Skyline

Molti sono i grandi interrogativi che accompagnano la storia dell'uomo, dalla preistoria al nostro tormentato XXI secolo. Questo film vuole essere la risposta ad uno dei più drammaticamente attuali. Ci sarà, nell'Universo, una civiltà più tamarra dei rapper della East Coast? Se credevate che le lucette blu sotto il pianale di improbabili carrozzoni truccati fossero il culmine della decadenza, Skyline vi coglierà impreparati, e non tarderete a fuggire terrorizzati davanti ad immagini di rara violenza psicologica. La Natura, o qualche sadico maestro di effetti speciali, si è particolarmente accanita su di te e sulla tua specie? La mattina, quando ti guardi davanti allo specchio, quello che vedi è l'incrocio tra una pianta carnivora ed una seppia? Non disperare, puoi sempre peggiorare il tuo look con abbondanti piercing di led blu elettrico su tutto il corpo. Il risultato? Talmente deprimente da far venire le vene varicose al primo sguardo. Letteralmente. Ne sanno qualcosa i protagonisti di questo film coraggioso, corollario dei maggiori cineasti Hollywoodiani: "in fase di budgeting, ricordati di investire ogni singolo biglietto verde negli effetti speciali". Lo sceneggiatore? Quando, in fase di riunione, ti recapiteranno la pizza fredda, niente mancia! Ecco i fondi per lo sceneggiatore! E con i cartoni della confezione (la parte superiore, quella meno unta: ne basta una) gli fornisci anche il supporto scrittorio. Riservandogli poi una fetta di pizza ai peperoni, in preda alle allucinazioni digestive lo vedrai partorire autentiche perle, come accade in questo film: "Chi potrebbe resistere a una cosa tanto bella? Ingegnoso!" (in riferimento alle luci al neon aliene -non se ne vedevano di così fastidiose dagli anni '80- che inducono chi le osserva a volersi lanciare nel vuoto, in preda ad un raptus da sindrome di Stendhal). Ma questo è nulla: ogni espediente del film è studiato ad arte per far irritare lo spettatore con inutili domande che cercano invano un barlume di coerenza. Le seppie non si avvicinano al mare, ecco la via di fuga. Ma non volano? Si, ma forse temono che sullo specchio d'acqua blu i loro led sfigurino. Una bomba nucleare non basta a far zompare la nave madre (i vecchi invasori di Independence Day devono averla lasciata incustodita con le chiavi nel cruscotto)? Niente paura, muniti di una buona accetta e due cazzotti potete sempre fare a pezzi lo spietato alieno, che non si ferma nemmeno davanti alla Ferrari di Turk. E ancora: ti sparano una bomba atomica sotto casa per tentare di neutralizzare gli spioni spaziali? Dai fondo alle tue trapunte, e appendendole alla finestra avrai sistemato, in un sol colpo, guardoni e radiazioni. Il film non manca anche di istruire le nuove generazioni sui pericoli derivanti da comportamenti azzardati: in presenza di donne gravide, accendere una sigaretta mentre è in corso un attacco nucleare per fermare la varicosi neon-indotta, potrebbe nuocere gravemente alla salute del bimbo! E il bravo sceneggiatore non manca di ricordarcelo. Così come non potremo non ricordare il nome di questo film e dei suoi registi. E se avete problemi di memoria, appuntatevelo, in attesa del seguito!