Quantum of Solace

Ma siamo sicuri che sia Bond? Per l’eroe creato da Ian Fleming l’operazione di svecchiamento ha snaturato le caratteristiche di tombeur de femmes molto elegante e charmant lasciando il pubblico alquanto perplesso. In questo ventiduesimo episodio ci imbattiamo in una vera e propria crisi d’identità, perché risulta davvero difficile identificarlo con l’agente doppio 0 al servizio di Sua Maestà Britannica. Daniel Craig veste nuovamente i panni della spia con licenza di uccidere raccogliendo il testimone dal suo illustre collega Pierce Brosnan. Spettacolare e fracassone, “Quantum of Solace” è un action movie dalle pregevoli fatture, un concentrato di effetti speciali condito di inseguimenti e sparatorie in perfetto stile poliziesco, uno spionaggio che mescola i soliti cattivi con deliri di onnipotenza alle velleità ambientaliste di una sceneggiatura piuttosto confusionaria. Tanta carne a cuocere e dialoghi ridotti ai minimi termini, il regista Marc Forster dirige un attore palestrato che salta sui tetti di Siena e guida con disinvoltura auto di grossa cilindrata, motoscafi ed aeroplani: l’era Craig sembra dominata dai modi spicci e dalla pistola facile. La vendetta è il file rouge che lega gli ultimi due film della serie; scopriamo così che anche 007 ha un cuore, la morte di una donna l’ha portato fuori dai binari mentre la freddezza della spia ha lasciato il campo ad un sentimento distruttivo che solo alla fine trova il giusto epilogo. Antonello Villani (Salerno)