2700., sulla terra da tempo è conficcata nell'entroterra, "la macchina", dispositivo di origine aliena che muta gli umani in orribili esseri dotati di artiglio al posto del braccio destro e particolarmente resistenti. I quattro impero che si fanno continuamente la guerra durante una battaglia rompono il sigillo sotto cui giace la macchina, liberandone i mutanti che iniziano a spargere sangue fino alle città, uccidendo gran parte della popolazione che inizia ad essere evacuata su Marte. Una setta che ha sempre vegliato sulla la macchina ha il compito di distruggerla, una spedizione disperata e suicida è l'ultima speranza. Anche se ad occhio e croce il film può risultare scadente, non è così, tolta qualche leggere incomprensione di trama iniziale, i personaggi hanno un certo spessore, il compartimento tecnico in primis il montaggio e l'inventiva fotografia, come le musiche di Richard Wells sono funzionali al tutto, e il regista Simon Hunter, ultimo della lista dei tanti che avrebbero dovuto dirigere il progetto (tra cui anche John Carpenter), quà al suo secondo film, mette tutto il suo impegno (e si vede...), cavandone più che qualcosa di buono, un prodotto fantascientifico più originale di quello che può sembrare, con dei buoni attori e un atmosfera di indubbia efficacia. Il ricorso massiccio agli effetti visivi digitali (non sempre di buona qualità) è dovuto purtroppo al basso budget del film (25 milioni di dollari). Distribuito dapprima in dvd nel gennaio 2010 e trasmesso da Sky Cinema dal novembre dello stesso anno col titolo "Il tempo dei mutanti". P.S. Punto molto scadente è il dipartimento sonoro, stranamente certificato THX. Girato in digitale con telecamere Thompson Viper FilmStream (4:4:4 non compresso su due hard disk DRF), Sony CineAlta F23 e Silicon Imaging 2K (riprese addizionali) e Phantom HD (riprese ad alta velocità).
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