wynorski guiaz '80s
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sabato 19 dicembre 2009
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imagine that
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Evan Danielson(Eddie Murphy), padre fallito e divorziato che riceve soddisfazioni solo in ambito lavorativo, decide di passare qualche giorno con la figlia di sette anni Olivia(Yara Shahidi) nel tentativo di istaurare con lei un buon rapporto padre-figlia. Dapprima incapace di gestire la figlia, peraltro ossessionata da una coperta 'magica' e da amici immaginari, Evan riesce a poco a poco a comunicare con Olivia che, grazie alla sua enorme fantasia, porta il padre in un mondo immaginario riuscendo a fargli andare meglio il lavoro e il rapporto che tra di loro si era perso dopo il divorzio. Ci aveva riprovato con il simpatico Piacere Dave ma l'operazione al box office non era riuscita, ovvero l'intento di ritornare alle commedie per famiglie.
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Evan Danielson(Eddie Murphy), padre fallito e divorziato che riceve soddisfazioni solo in ambito lavorativo, decide di passare qualche giorno con la figlia di sette anni Olivia(Yara Shahidi) nel tentativo di istaurare con lei un buon rapporto padre-figlia. Dapprima incapace di gestire la figlia, peraltro ossessionata da una coperta 'magica' e da amici immaginari, Evan riesce a poco a poco a comunicare con Olivia che, grazie alla sua enorme fantasia, porta il padre in un mondo immaginario riuscendo a fargli andare meglio il lavoro e il rapporto che tra di loro si era perso dopo il divorzio. Ci aveva riprovato con il simpatico Piacere Dave ma l'operazione al box office non era riuscita, ovvero l'intento di ritornare alle commedie per famiglie. Cambiato il regista(Karey Kirkpatrick, ottimo sceneggiatore DreamWorks sostituito al bravo Brian Robbins che rivedremo con Eddie in A Thousand Words) Eddie Murphy ritenta la strada simile al suo riuscito L'Asilo Dei Papà e stavolta il figlio in questione è una simpatica bambina che trasporta il suo papà in in Mondo immaginario capace di risollevare il loro modo di comunicare e il loro rapporto familiare. Il film è una bella parabola sul mondo dei bambini ritenuti dagli adulti incapaci di ascoltare, mentre invece è il contrario. La sceneggiatura trova il suo punto di forza nella brava Yara Shahidi e nell'invenzione di una coperta magica usata come pretesto dalla figlia per far ritrovare al padre Evan la felicità di un tempo e la giusta sintonia lavorativa e familiare. Kirkpatrick dirige una pellicola semplice ma incisiva che non stona ma(anzi) arricchisce la filmografia di Eddie Murphy, qui più controllato(espressioni facciali e risata a parte) e ben calibrato del solito. La sua figura di papà risulta un personaggio che compie un processo di crescita che porta a buon fine e questo è l'intento(anche commovente) del film. Tra le altre figure di contorno troviamo Thomas Haden Church, Martin Sheen e DeeRay Davis ma tra tutti, i migliori sono giustamente Murphy e la piccola Shahidi; qui al suo primo film. Spiace però che anche stavolta il pubblico abbia ignorato la pellicola. Eddie Murphy sarà sempre più simpatico e divertente in film come Il Professore Matto(e il suo sequel) oppure Norbit, ma questi suoi tentativi di entrare nella commedia familiare(come nel discreto La Casa Dei Fantasmi) sono comunque degni di nota e di visione. Immagina Che è uno di questi. Da recuperare e rivedere in dvd.
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eugen
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lunedì 14 novembre 2022
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interessante prospettibva
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IN"IMagine That"(Karey Kirkpatrick, scritto da Ed Solomon e Chris Matheson, 2009), un consulente finanziario in carriera, separato dalla moglie e con a carico una bambina di circa 7-8 anni, che vuole l'affatto del padre, cui e'affidata. Lui scoprira'nella bambina la capacita'"magica"di comunicare con un'"altra dimensione", che gli permette di rapportarsi con capacita'previsionali inedite al mondo della finanza, scoprendo quali ditte e imprese falliranno o invece avranno un exploit porisitivo, dove tale possibilita'gli fornira'strumenti per affermarsi anche contro il presunto"nativo americano"(si scoprira'che in realta'lo e'solo in minima parte)che , con metafore"visionarie"(ossia cariche di"visione")crede di impressionare i dirigenti, allo scopo di sostiturli, Alla fine del film la sua volonta'di essere viicno alla figlia(certo anche per carpirle "segreti", attrervarso una"magica"copertina, lo fara', preferire al temuto e certo agguerrito rivale.
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IN"IMagine That"(Karey Kirkpatrick, scritto da Ed Solomon e Chris Matheson, 2009), un consulente finanziario in carriera, separato dalla moglie e con a carico una bambina di circa 7-8 anni, che vuole l'affatto del padre, cui e'affidata. Lui scoprira'nella bambina la capacita'"magica"di comunicare con un'"altra dimensione", che gli permette di rapportarsi con capacita'previsionali inedite al mondo della finanza, scoprendo quali ditte e imprese falliranno o invece avranno un exploit porisitivo, dove tale possibilita'gli fornira'strumenti per affermarsi anche contro il presunto"nativo americano"(si scoprira'che in realta'lo e'solo in minima parte)che , con metafore"visionarie"(ossia cariche di"visione")crede di impressionare i dirigenti, allo scopo di sostiturli, Alla fine del film la sua volonta'di essere viicno alla figlia(certo anche per carpirle "segreti", attrervarso una"magica"copertina, lo fara', preferire al temuto e certo agguerrito rivale. Se la colonno sonora del film e'"All you Nee is Love"dei"Beatles", cio'non avviene a caso: amore, fantasia,c reatvita', in questo film di Kirpatrick inteprretato da Eddie Murphy quale padre e finanziere in crisi sono le chiavi di volta per vincere contro il "gretto materialismo"degli affari e della reductio humana a tale dimensione, dove 'e' proprio la riscoperta della"magia"(rapporto diretto con le cose, con la natura)la chiave di volta per vincere-il problema, pero', e' proprio nel fatto che tale (eventuale)vittoria e'una vittoria sempre nell'ambito della societa'dell'a"avere e non dell'essere"(per dirla con Erich Fromm)contro cui si vorrebbe vincere. In piu'c'e'la "riterritorializzazione", ossia il fatto che comunque l'uomo torna a occuparsi della figlia(bambina)e, come lascia intuire il"hayy end", anche se non troppo"gridato"del film, la conclusione e'nel segno di un riavvicinamento alla mgolie, nel segno cioe'del rinnovamento del matrimonio, che pure sembrava"interrotto": Da esmainare tale"deriva"del fim, che come altri degli stessi anni(che sono ancora quelli in cui viviamo, almeno in parte)segna una"nuova tendenza"che coniuga fermenti new-age(e next age)con un"ritorno alla tradizione". Bene l'later.Murphy(meglio suo antagonista)Thomas Haden Chruch e la partecipazione di Martin Sheen, quale"super.tychoon"umnaista. El Gato
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