pilota54
|
martedì 16 giugno 2015
|
carino, ma si poteva fare di più
|
|
|
|
Commedia americana carina e abbastanza divertente, inoltre io sono un fan di Rachel McAdams, per me una delle donne più affascinanti del mondo, oltre che una bravissima attrice, qui in versione "seguace di Stakhanov" . A mio modesto parere però la regìa ha impostato gli attori in maniera troppo caricaturale, quasi macchiettistica. La McAdams appare troppo logorroica ed "elettrica" e il Grande Harrison Ford talvolta usa certe espressioni da Indiana Jones, poco compatibili con il personaggio di questo film. Anche Diane Keaton è talvolta eccessiva e un po' troppo "smorfiosa". Forse l'intento era proprio quello, per rendere il film più divertente e accattivante, ma se è così il risultato non corrisponde alle attese.
[+]
Commedia americana carina e abbastanza divertente, inoltre io sono un fan di Rachel McAdams, per me una delle donne più affascinanti del mondo, oltre che una bravissima attrice, qui in versione "seguace di Stakhanov" . A mio modesto parere però la regìa ha impostato gli attori in maniera troppo caricaturale, quasi macchiettistica. La McAdams appare troppo logorroica ed "elettrica" e il Grande Harrison Ford talvolta usa certe espressioni da Indiana Jones, poco compatibili con il personaggio di questo film. Anche Diane Keaton è talvolta eccessiva e un po' troppo "smorfiosa". Forse l'intento era proprio quello, per rendere il film più divertente e accattivante, ma se è così il risultato non corrisponde alle attese.
Probabilmente il mondo televisivo americano ha queste isteriche connotazioni, che la regìa ha voluto accentuare, un po' come avvenne nel famoso "Quinto Potere" di molti anni fa, film che a volte appariva indisponente.
In tale contesto, la storia d'amore della protagonista risulta ovviamente marginale e poco coinvolgente. E' un film sulla televisione americana, i suoi retroscena e i suoi risvolti spietati, non è propriamente una commedia romantica.
Nel complesso film carino, ma si poteva fare di più. Bellissima la McAdams, che da sola vale l'eventuale prezzo del biglietto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pilota54 »
[ - ] lascia un commento a pilota54 »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
mercoledì 14 giugno 2017
|
commedia intelligente
|
|
|
|
"Morning Glory"di Roger Michell(2011)offre vari spunti: il programma del mattino, comunque culturalmente e intellettualmente"penalizzato"che riesce a!spuntarla", anche se il gruppo TV naviga in brutte acque, appeso a un filo....,La" vaghezza"fatua dei programmi del mattino, il vecchio(soprattutto di esperienza, però) reporter in crisi, tante altre situazioni difficili, con una giovane executive producer che non disdegna l'iperattivismo, lo"stakanovismo", una folta schiera di collaboratori e operatori del programma che (si) fa la guerra intestina, il contrasto esibito anche in trasmissione tra la ex-miss e la"cariatide"portatrice di premio Pulitzer-tutto questo serve non per"dimostrare una tesi"(al film, seriamente, non è inerente alcuna tesi vera e propria, semmai, invece, una considerazione a un tempo sconfortata-amara ma anche complessivamente ironico-grottesca sulla qualità sempre più"flou", per non dire altro, dei programmi TV), ma per"divertire"in modo però intelligente, quasi con delle"note a margine", anche con l'apporto di un Harrison Ford, non troppo coinvolgente nei ruoli drammatici e "archeologici", ma qui a suo agio facendosi il verso.
[+]
"Morning Glory"di Roger Michell(2011)offre vari spunti: il programma del mattino, comunque culturalmente e intellettualmente"penalizzato"che riesce a!spuntarla", anche se il gruppo TV naviga in brutte acque, appeso a un filo....,La" vaghezza"fatua dei programmi del mattino, il vecchio(soprattutto di esperienza, però) reporter in crisi, tante altre situazioni difficili, con una giovane executive producer che non disdegna l'iperattivismo, lo"stakanovismo", una folta schiera di collaboratori e operatori del programma che (si) fa la guerra intestina, il contrasto esibito anche in trasmissione tra la ex-miss e la"cariatide"portatrice di premio Pulitzer-tutto questo serve non per"dimostrare una tesi"(al film, seriamente, non è inerente alcuna tesi vera e propria, semmai, invece, una considerazione a un tempo sconfortata-amara ma anche complessivamente ironico-grottesca sulla qualità sempre più"flou", per non dire altro, dei programmi TV), ma per"divertire"in modo però intelligente, quasi con delle"note a margine", anche con l'apporto di un Harrison Ford, non troppo coinvolgente nei ruoli drammatici e "archeologici", ma qui a suo agio facendosi il verso...idem vale per una Diane Keaton che rende in modo più che appropriato il ruolo dell'ex(molto ex)miss isterica e "isterizzata", con una travolgente(Iper simpatia e attivismo)Rachel Mc Adams, una presenza-forte che pervade decisamente tutto il film, un Jeff Goldblum quasi l'"anziano consigliere", con la simpatica(non irriverente)battuta della MC Adams"quando un Ebreo si fa il segno della croce...". Non un film di riflessione mass-mediologica, non un film di semplice denuncia(non c'è, in realtà, come accennato sopra)sull'implosione dei media, ma un modo complessivamente più che simpatico di discutere sui meccanismi che sovraintendono alla TV e alle sue dinamiche, specialmente quando funziona la dinamica"impazzita"del vecchio reporter che si mette a fare le ricette in diretta all'improvviso, dopo qualche prova"tremenda"di mutismo selettivo. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
mercoledì 14 giugno 2017
|
commedia intelligente
|
|
|
|
"Morning Glory"di Roger Michell(2011)offre vari spunti: il programma del mattino, comunque culturalmente e intellettualmente"penalizzato"che riesce a!spuntarla", anche se il gruppo TV naviga in brutte acque, appeso a un filo....,La" vaghezza"fatua dei programmi del mattino, il vecchio(soprattutto di esperienza, però) reporter in crisi, tante altre situazioni difficili, con una giovane executive producer che non disdegna l'iperattivismo, lo"stakanovismo", una folta schiera di collaboratori e operatori del programma che (si) fa la guerra intestina, il contrasto esibito anche in trasmissione tra la ex-miss e la"cariatide"portatrice di premio Pulitzer-tutto questo serve non per"dimostrare una tesi"(al film, seriamente, non è inerente alcuna tesi vera e propria, semmai, invece, una considerazione a un tempo sconfortata-amara ma anche complessivamente ironico-grottesca sulla qualità sempre più"flou", per non dire altro, dei programmi TV), ma per"divertire"in modo però intelligente, quasi con delle"note a margine", anche con l'apporto di un Harrison Ford, non troppo coinvolgente nei ruoli drammatici e "archeologici", ma qui a suo agio facendosi il verso.
[+]
"Morning Glory"di Roger Michell(2011)offre vari spunti: il programma del mattino, comunque culturalmente e intellettualmente"penalizzato"che riesce a!spuntarla", anche se il gruppo TV naviga in brutte acque, appeso a un filo....,La" vaghezza"fatua dei programmi del mattino, il vecchio(soprattutto di esperienza, però) reporter in crisi, tante altre situazioni difficili, con una giovane executive producer che non disdegna l'iperattivismo, lo"stakanovismo", una folta schiera di collaboratori e operatori del programma che (si) fa la guerra intestina, il contrasto esibito anche in trasmissione tra la ex-miss e la"cariatide"portatrice di premio Pulitzer-tutto questo serve non per"dimostrare una tesi"(al film, seriamente, non è inerente alcuna tesi vera e propria, semmai, invece, una considerazione a un tempo sconfortata-amara ma anche complessivamente ironico-grottesca sulla qualità sempre più"flou", per non dire altro, dei programmi TV), ma per"divertire"in modo però intelligente, quasi con delle"note a margine", anche con l'apporto di un Harrison Ford, non troppo coinvolgente nei ruoli drammatici e "archeologici", ma qui a suo agio facendosi il verso...idem vale per una Diane Keaton che rende in modo più che appropriato il ruolo dell'ex(molto ex)miss isterica e "isterizzata", con una travolgente(Iper simpatia e attivismo)Rachel Mc Adams, una presenza-forte che pervade decisamente tutto il film, un Jeff Goldblum quasi l'"anziano consigliere", con la simpatica(non irriverente)battuta della MC Adams"quando un Ebreo si fa il segno della croce...". Non un film di riflessione mass-mediologica, non un film di semplice denuncia(non c'è, in realtà, come accennato sopra)sull'implosione dei media, ma un modo complessivamente più che simpatico di discutere sui meccanismi che sovraintendono alla TV e alle sue dinamiche, specialmente quando funziona la dinamica"impazzita"del vecchio reporter che si mette a fare le ricette in diretta all'improvviso, dopo qualche prova"tremenda"di mutismo selettivo. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
lunedì 8 marzo 2021
|
sì, certo, nei limiti è carino...
|
|
|
|
"mORNING gloRY"(rOGER mITCHELL, SCRITTO DA Aline Brosh Mc Kenna, 2010)riflette sulla TV, con una giovane(quasi esordiente produttrice TV)che vuole rimettere"in pista"(cioè sullo schermo)un giornalista TV ex.premio Pulitzer, "impegnato"e riuscirà, dopo molte polemiche e vari problemi di scontro caratteriale, a fargli realizzare quella sintesi tra intrattenimento e giornalismo di detection che si rifiutava di fare inizialmnenter(finirà per cucinare in diretta, tra l0altro)e lei troverà l'amore, intanto. Tutto very american, certo, ma comunque , ovviamente nei limiti di quanto permettono le grandi"oldies"e anche le "news", ossia nel sancta sanctorum di madame la TV made in the USA, l'ircocervo che nasce dalla serietà dell'informazione, con tanto di critica al governo e ai govenri(senza mettere troppo in discussione capitalismo e imperialismo, ça va de soi.
[+]
"mORNING gloRY"(rOGER mITCHELL, SCRITTO DA Aline Brosh Mc Kenna, 2010)riflette sulla TV, con una giovane(quasi esordiente produttrice TV)che vuole rimettere"in pista"(cioè sullo schermo)un giornalista TV ex.premio Pulitzer, "impegnato"e riuscirà, dopo molte polemiche e vari problemi di scontro caratteriale, a fargli realizzare quella sintesi tra intrattenimento e giornalismo di detection che si rifiutava di fare inizialmnenter(finirà per cucinare in diretta, tra l0altro)e lei troverà l'amore, intanto. Tutto very american, certo, ma comunque , ovviamente nei limiti di quanto permettono le grandi"oldies"e anche le "news", ossia nel sancta sanctorum di madame la TV made in the USA, l'ircocervo che nasce dalla serietà dell'informazione, con tanto di critica al governo e ai govenri(senza mettere troppo in discussione capitalismo e imperialismo, ça va de soi...)questa simatica commedia non sposta né vuole o può spostare i paradigmi politico.informativi, ma riesce quanto meno a dare un'idea dei condizionamneti pubbliciatarei e politici(forse dovremmo dirlo in un'endidadi -"politico-.pubblicitari"della TV made in the USA, facendoci sorridere , con l'indubbia simpatia della protagonista, Rachel Mac Adams e il protaognismo di un Harrison Ford qui in veste anti.eroiche ma comunque decisamente"iraconde", la consumata bravura di Diane Keaton, che riesce a stravolgere la sua antipatia, legata anche all'incdere dell'età(qui interpreta il ruolo dell'ex miss che ormai gli anni hanno detronizzato)mutandola in continua polemica con l'ex-"guardiano della verità"Ford; di contro il ruolo , invece questo sì"simpatico"del bravissimo Jeff Goldblum, troppe volte(per non dire quasi sempre, purtroppo)sottavalutato e non adeguatamente riconosciuto. Da riconsiderare, certo, tenendo conto, come messo in evidenza prima, che il film non ha particoalrri spazi di"agibilità"per mostrare come la "controinformazione"o comunque l'informazione corretta negi States incontri blocchi e condizionamenti non facilmente aggirabili. Lo fa con grazia e con la consapevolezza del fatto che "di più non si poteva fare", che oltrepassare determinate"colonne d'Ericole"sarebbe stato non solo controproducente ma avrebbe incontrato ostacoli tali da far fallire l'iniziativa in partenza, fatto che nel paese in cui solo teoricamente"non esiste censura politica"sembra impossibile, mentte invece si realizza nella prassi. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
flaneur
|
lunedì 7 marzo 2011
|
due smorfiose e una statua di sale
|
|
|
|
Ecco sprecata una buona occasione di far scoccare da una rosa di star (quantomeno Harrison Ford, Diane Keaton, Jeff Goldblum) una scintillante commedia americana come da grande tradizione nazionale.
Invece no, bastano pochi minuti per farci sospettare la triste verità che diverrà certezza col lento passare del tempo: il film non decolla da una noia bella stabile, resa possibile dalla complicità di un regista (mille miglia lontano dal suo remoto Notting Hill) ed una sceneggiatrice ormai immemore de Il Diavolo Veste Prada scritto evidentemente sotto allucinogeni.
[+]
Ecco sprecata una buona occasione di far scoccare da una rosa di star (quantomeno Harrison Ford, Diane Keaton, Jeff Goldblum) una scintillante commedia americana come da grande tradizione nazionale.
Invece no, bastano pochi minuti per farci sospettare la triste verità che diverrà certezza col lento passare del tempo: il film non decolla da una noia bella stabile, resa possibile dalla complicità di un regista (mille miglia lontano dal suo remoto Notting Hill) ed una sceneggiatrice ormai immemore de Il Diavolo Veste Prada scritto evidentemente sotto allucinogeni.
Non si capisce l'idea di fondo, nè la morale della favola; non c'è redenzione dello scorbutico protagonista, nè delle sue bercianti comprimarie: tutti loro scivolano per due ore su uno stesso binario, senza nessuno di quegli scarti nei comportamenti o nella storia che vengono insegnati come fondamentali in qualunque corso di scrittura cinematografica per principianti.
Harrison Ford anchorman antipatico senza tregua e senza una battuta efficace, che inalbera sul muso una mutria ininterrotta, e ce l'ha col mondo intero senza farci capire cosa farebbe di diverso, se fosse libero delle sue scelte professionali. Degno contraltare gli fanno la pollastra giovane e la gallina vecchia - rispettivamente produttore esecutivo e presentatrice di una rete televisiva - che, lasciate a briglia sciolta dal regista, si lanciano in una gara di smorfie e mossette senza esclusione di colpi.
Si realizza in fretta che le due star mature sono lì solo a far da corollario e sponda alla solita storia di amore e carriera di giovani cucita (senza estro) per un pubblico giovane.
Riaccese le luci, di tutto il film resta in mente solo la chiosa folgorante di Massimo Bertarelli a Cinematografo, su Rai1: fa più smorfie Rachel McAdams in questo film che Meg Ryan in tutta la sua carriera.
Mario Conti
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flaneur »
[ - ] lascia un commento a flaneur »
|
|
d'accordo? |
|
|