Being Flynn |
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Un film di Paul Weitz.
Con Robert De Niro, Julianne Moore, Paul Dano, Olivia Thirlby.
continua»
Titolo originale Being Flynn.
Drammatico,
- USA 2012.
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pseudoscrittore e figlio in bilicodi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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giovedì 21 maggio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Being Flynn"(Paul Weisz, anche sceneggiatura dal libro autobiografico di Nick Flynn, 2012)è un film problematico ma intelligente, che ci mette di fronte a una realtà dolente, altrimenti"olvidada"-"forgotten"-forclusa non a caso. IL padre, Johnthan Flynn, si crede un grande scrittore, degno se non migliore di Salinger, mentre è un tassista fallito, con grandi problemi di sopravvienza, che dopo anni ritrova il figlio , che lavora in un centro per senzatetto, di cui il padre, sempre più derelitto, diviene ospire fisso, finché ne viene espulso per schiamazzi e insulti vari(tra l'altro è razzista e omofobo), mentre il figlio, che nella sua vita è stato sommerso da lettere paterne, non l'ha mai conosciuto(la madre, che lavorava regolarmenete, ha avuto vari amanti, ma alla fine si era suicidata): La"dark America", il volto nascosto della Big Apple, in questo film che ci dà un ritratto impietoso di quanto volutamente è sommerso-"messo fra parentesi", con sequenze, soprattutto notturene ma non solo, che"illuminano"(lo dico ossimoricamente)uan realtà terribile, quella degli esclusi, nella quale si"annida"qualcuno che questi stessi ospiti li vorrebbe forse sopprimere o far morire di stenti. "Si viene al mondo per aiutare gli altri", ripete in continuazione Jonathan....dove chi ha maggiormente bisogno d'aiuto, in realtà, è lui stesso,Paradosso nel paradosso, Nick Flynn, che era divenuto quasi un tossicomane, nel 2000 esordiva, dopo essersi"rimesso in carregiata"con un libro di poesie pluripremiato, dove il padre, che si crede un genio della poesia e della letteratura, crede di riconoscere la vena ereditaria da lui lasciata... Dolente Robert De Niro, che con questo film ha dato certamente una delle migliori interrpretazioni in età, diciamo così, "adulta", ma il figlio reso da Paul Dano, non è meno bravo, mentre Julianne Moore, nella parte della madre fornisce a sua volta un ritratto denso e malinconico di ciò che si definisce, generalmente e spesso molto genericamente"depressione", sneza in relatò riuscire a identificare la cosa, l'"oggetto della cosa", come ben noto. Olivia Thirlby, dal canto suo è la fidanzata di Nick, che con lo stesso viene ad aver un rapporto ovviamente difficile. Esempio di film veramente"problematico", ma che non concede nulla né al larmoyant né a quanto è corrivo e retorico-consolatorio. El Gato
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