e freddo, dirigendo con grande impegno gli attori, quà al loro meglio. Se con Mastandrea e Germano abbiamo un affinità perfetta e una certa romanità, sorprendente quanto inaspettata è la mostruosità che si cela dietro al Fausto Mieli di Gianni Morandi in coppia con Valeria Bruni Tedeschi, deerotizzata e privata della sua dolcezza rimane in balia dello sguardo indulgente e talvolta morboso che la macchina da presa le dedica. Alla base della cattiveria e della violenza che sfocia nella seconda parte del film, rimangono i debiti che l'opera deve a drammi di orrore sociale come "Un tranquillo weekend di paura" o "Cane di paglia", che tuttavia quà vengono ricontestualizzati in un ambiente apparentemente meno ostile dei film già citati. Pregevole sotto ogni punto, oppinabile è la gelidità del racconto che altro non fa che tenerci distanti dai personaggi. Canzoni originali di Cesare Cremonini e ottime musiche di scena di Stefano Pilia e Gabriele Roberto.
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