Il vento che accarezza l'erba |
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Un film di Ken Loach.
Con Cillian Murphy, Pádraic Delaney, Liam Cunningham, Orla Fitzgerald, Mary O'Riordan.
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Titolo originale The Wind That Shakes the Barley.
Drammatico,
durata 124 min.
- Francia, Irlanda, Gran Bretagna 2006.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 10 novembre 2006.
MYMONETRO
Il vento che accarezza l'erba
valutazione media:
3,24
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un canto funebre, un inno alla libertàdi Luigi RussoFeedback: 0 |
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martedì 12 dicembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Al Cinema, che mi aspettavo pieno, eravamo io ed altri 7 spettatori e devo dire che si trattava di un Ken Loach un po' diverso dal solito. Sarà per l'argomento che, trattato da un regista "inglese", crea problemi oggettivi di presa di posizione o sarà che, finalmente, l'aspetto crudo della storia umana prende il sopravvento sul dominio dei sentimenti. Non dico che Loach sia un regista "sentimentale" o "romantico", tutt'altro. Ma forse c'è un ritorno di Loach allo spirito di "Family Life", descrittivo e dal forte impatto emotivo proprio in forza della scelta registica di non costruire nulla di più che non sia la mera e brutale descrizione dei fatti. Che poi i fatti invitino (o costingano) gli spettatori a prendere posizione e non solamente a "guardare", fa parte della forza della scelta operata dal regista. E i sentimenti affiorano, cazzo se affiorano. E la scena finale, se non è il Cristo alla colonna del polittico di Brescia di Tiziano, poco ci manca. "Il vento che accarezza l'erba" è la canzone che la donna canta mentre, insieme ai componenti della comunità, piange la morte del figlio diciassettenne ucciso dai militari inglesi perché si era intestardito a pronunciare il proprio nome in gaelico rifiutandosi di dirlo in inglese. E come si fa a trattenere le lacrime? Ma - e qui è la forza del regista - questa non è la scena finale, bensì quella da cui tutto il film (e la presa di coscienza della inevitabilità della lotta del popolo irlandese) prende le mosse. Insomma, ero uscito dal cinema con la sensazione che il film non mi fosse piaciuto un gran che e invece, mentre ne faccio un breve commento, finisco per constatare che mi è piaciuto un sacco, forse più degli ultimi film di Loach (da "Terra e Libertà" in poi, per capirsi). E per dire che è ancora questo di Loach il tratto asciutto e indispensabile per catturare la realtà. Anche quella violenta e incomprensibile di oggi.
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