rupert r0n
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martedì 4 settembre 2007
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recensione in viaggio con evie
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Ben è un ragazzo di diciasette anni con una madre quasi impossibile da sopportare e un padre troppo debole per contrastarla. E' sempre stato ubbidiente e di buoni sentimenti, ma purtroppo nessuno apprezzava queste sue qualità... ma un giorno la madre gli dice di cercare un lavoro e da quel momento la sua vita cambierà per sempre. Il suo lavoro consiste nell'aiutare una vecchia attrice, Evie Walton, ed è proprio lei che gli insegnerà lezioni di vita importantissime. Film stupendo interpretato con maestria dalle due star protagoniste, Rupert Grint e Julie Walters, già insieme in Harry Potter, regalando al pubblico emozioni che solo loro sanno dare. Le musiche sono adatte e il film in complesso non troppo lungo raggiunge l'obbiettivo della trama.
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Ben è un ragazzo di diciasette anni con una madre quasi impossibile da sopportare e un padre troppo debole per contrastarla. E' sempre stato ubbidiente e di buoni sentimenti, ma purtroppo nessuno apprezzava queste sue qualità... ma un giorno la madre gli dice di cercare un lavoro e da quel momento la sua vita cambierà per sempre. Il suo lavoro consiste nell'aiutare una vecchia attrice, Evie Walton, ed è proprio lei che gli insegnerà lezioni di vita importantissime. Film stupendo interpretato con maestria dalle due star protagoniste, Rupert Grint e Julie Walters, già insieme in Harry Potter, regalando al pubblico emozioni che solo loro sanno dare. Le musiche sono adatte e il film in complesso non troppo lungo raggiunge l'obbiettivo della trama. Un difetto: questo film è poco conosciuto ed è un vero peccato. Voto 5: capolavoro!
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(di marty)
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riccardo
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giovedì 7 dicembre 2006
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lezioni di vita
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Più che lezioni di guida sembrerebbero essere lezioni di vita quelle a cui gira intorno la storia.La guida,ovvero il procedere sulla strada,è una similitudine della vita e il processo(o percorso)di crescita del giovane protagonista Ben(quest'ultimo è interpretato da Rupert Grint,diventato famoso per aver prestato il volto al personaggio "potteriano" di Ron Weasley,miglior amico del celeberrimo apprendista mago)che,passando dalla città(che rappresenta il luogo caotico per eccellenza dove si è facilmente e continuamente influenzati in un dinamico e irrefrenabile processo che impone a tutti gli abitanti l'indossare una"maschera"per essere accettati)alla campagna(luogo di tranquilla isolazione dalla frenesia cittadina e dove l'individuo può ritrovare la pace interiore e la propria personalità)si sottopone inconsciamente al passaggio dalla fanciullezza alla maturità,ed è per questo che il viaggio di circa quattro giorni sembra durare molto di più e il cambiamento psicologico del ragazzo dalla partenza al ritorno così profondo.
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Più che lezioni di guida sembrerebbero essere lezioni di vita quelle a cui gira intorno la storia.La guida,ovvero il procedere sulla strada,è una similitudine della vita e il processo(o percorso)di crescita del giovane protagonista Ben(quest'ultimo è interpretato da Rupert Grint,diventato famoso per aver prestato il volto al personaggio "potteriano" di Ron Weasley,miglior amico del celeberrimo apprendista mago)che,passando dalla città(che rappresenta il luogo caotico per eccellenza dove si è facilmente e continuamente influenzati in un dinamico e irrefrenabile processo che impone a tutti gli abitanti l'indossare una"maschera"per essere accettati)alla campagna(luogo di tranquilla isolazione dalla frenesia cittadina e dove l'individuo può ritrovare la pace interiore e la propria personalità)si sottopone inconsciamente al passaggio dalla fanciullezza alla maturità,ed è per questo che il viaggio di circa quattro giorni sembra durare molto di più e il cambiamento psicologico del ragazzo dalla partenza al ritorno così profondo.La vecchia attrice è l'elemento o più appropriatamente la guida che accompagna Ben in questo viaggio che lo porta ad allontanarsi dalla famiglia,che sembra formata,a causa del'emarginazione del padre,solo dalla madre oppressiva che con un' insopportabile morale cattolica(o almeno così la rende lei)impone al figlio l'aiuto del prossimo quando invece un ausilio servirebbe alla famiglia stessa i cui tre membri sono nettamente divisi.Il viaggio perciò,attraverso una serie di esperienze fondamentali per il passaggio di un adolescente all'età adulta comporta la separazione da ciò a cui il ragazzo era inesorabilmente legato e alla scoperta di un nuovo mondo che non si basa di certo sulla beneducazione in cui era stato avvolto soffocamente e dal quale si farà ben presto influenzare.Ben alla fine del film deciderà di isolarsi dai genitori abitando in una tenda in giardino,ricordando quei momenti intensi trascorsi con la sua anziana amica in cappeggio,che l'hanno portato ad una crescita interiore,immerso nella natura dove potrà dedicarsi(non egoisticamente)a se stesso.Bravi gli attori,bella la fotografia e briosa la colonna sonora.Deliziosa commedia adolescenziale.
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(di gulliver)
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byrne
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sabato 24 agosto 2013
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squisito, ma non la perla che doveva essere
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Si tratta di una piacevole commediola very british, senza infamia e senza lode sia a livello di trama che a livello di regia. Non particolarmente memorabile neppure nella morale, sicuramente importante ma piuttosto "già vista". E scade anche nel finale, con un meccanismo banalissimo, fin quasi al deja-vù (in pratica si trovano analogia con tutto il genere "commedia per ragazzi" dell'ultimo decennio, in particolare americana). L'ironia però non manca, e il tutto prende svariati punti grazie al personaggio principale, nient'affatto scontato e interpretato con ammirevole versatilità e senza mai un minuto sopra le righe da Grint. Fa piacere vedere che il suo ingombrante ruolo nella saga di Harry Potter non lo condiziona e non lo fossilizza.
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Si tratta di una piacevole commediola very british, senza infamia e senza lode sia a livello di trama che a livello di regia. Non particolarmente memorabile neppure nella morale, sicuramente importante ma piuttosto "già vista". E scade anche nel finale, con un meccanismo banalissimo, fin quasi al deja-vù (in pratica si trovano analogia con tutto il genere "commedia per ragazzi" dell'ultimo decennio, in particolare americana). L'ironia però non manca, e il tutto prende svariati punti grazie al personaggio principale, nient'affatto scontato e interpretato con ammirevole versatilità e senza mai un minuto sopra le righe da Grint. Fa piacere vedere che il suo ingombrante ruolo nella saga di Harry Potter non lo condiziona e non lo fossilizza. Julie Waters è meno originale, ma altrettanto memorabile, e merita (come ogni volta) una menzione anche Laura Linney, in un ruolo cucito su misura per la sua maschera più irritante, quella che avevamo già odiato in The Truman show. A qualcuno potrebbero giungere vaghe (vaghe!) reminescenze di Harold e Maude. Peccato, un notevole potenziale in gran parte inespresso. Ottima colonna sonora.
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