carloalberto
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lunedì 6 settembre 2021
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per due ore spensierate
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Un cast di tutto rispetto, con la partecipazione addirittura di John Malkovich, sebbene confinato in una particina, per un fantasy horror post apocalittico ambientato in un lontano futuro, diretto da un regista semi sconosciuto, un certo Simon Hunter, che dieci anni prima aveva realizzato un altrettanto poco noto film horror, Lighthouse. Film d’azione poco impegnativo di puro intrattenimento a cui non manca quel tanto di suspense e di effetti speciali sufficienti a far trascorre due ore senza pensieri. Tra gli attori spicca il caratterista di lusso, Ron Perlman, con pochi film da protagonista all’attivo e che resterà, nell’immaginario cinefilo, legato per sempre alla magnifica interpretazione del monaco Salvatore nel bellissimo Il nome della rosa di Annaud.
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Un cast di tutto rispetto, con la partecipazione addirittura di John Malkovich, sebbene confinato in una particina, per un fantasy horror post apocalittico ambientato in un lontano futuro, diretto da un regista semi sconosciuto, un certo Simon Hunter, che dieci anni prima aveva realizzato un altrettanto poco noto film horror, Lighthouse. Film d’azione poco impegnativo di puro intrattenimento a cui non manca quel tanto di suspense e di effetti speciali sufficienti a far trascorre due ore senza pensieri. Tra gli attori spicca il caratterista di lusso, Ron Perlman, con pochi film da protagonista all’attivo e che resterà, nell’immaginario cinefilo, legato per sempre alla magnifica interpretazione del monaco Salvatore nel bellissimo Il nome della rosa di Annaud.
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cenox
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martedì 1 novembre 2011
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più che un film sembra un telefilm
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Effetti speciali a tratti da telefilm, storia che è totalmente intricata ma che risulta esserlo anche quando dovrebbe essere spiegata, ed infine una lentezza che ingenera nello spettatore la voglia di smettere di veder quale potrà essere la fine (fra l'altro piuttosto scontata). Il film si svolge in un futuro ipotetico, in cui il mondo è alle prese con una guerra totale, che ha provocato milioni di morti e che non accenna a diminuire. Il tempo cupo e carico di pioggia dovrebbe rendere lo stato d'animo dei personaggi protagonisti di questo conflitto infinito, mentre non fa altro che aumentare l'incertezza dello pubblico che non riesce nemmeno a capire quali siano i personaggi principali ed il perchè siano lì.
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Effetti speciali a tratti da telefilm, storia che è totalmente intricata ma che risulta esserlo anche quando dovrebbe essere spiegata, ed infine una lentezza che ingenera nello spettatore la voglia di smettere di veder quale potrà essere la fine (fra l'altro piuttosto scontata). Il film si svolge in un futuro ipotetico, in cui il mondo è alle prese con una guerra totale, che ha provocato milioni di morti e che non accenna a diminuire. Il tempo cupo e carico di pioggia dovrebbe rendere lo stato d'animo dei personaggi protagonisti di questo conflitto infinito, mentre non fa altro che aumentare l'incertezza dello pubblico che non riesce nemmeno a capire quali siano i personaggi principali ed il perchè siano lì. Ma quando, nefastamente vengono liberati i necromutanti, gli umani rimasti in vita dovranno coalizzarsi per riuscire a salvare quei pochi membri della popolazione che avranno la possibilità di salvarsi. Non si capisce come attori del calibro di Malkovich e Perlman, abbiano potuto prestare il proprio volto per un prodotto così scadente..
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nick castle
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lunedì 14 marzo 2011
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per niente brutto...
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2700., sulla terra da tempo è conficcata nell'entroterra, "la macchina", dispositivo di origine aliena che muta gli umani in orribili esseri dotati di artiglio al posto del braccio destro e particolarmente resistenti. I quattro impero che si fanno continuamente la guerra durante una battaglia rompono il sigillo sotto cui giace la macchina, liberandone i mutanti che iniziano a spargere sangue fino alle città, uccidendo gran parte della popolazione che inizia ad essere evacuata su Marte. Una setta che ha sempre vegliato sulla la macchina ha il compito di distruggerla, una spedizione disperata e suicida è l'ultima speranza. Anche se ad occhio e croce il film può risultare scadente, non è così, tolta qualche leggere incomprensione di trama iniziale, i personaggi hanno un certo spessore, il compartimento tecnico in primis il montaggio e l'inventiva fotografia, come le musiche di Richard Wells sono funzionali al tutto, e il regista Simon Hunter, ultimo della lista dei tanti che avrebbero dovuto dirigere il progetto (tra cui anche John Carpenter), quà al suo secondo film, mette tutto il suo impegno (e si vede.
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2700., sulla terra da tempo è conficcata nell'entroterra, "la macchina", dispositivo di origine aliena che muta gli umani in orribili esseri dotati di artiglio al posto del braccio destro e particolarmente resistenti. I quattro impero che si fanno continuamente la guerra durante una battaglia rompono il sigillo sotto cui giace la macchina, liberandone i mutanti che iniziano a spargere sangue fino alle città, uccidendo gran parte della popolazione che inizia ad essere evacuata su Marte. Una setta che ha sempre vegliato sulla la macchina ha il compito di distruggerla, una spedizione disperata e suicida è l'ultima speranza. Anche se ad occhio e croce il film può risultare scadente, non è così, tolta qualche leggere incomprensione di trama iniziale, i personaggi hanno un certo spessore, il compartimento tecnico in primis il montaggio e l'inventiva fotografia, come le musiche di Richard Wells sono funzionali al tutto, e il regista Simon Hunter, ultimo della lista dei tanti che avrebbero dovuto dirigere il progetto (tra cui anche John Carpenter), quà al suo secondo film, mette tutto il suo impegno (e si vede...), cavandone più che qualcosa di buono, un prodotto fantascientifico più originale di quello che può sembrare, con dei buoni attori e un atmosfera di indubbia efficacia. Il ricorso massiccio agli effetti visivi digitali (non sempre di buona qualità) è dovuto purtroppo al basso budget del film (25 milioni di dollari). Distribuito dapprima in dvd nel gennaio 2010 e trasmesso da Sky Cinema dal novembre dello stesso anno col titolo "Il tempo dei mutanti". P.S. Punto molto scadente è il dipartimento sonoro, stranamente certificato THX. Girato in digitale con telecamere Thompson Viper FilmStream (4:4:4 non compresso su due hard disk DRF), Sony CineAlta F23 e Silicon Imaging 2K (riprese addizionali) e Phantom HD (riprese ad alta velocità).
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cronix1981
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lunedì 24 gennaio 2011
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la fiera dell'inutile
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Un film decisamente mediocre. Si potrebbe smontarlo a pezzi per rendersi conto che quasi ogni singolo componente ha un livello insufficiente. Tuttavia è sufficiente analizzare solo alcuni aspetti per decretare il fallimento totale della pellicola. Per fare questo si parte dalla trama.
Una voce fuori campo fa una descrizione sommaria di quello che accadde nel passato (futuro rispetto ai giorni nostri) remoto descrivendo l'armata dei mutanti, la macchina che li genera che è stata imprigionata e, ovviamente, la setta segreta di sacerdoti-devoti che si tramandano di generazione in generazione la storia, trascritta su un libro che è considerato reliquia. Si sfuma al presente.
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Un film decisamente mediocre. Si potrebbe smontarlo a pezzi per rendersi conto che quasi ogni singolo componente ha un livello insufficiente. Tuttavia è sufficiente analizzare solo alcuni aspetti per decretare il fallimento totale della pellicola. Per fare questo si parte dalla trama.
Una voce fuori campo fa una descrizione sommaria di quello che accadde nel passato (futuro rispetto ai giorni nostri) remoto descrivendo l'armata dei mutanti, la macchina che li genera che è stata imprigionata e, ovviamente, la setta segreta di sacerdoti-devoti che si tramandano di generazione in generazione la storia, trascritta su un libro che è considerato reliquia. Si sfuma al presente. Anno 2700 o poco più. Un mondo diviso i 4 macro nazioni perennemente in guerra tra loro. Ti aspetti armi tecnologiche, macchine avveniristiche, insomma un futuro inimmaginabile. Invece ti ritrovi in una trincea della 1^ guerra mondiale, con macchine volanti che vanno a carbone. Le città e le persone che sembrano quelle dell'inizio del 1900.
Se questo è il prologo del film figuriamoci cosa ci si può aspettare nel seguito. Ed infatti se al peggio non vi è fine, il seguito è ancora più assurdo e inconcludente dell'inizio.
I limiti maggiori del film sono proprio nella pochezza della trama, esile e stentata all'inizio e via via sempre più inconcludente nel seguito. Gli effetti speciali sono pesantemente mal fatti in computer grafica. Le scene di azione sono gestite molto male dal regista, che non sa dirigerle e renderle attive. I dialoghi quasi inesistenti, e banali quando ci sono. Unico aspetto positivo poteva essere il cast, vista la presenza di John Malkovich e Ron Perlman, ma nè l'uno, nè l'altro lasciano una buona impressione.
Per concludere, non sempre le ciambelle riescono con il buco, ovvero, se il soggetto può sembrare interessante, non sempre la trama riesce bene, anzi in questo caso è stato ottenuto un pessimo risultato.
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bartolli
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domenica 14 novembre 2010
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un film che lascia molto a desiderare
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film di serie B, lo sconsiglio veramente. fa proprio schifo, mi sono sgottato a dosso mentre lo guardavo, se ti è piaciuto sei unaa testa di cazzo merda merdamerdamerdamerdamerdamerda
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wynorski guiaz '80s
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sabato 17 aprile 2010
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cronache mutanti
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Quando 'La Macchina' viene riportata alla luce da una guerra in futuro post-apocalittico, da essa ne escono i necromutanti; ovvero uomini con artigli il cui scopo è quello di uccidere e portare i cadaveri nella Macchina al fine di renderli individui mutanti della loro stessa specie. Ma i Governi dei cinque super paesi nel quale è stato diviso il Globo Terrestre decidono di formare una squadra di esperti militari con il fine di bloccare 'La Macchina' e porre fine all'invasione/carneficina per opera dei necromutanti. Come giudicare The Mutant Chronicles? Di sicuro, la pellicola di Simon Hunter non è un film che si vede tutti i giorni, in quanto realizzato come un videogame digitale(scenografie tutte in grafica computerizzata) in cui la trama è standard e deve essere 'accettata' e colta subito dal pubblico così com'è presentata.
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Quando 'La Macchina' viene riportata alla luce da una guerra in futuro post-apocalittico, da essa ne escono i necromutanti; ovvero uomini con artigli il cui scopo è quello di uccidere e portare i cadaveri nella Macchina al fine di renderli individui mutanti della loro stessa specie. Ma i Governi dei cinque super paesi nel quale è stato diviso il Globo Terrestre decidono di formare una squadra di esperti militari con il fine di bloccare 'La Macchina' e porre fine all'invasione/carneficina per opera dei necromutanti. Come giudicare The Mutant Chronicles? Di sicuro, la pellicola di Simon Hunter non è un film che si vede tutti i giorni, in quanto realizzato come un videogame digitale(scenografie tutte in grafica computerizzata) in cui la trama è standard e deve essere 'accettata' e colta subito dal pubblico così com'è presentata. Hunter adatta il celebre gioco di ruolo Mutant Chronicles per il grande schermo con risultati finali molto alterni e discontinui. Dopo un inizio così e così dove lo spettatore è immerso in una violenta guerra, la pellicola si anima al centro della trama in cui il plotone di militari scelti combatte e si porta avanti nel bloccare il marchingegno malefico e quindi, il film aumenta in modo considerevole scene d'azione molto veloci ed ipermontate e sangue a go go. Purtroppo il tutto si perde nel veloce finale in cui il solo superstite riesce nell'impresa; mentre tutti gli altri protagonisti vengono uccisi nei modi più truculenti ed inimmaginabili possibili. E' un peccato, perchè Mutant Chronicles offre allo spettatore un corposo cast di volti noti: il protagonista Thomas Jane, il caratterista Ron Perlman, l'orientale Devon Aoki e solo per pochi minuti l'interprete John Malkovich, anch'esso brutalmente ucciso dai necromutanti(ma la sua morte viene dribblata dal montaggio). Interessante è però, lo stile di regia e di inquadrature di Simon Hunter, molto veloce e pieno di soggettive nei protagonisti quanto ampio in riprese di campi lunghi dei set digitali interni ed esterni. Si ripete: non è un film comune. Può piacere soprattutto ai fan di videogame ma per il resto, è un prodotto che non è buono ne cattivo. Un film senza sapore. E' un curioso film quanto discontinuo(purtroppo) in molti particolari fondamentali. Dall'attesa del pubblico(girato nel 2008 ma distribuito nei cinema USA solo nel tardo 2009 in edizione limitata e senza grandi incassi) ci si aspettava di più, ma purtroppo il risultato è standard e senza ragione d'essere. Lo stesso vale per l'Italia. Sempre annunciato con grande impazienza in alcuni speciali della rivista Ciak, previsto prima per il 2008, poi 2009 e ora trovabile in dvd, all'alba del 2010 e senza un passaggio nelle sale cinematografiche. Un film non per tutti i gusti.
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marcy9487
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lunedì 15 febbraio 2010
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idea accettabile ma mal creata
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Colpisce da subito la poca dimesticatezza del regista nel suo lavoro, già nel creare una narrazione avvincente della storia, che comincia con (si presume) la copertina di un libro e una voce che semplicemente spiega, quasi con distacco, ciò che è successo negli ultimi 700 anni; sì, è ambientato nel futuro, e non in un più vicino futuro postapocalittico serie "Terminator", ma appunto nel 2707, dove regnano 4 grandi "stati", sempre in guerra tra loro per le poche risorse rimaste.
Quello che innanzitutto mi ha deluso moltissimo (già notato un po' nell'ottimo Avatar) è che in quasi 700 anni non sia cambiato quasi niente nella vita di tutti i giorni. È pazzesco ricordare gli anni '80 dove si sosteneva che oggi "saremmo volati in giro col jet-pack", tanto per citare J-Ax, e non dico di fare altrettanto, ma nemmeno pensare che le guerre si combatteranno ancora nelle normalissime trincee, con del normalissimo filo spinato, e, peggiore fra tutte, con vestiti normalissimi.
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Colpisce da subito la poca dimesticatezza del regista nel suo lavoro, già nel creare una narrazione avvincente della storia, che comincia con (si presume) la copertina di un libro e una voce che semplicemente spiega, quasi con distacco, ciò che è successo negli ultimi 700 anni; sì, è ambientato nel futuro, e non in un più vicino futuro postapocalittico serie "Terminator", ma appunto nel 2707, dove regnano 4 grandi "stati", sempre in guerra tra loro per le poche risorse rimaste.
Quello che innanzitutto mi ha deluso moltissimo (già notato un po' nell'ottimo Avatar) è che in quasi 700 anni non sia cambiato quasi niente nella vita di tutti i giorni. È pazzesco ricordare gli anni '80 dove si sosteneva che oggi "saremmo volati in giro col jet-pack", tanto per citare J-Ax, e non dico di fare altrettanto, ma nemmeno pensare che le guerre si combatteranno ancora nelle normalissime trincee, con del normalissimo filo spinato, e, peggiore fra tutte, con vestiti normalissimi. Soliti caschi da seconda guerra mondiale, solite giacchette e divise, cambiano un po' le armi, ma la sostanza è quella (le uniche cose degne di nota sono i megacannoni e i carri da trasporto, ma anche qui siamo ben lungi dalle visioni Cameroniane del 1984).
La storia è abbastanza accettabile, anche se surreale che degli esseri viventi, qualunque essi siano, rimangano in vita per centinaia di anni senza cibo e acqua, però essendo di fantasia possiamo anche sorvolarci. Non è ben chiaro il modo in cui questi "mutanti" possano essere uccisi, cioè, si spiega che le pallottole non gli fanno nulla, anche se trivellati da un M52, ma una normalissima spada, anche non molto appuntita, li uccida all'istante... Se qualcuno lo capisce meglio faccia la cortesia di spiegarmelo, grazie.
Il finale è a dir poco orrendo; ovviamente non voglio spoilerare nulla, ma vi dico solo che troverete i titoli di coda quasi senza "preavviso", e da un film dove nel titolo si ha la parolina magica "chronicles" ci si aspetta qualcosa di più di un finale così striminzito.
Per finire il reparto tecnico è alquanto scadente, specialmente per l'audio: musiche a parte, che a volte sono anche carine, gli effetti sonori in generale fanno veramente pena, specialmente durante i combattimenti, dove si sente a malapena il rumore dei pugni, o delle armi, a volte nemmeno quelli perché sormontati dalle voci, cosa ovviamente impossibile.
Anche il settore video non è da apprezzare: il sangue, i carri da guerra, e gli effetti in generale sono troppo computerizzati, o meglio, si vede troppo che lo sono.
Unica vera nota di merito bisogna consegnarla al reparto trucco, che con i mutanti hanno fatto un discreto lavoro.
In conclusione, come da titolo, l'idea di base era buona, purtroppo è stata portata sul grande schermo in maniera pessima, colpa del regista, colpa degli attori non proprio formidabili (accettabile Ron Perlman, ma Thomas Jane ha come sempre la stessa solita espressione in tutto il film, idem per Aoki, bella figliola, ma quanto a bravura siamo molto distanti dagli standard), colpa dei tecnici del suono che a mio avviso andrebbero licenziati in tronco per un orrore simile, rimane comunque sempre un peccato che una storia che in testa appare eccellente, dia un risultato concreto a dir poco scadente.
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lindo
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domenica 24 gennaio 2010
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niente male
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Per tutti coloro che sono rimasti delusi, dico che non avendo mai giocato al gioco mutant C, non posso dire se rispecchia o meno le vostre aspettative, pero' qui si parla di un film non un gioco, quindi per tutti quelli che come me non conoscono il gioco, vedetelo perché se amate guerra e fantascienza, allora questo fa al caso vostro, in fine aggiungerei...buoni effetti e colori. Io me lo sono goduto.
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micheal
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giovedì 22 gennaio 2009
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fuori tema, lo so...
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Ma cerco disperatamente il titolo della musica che c'è alla fine di questo trailer.
Grazie
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disgustato
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venerdì 19 settembre 2008
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questo film è come "la corazzata potionkin..."
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Consiglio VIVAMENTE a chiunque per sbaglio o per propria volontà veda questo obbrobbrio (film mi pare eccessivo) di documentarsi sulla VERA AMBIENTAZIONE di Mutant Chronicles, che è invece stupenda prima di arrivare veramente a pensare che sia quella schifezza propinata nel film il vero spirito di Mutant...
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