Nemico Pubblico N. 1 - L'ora della fuga

Un grande Noir, forse il miglior noir francese di questi ultimi dieci anni, cucito addosso a un attore perfetto per la parte. Si tratta della storia di un gangster, pluri-omicida e ricercato dalla polizia di tutta Europa. E’ il seguito di un altro film, sempre diretto in quell’anno da Richet e interpretato da Cassel che impersona Jacques Mesrine, mitico fuorilegge Francese specializzato in evasioni. Il sequel è superiore al primo film. Qui Mesrine si trova a fare i conti con il proprio mito, con il vuoto della sua vita, con l’effimera grancassa dei media. E’ diventato un uomo cupo e solitario, che mentre rischia la vita rischia anche il ridicolo e se ne rende conto. Ci vengono in mente certi personaggi di Melville (“I senza nome”, “Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide”) che assumono via via le sembianze di Volontè, Ventura, Montand, Delon e tanti altri ma che incarnano sempre il dramma di chi ha perso la speranza e si gioca gli ultimi spiccioli sul tappeto verde della vita. E quando le atmosfere squallide della periferia parigina vi sono entrate dentro, ecco un finale a sorpresa con una magistrale sequenza di caccia all’uomo: cruda, terribile, fatale. Una vera gioia per gli amanti del genere.