Notte prima degli esami - Oggi

Beh, forse non sarà un capolavoro, ma è un film serenamente e commediograficamente drammatico, pur nel suo sfondo di evidente finzione. Il falsh back nostalgico non si fa attendere, specie in chi, come chi scrive, la maturità l'ha fatta nella seconda metà degli anni settanta. Vuol dire che la poesia della giovinezza, che rende tutto più leggero e, nello stesso tempo, pesante (almeno per animi di normale sensibilità) resta immutata nel tempo. La realtà e la finzione è ben commista nei personaggi che, tutto sommato, a parte qualche perdonabile stonatura, sono bravi. Panariello, paradossalmente, incarna il personaggio, secondo me, più reale. Forse non ci si fa caso, ma quanti papà-bambini ci sono in giro! E forse è meglio così. E poi, diciamolo una volta per tutte, queste commediole casalinghe a noi, un pò snob, paiono cose per un pubblico poco "raffinato" ma quale sarebbe stata la nostra reazione se lo stesso identico film fosse stato girato negli "Studios" con interpreti americani? Tutti a correre e ad osannare il "grande cinema d'oltreoceano"!... Insomma un paio d'orette di sana allegria e (leggera) nostalgia che valgono il biglietto specie se rapportate a certi presunti "capolavori" che fanno gridare gli addetti al miracolo, tipo quell'obbrobbrio pallosissimo dell'ultimo film di David Lynch! (e lo dice uno che si è "succhiato" l'opera omnia di Bergman nei cineforum).