fabius
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lunedì 30 luglio 2007
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remake adattato ai nuovi ritmi
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Intendiamoci: è un film horror. 5 stelle per un film horror probabilmente non hanno lo stesso valore che per uno drammatico (es. "Platoon"). Semplicemente perchè già la categoria stessa è di per se un forte vincolo che limita il raggio d'azione del film. Una persona che assiste ad un film horror è una persona che vuol farsi un giro in giostra, non una persona che vuole riflettere sulla condizione umana o che vuole provare la catarsi attraverso la partecipazione alla "Ifigenia in Tauride" !
Da un film horror vogliamo poche, ma ben definite, cose: suspance continua, tensione alta, angoscia, paura. Orrore.
Sorrido quando leggo della "metafora" della società consumistica suggerita dall'originale di Romero.
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Intendiamoci: è un film horror. 5 stelle per un film horror probabilmente non hanno lo stesso valore che per uno drammatico (es. "Platoon"). Semplicemente perchè già la categoria stessa è di per se un forte vincolo che limita il raggio d'azione del film. Una persona che assiste ad un film horror è una persona che vuol farsi un giro in giostra, non una persona che vuole riflettere sulla condizione umana o che vuole provare la catarsi attraverso la partecipazione alla "Ifigenia in Tauride" !
Da un film horror vogliamo poche, ma ben definite, cose: suspance continua, tensione alta, angoscia, paura. Orrore.
Sorrido quando leggo della "metafora" della società consumistica suggerita dall'originale di Romero. Certamente si può aggiungere qualcosa di più costruttivo ed intellettuale in un film horror, così come lo si può fare in un cartone animato per under-12. Ma non è l'obiettivo del film. Se quell'obiettivo è fallito, il film è fallito. Se l'obiettivo è raggiunto, tanto meglio se ha anche ulteriori pregi e raffinatezze, ma non è condizione "necessaria" per un buon giudizio sul film. Detto tra l'altro che la metafora della società di Romero non è che sia questa perla introvabile della filmografia mondiale: credo che metafore, denunce, riflessioni di questo tipo possano essere trovate in ben altri film che nel "The dawn of the dead" di Romero.
Non fraintendetemi: stimo tantissimo Romero, e i suoi film horror mi hanno fatto nascere la passione per il genere.
Ma perchè bisogna guardare all'originale come fosse l'opera di un Orwell, mentre il remake deve essere brutto e meschino ?
Faccio una semplice analisi:
1. dall'inizio alla fine il film ti tiene in altissima tensione (inseguimenti, fortificazioni, lotte, ecc..,
2. con scene di suspance continua (porte dietro le quali si cela...?, ombre furtive che si avvicinano, corridoi vuoti...forse..)
3. e un'ansia apocalittica (nessuna fuga possibile, nessun posto da raggiungere, la fine che si avvicina inesorabile per tutti, l'isolamento lento ma progressivo dei vari gruppi di sopravvissuti).
4. a coronare il tutto l'orrore suscitato dai morti tornati in vita (l'orrido del cannibalismo, la tragedia di uomini morti che si rivoltano contro i propri cari, famiglie spezzate, ordine sociale saltato...ecc..).
C'è sia l'impatto shock di questo incipit ansiolitico che il climax ascendente verso l'apocalisse annunciata, la progressiva presa di coscienza dell'ineluttabilità della fine.
Non è un film intellettuale, ma quando mai un horror deve essere intellettuale ? Ti mette paura, e questo è quel che serve. Quando il film finisce sei sovraeccitato e ansimante, con l'angoscia addosso. Meglio di un giro sulle montagne russe. Ma cosa si vuole di più da un horror ?
Anche il finale non è da trascurare (inaspettato e senza speranza: veramente apocalittico).
Il plus tecnico delle capacità atletiche degli zombie consente quel salto in più di tensione e suspance(rispetto al film di Romero) in alcune scene (gli zombie "sonnambuli" non mettevano paura come questi). E non ci vedo nulla da ridire (come qualcuno ha fatto) logicamente: se si accettano i tradizionali zombie, non vedo perchè non si debbano accettare anche quelli più "svegli". E' tanto impossibile un tipo quanto l'altro (morti che agiscono e si muovono = produzione di energia dal nulla, il che è fisicamente impossibile in questo universo a prescindere da qualsivoglia "magia" o "maledizione" si sia disposti ad accettare.
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[+] bravo fabius, bella recensione
(di daniele)
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paul
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mercoledì 8 agosto 2007
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recensione
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questo omaggio allo storico film ZOMBI del 1979 diretto dal grande maestro George Andrew Romero è assolutamente perfetto sotto ogni punto di vista!
inoltre la novità più gradita dal pubblico intenditore e amante del genere è stata sicuramente la comparsa di zombi più scattanti e agili (a differenza di quelli di Romero, molto lenti e goffi).
da vedere e rivedere.
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wynorski guiaz '80s
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martedì 23 giugno 2009
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gli zombie di zack snyder
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La giovane infermiera Anna(Sarah Polley) si sveglia al mattino nella sua abitazione e scorge sulla soglia della porta della camera la sua vicina di casa, una bambina con la bocca sporca di sangue che aggredisce il marito di Anna, uccidendolo, e la povera giovane. Mentre fugge dal suo quartiere, Anna capisce che una misteriosa epidemia sta uccidendo la popolazione che, dopo la morte, si risveglia con le sembianze di zombie assetati di carne umana. Ora Anna e un gruppo di superstiti si barricano dentro ad un supermercato nella speranza della salvezza e di non subire un invece possibile contagio. La trama vi ricorda un vecchio film horror, di rara suspence e paura, magari scritto e diretto dal regista cult George Romero? Non vi sbagliate perchè questo L'Alba Dei Morti Viventi ne è l'esplicito remake, ambientato in chiave moderna e che aggiorna(come l'episodio Romeriano) le tematiche politiche dell'America contemporanea(anno 2004).
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La giovane infermiera Anna(Sarah Polley) si sveglia al mattino nella sua abitazione e scorge sulla soglia della porta della camera la sua vicina di casa, una bambina con la bocca sporca di sangue che aggredisce il marito di Anna, uccidendolo, e la povera giovane. Mentre fugge dal suo quartiere, Anna capisce che una misteriosa epidemia sta uccidendo la popolazione che, dopo la morte, si risveglia con le sembianze di zombie assetati di carne umana. Ora Anna e un gruppo di superstiti si barricano dentro ad un supermercato nella speranza della salvezza e di non subire un invece possibile contagio. La trama vi ricorda un vecchio film horror, di rara suspence e paura, magari scritto e diretto dal regista cult George Romero? Non vi sbagliate perchè questo L'Alba Dei Morti Viventi ne è l'esplicito remake, ambientato in chiave moderna e che aggiorna(come l'episodio Romeriano) le tematiche politiche dell'America contemporanea(anno 2004). Al posto di Romero(qui riconosciuto nei credit speciali) viene chiamato a dirigere la pellicola Zack Snyder, futuro regista di cinefumetti colti e visivamente spettacolari e dal grosso contesto con la società; come questo suo esordio horror, un remake dalle buone intenzioni che sin dalla prima sequenza 'da spavento'(diciamo così) cerca di trasmettere allo spettatore brividi e tensione. Purtroppo ciò che manca in queste due ore di durata è proprio la suspense, coperta da un montaggio lento anche nelle sequenze d'azione(gli attacchi degli zombie, l'inseguimento finale sugli automezzi modificati). Per il resto Snyder, sotto la buona sceneggiatura di James Gunn, se la cava in modo ottimo costruendo un B Movie simile alla pellicola originale che non stona e mostra(come gli altri film apocalittici con epidemia, vedi 28 Giorni Dopo di Danny Boyle) in modo esplicito scene splatter e di forte impatto(l'uccisione del neonato/zombie, per esempio) alternandole anche con dialoghi e scene ironiche(il macho Ving Rhames che gioca a dama con il supersitite di un'altro negozio servendosi di un binocolo per osservare le mosse dell'avversario). Cast variegato da volti di attori poco noti tra i quali spiccano Sarah Polley, Ving Rhames, Jake Weber e Kevin Zegers. Alla fine del film si rimane soddisfatti, al pari del medesimo(però diretto da Romero) La Terra Dei Morti Viventi, quasi un clone della pellicola di Snyder e specialmente durante i titoli di coda, tutti girati con una handycam, ci si può davvero spaventare e rassegnare che forse l'epidemia non potrà mai avere fine. Un buon film.
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barson
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venerdì 4 agosto 2006
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sì è in ritardissimo ma prima non avevo internet!
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Per me l'incubo rappresentato da Romero rimane insuperato.
Però questo remake qualche emozione me l'ha data.
Snyder, al contrario di Romero, dà inizio al suo incubo in una mattinata limpida in un bella zona residenziale, e vedere con gli occhi della protagonista la scena che gli si para d'avanti mi ha infuso ansia.
Snyder decide di far correre i suoi zombi; Beh non si inventa nulla, già molto prima di "28 giorni dopo" citato da Alessiodt in "Il ritorno dei morti viventi" gli zombi correvano ed erano addirittura senzienti.
Comunque questa scelta rende il film molto adrenalinico, e volando con la fantasia resta difficile credere di potersela cavare in una situazione del genere (molto meglio avere a che fare con i Romerozombi).
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Per me l'incubo rappresentato da Romero rimane insuperato.
Però questo remake qualche emozione me l'ha data.
Snyder, al contrario di Romero, dà inizio al suo incubo in una mattinata limpida in un bella zona residenziale, e vedere con gli occhi della protagonista la scena che gli si para d'avanti mi ha infuso ansia.
Snyder decide di far correre i suoi zombi; Beh non si inventa nulla, già molto prima di "28 giorni dopo" citato da Alessiodt in "Il ritorno dei morti viventi" gli zombi correvano ed erano addirittura senzienti.
Comunque questa scelta rende il film molto adrenalinico, e volando con la fantasia resta difficile credere di potersela cavare in una situazione del genere (molto meglio avere a che fare con i Romerozombi).
Guardando la trilogia di Romero è come se vedessi un bambino denutrito dell'Africa con i suoi occhioni vitrei e tutte le vittime come lui del cosiddetto mondo civile trasformarsi in una malattia per punire chi si è dimenticato di loro.
Snyder mi sembra raddrizzi il tiro sulla violenza, come già aveva fatto "28 giorni dopo".
Sì il virus della violenza; anche i suoi zombi deambulano lenti
e goffi ma quando si accorgono di un vivo paradossalmente riacquistano vita, e allora corrono saltano e si salvi chi può (giusto un personaggio di un film).
Pensare a gente che trova ragione di vita nelle violenze da dopo stadio è fin troppo facile.
Verso la fine i protagonisti diventano un pò tutti dei Rambo, pazienza, il film mi sembra un pò un sunto della vecchia trilogia anche se quì l'isola deserta non è poi così deserta e il finale ci lascia immaginare il peggio.
Tutto sommato non mi è dispiaciuto.
Ciao a tutti.
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nino p.
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domenica 8 marzo 2009
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un remake dalla stonata idea di base
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Con questo film è innegabile che il regista Snyder fa un buon lavoro di produzione riuscendo a tenere incollati gli spettatori grazie ad una serie di scene di azione che appassionano e fanno trascorrere oltre un'ora e mezzo di buon spettacolo. Il problema di questa pellicola che complessivamente mi sento di giudicare prodotto appena corretto è la ridicola ed imbarazzante idea di base di questo remake. E' assolutamente inconcepibile che coloro che muoiono resuscitano belli tosti e spumeggianti e capaci di fare delle incredibili corse che neanche da vivi erano in grado di fare; credetemi, molto meglio la filosofia realistica di Romero o il recente "28 giorni dopo" al quale questo film maggiormente si ispira.
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f.vassia 81
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giovedì 30 settembre 2010
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simpatico remake splatter
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Simpatico remake senza pretese, con personaggi abbastanza ben delineati, un'efficace regia senza troppi fronzoli e gustosi (ma talvolta un po' esagerati) effetti splatter di Tom Savini. Peccato per qualche scivolone della sceneggiatura.
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sirio
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sabato 14 marzo 2009
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elogio dell'inutilità
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Ci vuole coraggio a definire "film" sta roba.
Degni di nota l'inizio e la fine, tutto quel che scorre nel mezzo si può tranquillamente cestinare.
Quel che mi sono trovato di fronte non è affatto un Horror, quanto più una sterile Commedia Splatter di cui si spera non ci sarà un seguito: se nella primissima parte del film si colgono una vaga tensione e un intreccio (potenzialmente) interessante, questi sono destinati a sparire del tutto poco dopo, lasciando spazio a scene d'azione iper-violente con relativi fiumi di sangue, e alla spiazzante idiozia dei protagonisti e dei dialoghi, che se possono provocare inizialmente ilarità, diventano presto noia allo stato puro.
Se cercavate un bel film Horror fatto come si deve, ricco di tensione e colpi di scena, statene alla larga.
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Ci vuole coraggio a definire "film" sta roba.
Degni di nota l'inizio e la fine, tutto quel che scorre nel mezzo si può tranquillamente cestinare.
Quel che mi sono trovato di fronte non è affatto un Horror, quanto più una sterile Commedia Splatter di cui si spera non ci sarà un seguito: se nella primissima parte del film si colgono una vaga tensione e un intreccio (potenzialmente) interessante, questi sono destinati a sparire del tutto poco dopo, lasciando spazio a scene d'azione iper-violente con relativi fiumi di sangue, e alla spiazzante idiozia dei protagonisti e dei dialoghi, che se possono provocare inizialmente ilarità, diventano presto noia allo stato puro.
Se cercavate un bel film Horror fatto come si deve, ricco di tensione e colpi di scena, statene alla larga.
Se invece non avete proprio niente di meglio da fare e volete staccare il cervello per 1 ora e mezza accomodatevi pure; poi probabilmente vi renderete conto dopo dei preziosi 90 minuti che avete perso guardando questa boiata.
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