Michael Jackson's This Is It |
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Un film di Kenny Ortega.
Con Michael Jackson, Nick Bass, Michael Bearden, Daniel Celebre, Mekia Cox.
continua»
Documentario,
Ratings: Kids,
durata 112 min.
- USA 2009.
- Sony Pictures Italia
uscita mercoledì 28 ottobre 2009.
MYMONETRO
Michael Jackson's This Is It
valutazione media:
3,65
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L' ultimo valzer di Michael Jackson principino infelice
di Gino Castaldo La Repubblica
This is it, questo è, anzi era, il principino infelice che stava preparando il colossale show per le cinquanta date previste alla 02 Arena di Londra a partire dal 13 luglio. Il film, messo in piedi a tempo record da Kenny Ortega, regista anche dello show, offre un' ampia panoramica delle prove di primaveraestate allo Staples center di Los Angeles. Jackson balla, canta, interagisce con ballerini e tecnici, benedice e manda messaggi d' amore ogni volta che chiede qualche correzione ai musicisti. Lo sguardo è insolito. Anche se la post-produzione ammanta il tutto di un' inevitabile patina dorata, rimane una visione sostanzialmente impudica di momenti che, senza il tremendo epilogo della vicenda, sarebbero probabilmente rimasti privati. E sono documenti preziosi, che ci permettono di capire come si prepara uno show di questo livello. Jackson non sembra uno destinato a una morte così tragica e improvvisa, ma è visibilmente indebolito. Canta e balla senza mai forzare troppo, ma questo potrebbe anche essere dovuto alla voglia di risparmiarsi in vista dell' onerosissimo impegno che lo aspettava. Colpisce casomai la fragilità del personaggio, quel modo di fare da gigante timido, il fil di voce col quale in ogni caso dominava il complesso allestimento che doveva mettere insieme immagini, coreografie, musica dal vivo, effetti speciali (tra cui una nuova versione in 3D della celeberrima mise en scène di Thriller ). «Siamo qui per portare amore al mondo, per ricordare alla gente di rispettare il pianeta» dice a un certo punto davanti a tutta la crew riunita in cerchio, come in una cerimonia propiziatoria. Ballerini, tecnici, musicisti lo venerano come una divinità, come l' unico, vero re del pop in circolazione, gratificati dal solo fatto di essere accanto a lui. E lui concede la sua grazia, il ballo scattante, il canto lieve di un bambino impaurito che il destino ha messo sulla vetta più alta del mondo.
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