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“Non abbiamo l’ età per vedere questi film” ci ripetevamo io ed i miei amici classe 66, cresciuti a fumetti Marvel nei primi anni settanta, ed inevitabilmente attratti da qualsivoglia trasposizione cinematografica delle gesta dei nostri eroi.
Ma qui non si tratta del solito film pieno di incongruenze che comunque perdoni, perché già prima di entrare al cinema hai azzerato il tuo senso critico e vuoi goderti in santa pace le sane scazzottate dei pupi in calzamaglia che tanto ti appassionavano da bambino.
No, qui ci troviamo di fronte ad un prodotto assolutamente imbarazzante, privo di qualunque spunto di interesse, che si rende godibile solo negli iperbolici ed entusiasmanti match tra il nostro aracnide ed i suoi avversari.
Anche se la trasformazione finale dell’ uomo sabbia, in un emulo di king kong ci ha lasciati alquanto perplessi. (ma poi, come ha fatto a diventare così grosso?)
Senza farla troppo lunga è un film che sconsiglio di cuore a chiunque, e che trova il suo punto più basso nella penosa trasformazione del buon Peter che, calato un ridicolo ciuffo ribelle, gira come un demente per la città suscitando l’inspiegabile interesse di tutte le supergnocche che incrocia. (taccio per carità sulla pietosa performance del Trasformato nel jazz-bar, che fa subito venire in mente a noi anzianotti “quel matto di Pablo”)
In ogni caso la vera chicca di tutta l’inconcludente proiezione si ha verso la fine, quando il maggiordomo stile Alfred, rivela all’indemoniato Harry Osborne una verità sconvolgente.
E tutti in coro: ”Ma ca . . o , non potevi dirlo prima ! ! !”
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