fippo
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giovedì 20 luglio 2006
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poteva essere un film penoso, e invece...
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Sono sconcertato dall'ignoranza di alcuni commenti.
In questo caso c'è chi si appiglia al cane che, da coprotagonista del cartone animato, sarebbe stato ingiustamente declassato a comparsa. Ad un caschetto che "purtroppo" non è mai stato indossato, ma solo fatto vedere di sfuggita. L'unico criterio di giudizio sarebbe quindi la fedeltà al manga.
Mi fa venire in mente che quando alcuni guardano la Mona Lisa vedono solo una donna un po' grassotta che si staglia su di un paesaggio rurale. Certo, trattandosi di un capolavoro "storicamente" affermato come tale, nessuno ammette di vedere solo la donna grassoccia; ma, in fondo, è tutto ciò che vedono.
Per quanto riguarda me... avevo già intuito che si trattava di qualcos'altro.
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Sono sconcertato dall'ignoranza di alcuni commenti.
In questo caso c'è chi si appiglia al cane che, da coprotagonista del cartone animato, sarebbe stato ingiustamente declassato a comparsa. Ad un caschetto che "purtroppo" non è mai stato indossato, ma solo fatto vedere di sfuggita. L'unico criterio di giudizio sarebbe quindi la fedeltà al manga.
Mi fa venire in mente che quando alcuni guardano la Mona Lisa vedono solo una donna un po' grassotta che si staglia su di un paesaggio rurale. Certo, trattandosi di un capolavoro "storicamente" affermato come tale, nessuno ammette di vedere solo la donna grassoccia; ma, in fondo, è tutto ciò che vedono.
Per quanto riguarda me... avevo già intuito che si trattava di qualcos'altro. Ma non mi aspettavo un simile capolavoro. Non starò a recensirlo, se non attraverso delle considerazioni brevi.
ùChi ha l'occhio attento non può non notare che questo film è un vero e proprio inno al Simbolo. Su questo non dirò altro.
Chi è cosciente di vivere in questo mondo non può non notare che le questioni filosofiche sono straordinariamente attuali, e che tali questioni non sono mai poste in maniera banale; inoltre, questo film analizza la prepotenza del nuovo modello occidentale dal punto di vista di un orientale; evidenzia le possibili conseguenze di una dittatura nel nuovo mondo globale con la stessa serietà e preparazione con cui le analizzò Orwell nel suo 1984 (e poco importa se usa allegorie "moderno-tecnologiche"). Non è un film "moralista". E' un film etico.
Kyashan, per parte sua, non è un bellimbusto con la tuta, il casco e il cane che va in giro spaccando robot per salvare l'umanità. E' molto di più.
Kyashan è l'Uomo Nuovo, il rinascente, colui che annuncia il cambiamento e che si sacrifica affinché questo possa essere orientato al meglio.
Ed è perfetto. Perfetta la scenografia, perfetta la colonna sonora, perfetto lo storyboard, perfetti i dialoghi.
Insomma, poteva essere un film penoso, stupido e banale. Ma per fortuna non lo è stato. Andatelo a vedere. Non pensate al manga, ma andatelo a vedere. Vi arricchirà.
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bokk74
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venerdì 27 ottobre 2006
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diseguale ma straordinario
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Ci sono film, a mio avviso, profondamente incompresi dal pubblico, e sono molto più di quelli enormemente sopravvalutati.
Parlare di quelli sopravvalutati e ridimensionarli è impopolare.
Il giudizio del pubblico è spesso ingrato, anche per colpa di una distribuzione criminale e ignorante che pensa solo ai soldini. In fondo hanno ragione. Ma siccome solitamente riescono a spingere anche boiate clamorose (il soporifere “Cronache di Narnia”, col suo immaginario da baraccone di periferia, e un Babbo Natale che regala armi magiche. Ma che te sei fumato? L’erba “pippa” di 'paròn' Frodo?) perché non son riusciti a spingere bei film come “Memento”?... Ma torniamo a parlare di “Kyashan, la rinascita” (titolo originale: Casshern ).
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Ci sono film, a mio avviso, profondamente incompresi dal pubblico, e sono molto più di quelli enormemente sopravvalutati.
Parlare di quelli sopravvalutati e ridimensionarli è impopolare.
Il giudizio del pubblico è spesso ingrato, anche per colpa di una distribuzione criminale e ignorante che pensa solo ai soldini. In fondo hanno ragione. Ma siccome solitamente riescono a spingere anche boiate clamorose (il soporifere “Cronache di Narnia”, col suo immaginario da baraccone di periferia, e un Babbo Natale che regala armi magiche. Ma che te sei fumato? L’erba “pippa” di 'paròn' Frodo?) perché non son riusciti a spingere bei film come “Memento”?... Ma torniamo a parlare di “Kyashan, la rinascita” (titolo originale: Casshern ). Un flop clamoroso al botteghino. Posso anche capir perché. Nonostante il soggetto (del cartone ha appena il nome e una bozza di plot, ma è tutto un merito), è un film molto pesante e contemplativo.
Un mattone straordinariamente visionario, tanto nelle immagini, quanto nei dialoghi. Alcune situazioni sono assurde, altre paradossali. Altre venate di un lirismo tragico che sfocia in un surreale pessimismo cosmico e pur vitale.
Il misconosciuto regista è uno di quei talenti fuori dal comune con una capacità unica di tradurre in immagini, colori e suoni (colonna sonora tra le migliori mai ascoltate, perfettamente in sintonia con il video: una simile capacità l’avevo vista solo in Danny Boyle in “Trainspotting” e “28 giorni dopo”) i fantasmi di un intero popolo, quello giapponese, il più segnato da quella tragedia che fu la seconda guerra mondiale.
Condanna totale della guerra nei suoi aspetti più inumani, il film dimostra, in una trama molto complessa e purtroppo disarticolata (se conoscete Miyazaki, potete intuire) come a volte nell’uomo, tra l’amore e l’odio, prevalga quest’ultimo. Non sempre come scelta, ma come inevitabile conseguenza delle azioni dell’uomo sull’uomo.
Pellicola profondamente “cristiana” in moltissimi aspetti (la “Rinascita” di Takeshi è un battesimo nel 'sangue'), permeato di elementi matriarcali (positivi) e patriarcali (egoistici e negativi), parabola sulla diversità e sull’amore impossibile, sulla tecnologia, sull’etica della medicina, questo film mette troppa carne al fuoco per troppo tempo (141 minuti). E solo Shakespeare riusciva a mantenere un simile livello. Ma alcuni struggenti dialoghi, in particolare quello tra Luna e Takeshi a metà del film, la battaglia che lo precede, la Rinascita di Kyashan sono sequenze che raramente si incontrano nel cinema, al pari, e forse anche più belle di tanto paventato cinema d’autore, che lascia spesso solo un vuoto senso di inconsistenza presuntuosa e vana solitudine. * Sito Internet: http://spazioinwind.libero.it/dario974/ -
Blog: http://bokk74.blog.kataweb.it/
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[+] diseguale.............
(di alexander)
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zgavec
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sabato 2 settembre 2006
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kyashan è il film che aspettavo da una vita!!!
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Vi dico solo una cosa: io questo film l'ho visto al cinema ben 3 volte, trascinandomi dietro gente delle più diverse formazioni culturali. Sorpresina: quelli che lo hanno apprezzato di più non sono quelli che leggono fumetti ma quelli che amano e studiano il cinema da una vita...il cinema vero intendo!
Il riferimento al cartone è solo un pretesto per lanciare un gigantesco e visionario grido contro l'umana propensione alla guerra (a volte forse un po' ingenuo ma proprio per questo davvero sincero e commovente)!!
Il film è molto, molto autoriale, come se ne vedono pochi in giro...la regia a volte è un po' dilatata ma non si può dire che sia lenta, per me le due ore e venti volano letteralmente.
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Vi dico solo una cosa: io questo film l'ho visto al cinema ben 3 volte, trascinandomi dietro gente delle più diverse formazioni culturali. Sorpresina: quelli che lo hanno apprezzato di più non sono quelli che leggono fumetti ma quelli che amano e studiano il cinema da una vita...il cinema vero intendo!
Il riferimento al cartone è solo un pretesto per lanciare un gigantesco e visionario grido contro l'umana propensione alla guerra (a volte forse un po' ingenuo ma proprio per questo davvero sincero e commovente)!!
Il film è molto, molto autoriale, come se ne vedono pochi in giro...la regia a volte è un po' dilatata ma non si può dire che sia lenta, per me le due ore e venti volano letteralmente.
La cura per i dettagli è enorme, qualsiasi immagine sulla quale indugia la telecamera non è mai casuale e, se anche c'è qualche incongruenza nella sceneggiatura, tutto è giustificabile alla luce dei messaggi che le immagini, la musica e i dialoghi -estremanente teatrali - lanciano in continuazione allo spettatore.
In quanto alla stilizzazione dei combattimenti, io trovo che essa ci dica che non è mai solo scontro di corpi ma di anime, di idee...
I riferimenti al vecchio cartone animato a volte sono semplici citazioni ma spesso assumono un significato ben preciso all'interno del cartone (il casco,per esempio, che lui non potrà mai indossare, non è forse un chiaro riferimento al fatto che esso rappresenta un ideale di giustizia di cui il protagonista, come scopriremo alla fine, non è degno fin dall'inizio?).
In definitva un film che - cosa rara ultimamente - ha un'anima...il regista crede davvero nella sua opera e secondo me si sente...un consiglio per tutti: il film va visto assolutamente più di una volta, perché ogni singola inquadratura dice qualcosa, ha un significato preciso, non è mai messa là per far volume...vedetelo, ma - soprattutto - RIVEDETELO!!
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(di psi)
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huma
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martedì 18 luglio 2006
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grande impegno, forse troppo.
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In un mondo dove la Marvel sta trasformando, con successo, in celluloide tutti i suoi eroi cartacei, dal Sol Levante un eroe degli Anime si incarna in un essere umano.
Il film è drammaticamente lento, con pause degne del miglior tatro Kabuki giapponese, silenzi pesantissimi e inquadrature immobili per decine di lunghissimi secondi.
Il phatos sale, ma l'attenzione cala.
Gli eventi si susseguono senza che venga fornita una spiegazione , ma il tutto viene rivelato in 4 minuti alla fine del film.
Insomma l'impegno è sicuramente apprezzabile, la scelta di cambiare alcune argomenti del film sono probabilmente dovute ad un tentativo di impegno sociale e di denuncia, ma, a mio parere fuori luogo.
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In un mondo dove la Marvel sta trasformando, con successo, in celluloide tutti i suoi eroi cartacei, dal Sol Levante un eroe degli Anime si incarna in un essere umano.
Il film è drammaticamente lento, con pause degne del miglior tatro Kabuki giapponese, silenzi pesantissimi e inquadrature immobili per decine di lunghissimi secondi.
Il phatos sale, ma l'attenzione cala.
Gli eventi si susseguono senza che venga fornita una spiegazione , ma il tutto viene rivelato in 4 minuti alla fine del film.
Insomma l'impegno è sicuramente apprezzabile, la scelta di cambiare alcune argomenti del film sono probabilmente dovute ad un tentativo di impegno sociale e di denuncia, ma, a mio parere fuori luogo.
L'attinenza con l'Anime è molto visibile nella struttura del film, c'è un assoluto distacco da ogni stereotipo fumettistico, la pellicola è drammatica, cupa e cinica, così come era l'Anime.
Le sensazioni e l'atmosfera dell'anime vengono amplificate nella pellicola e portate all'estremo, questo determina la perenne sensazione di drammaticità che coinvolge tutti i personaggi, accomunati da una sofferenza comune, che li colpisce singolarmente in maniera differente.
A testimoniare la drammaticità dell'atmosfera c'è anche l'aspetto di Kyashan, la cui candida tuta appare sempre sporca e sanguinante; lui è incarnazione dell'ideale di libertà che, in questo film più che mai, viene rappresentata soggettiva.
Il suo casco non lo vedremo su uno scaffale, pulitissimo e splendente, ma mai indossato.
Forse è questa estrema tensione alla drammaticità e alla estremizzazione delle emozioni a rendere il film un pò pesante.
I personaggi ci sono più o meno tutti: la madre Midori, non trasformata in cigno ma che giace in un letto a forma di cigno, il cane flender, non robotico, ma un cucciolone che appare per 5 minuti, Luna, Barashin, Sagure e in teoria Briking (credo anche se non è specificato).
Sono ovviamente presenti i robot guerrieri dell'Anime e la lotta di Kyashan contro un esercito di questi robot rimane indimenticabile, anche perchè c'è un solo combattimento nello stile dell'anime.
Nel complesso è un film che consiglio a tutti coloro che hanno amato il Kyashan originale, ma è da vedere con la consapevolezza e il disincanto di chi sa di aspettarsi qualcosa di diverso che non è oggettivamente peggiore, solo diverso.
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(di oldroger1600)
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nemo
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domenica 6 agosto 2006
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lascia senza fiato.
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Beh, dopo aver letto delle critiche che avrebbero stroncato qualunque colossal americano, sono andato a vedere il film un pò deluso e disincantato, e posso dirvi che mi è piaciuto molto. Anche se alcuni storceranno il naso per l'apparente non somiglianza con il cartone, in realtà ha lo stesso filo conduttore che aveva il cartone animato e molte altre similitudini. Infatti si respira la stessa tristezza e anche quì è forte il messaggio alla non violenza. Il protagonista del film si pone gli stessi interrogativi ed è attanagliato dagli stessi dubbi che tormentavano Kyashan nel suo girovagare per il sentirsi ancora fortemente umano interiormente, pur non essendolo fisicamente. Molto belli anche gli effetti speciali e le colonne sonore che rendono il film avvincente e non noioso come vorrebbero far intendere alcuni.
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Beh, dopo aver letto delle critiche che avrebbero stroncato qualunque colossal americano, sono andato a vedere il film un pò deluso e disincantato, e posso dirvi che mi è piaciuto molto. Anche se alcuni storceranno il naso per l'apparente non somiglianza con il cartone, in realtà ha lo stesso filo conduttore che aveva il cartone animato e molte altre similitudini. Infatti si respira la stessa tristezza e anche quì è forte il messaggio alla non violenza. Il protagonista del film si pone gli stessi interrogativi ed è attanagliato dagli stessi dubbi che tormentavano Kyashan nel suo girovagare per il sentirsi ancora fortemente umano interiormente, pur non essendolo fisicamente. Molto belli anche gli effetti speciali e le colonne sonore che rendono il film avvincente e non noioso come vorrebbero far intendere alcuni. La trama è bella, anche se si discosta dal cartone, ma credo che così facendo il regista abbia voluto farci sentire appartenenti ad ambe due le razze, senza farci schierare da una o dall'altra parte e dare così un messaggio ancora più forte sull'uguaglianza e la fratellanza tra gli esseri umani. Infine volevo spezzare una lancia in favore del finale, che alcuni potrebbero trovare banale o scontato, beh invece trasmette molta speranza e ci fa riflettere sulle atrocità della guerra.
Concludendo mi sento di consigliarlo a tutti, anche a quelli che il cartone non sapevano neanche che esistesse, inquanto il film è incentrato sull'amore e vi trasmetterà molte emozioni, comunque diverrà sicuramente un film cult.
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eleonora
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lunedì 7 agosto 2006
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kyashan -la rinascita: la filosofia al cinema
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Trovo questo film, "Kyashan -la rinascita", un film che si può definire benissimo un capolavoro. Molte persone si aspettavano un anime come quello che era il cartone animato, ma è stato molto di più. Tutta la storia è incentrata sulle domande che tutti si porgono: l'ingegneria genetica è una cosa giusta o sbagliata? Cosa succederebbe se il frutto di essa dovesse essere in qualche modo dannoso? Cosa succederebbe se dovessimo convivere con creature diverse da noi? E' un rischio che si può correre? Perché gli uomini uccidono altri uomini ed hanno la dannosa abitudine di autodistruggersi? Se scoprissimo la vera natura dell'uomo cosa accadrebbe?
Poi da questi discorsi comuni si arriva ad una filosofia nascosta che si scoprirà racchiudere tutto il film: filosofia Taoista, teoria della rincarnazione, stoicismo, epicureismo.
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Trovo questo film, "Kyashan -la rinascita", un film che si può definire benissimo un capolavoro. Molte persone si aspettavano un anime come quello che era il cartone animato, ma è stato molto di più. Tutta la storia è incentrata sulle domande che tutti si porgono: l'ingegneria genetica è una cosa giusta o sbagliata? Cosa succederebbe se il frutto di essa dovesse essere in qualche modo dannoso? Cosa succederebbe se dovessimo convivere con creature diverse da noi? E' un rischio che si può correre? Perché gli uomini uccidono altri uomini ed hanno la dannosa abitudine di autodistruggersi? Se scoprissimo la vera natura dell'uomo cosa accadrebbe?
Poi da questi discorsi comuni si arriva ad una filosofia nascosta che si scoprirà racchiudere tutto il film: filosofia Taoista, teoria della rincarnazione, stoicismo, epicureismo.
Tutta la comprensione del film è racchiusa nei più semplici quesiti che l'uomo si è posto e si pone ancora: chi siamo noi? Da dove veniamo? Dove andiamo?
Tutto questo profondo significato è racchiuso in una creazione di ottima fattura. Ottima scenografia, ottima fotografia e ottima anche la recitazione. Vi parla una persona che ha sempre avuto una passione per il cinema giapponese, e devo ammettere che quest film è veramente ben riuscito.
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max
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domenica 6 agosto 2006
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da vedere
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assolutamente da vedere, epico, struggente, duro, profondo molto più di quel che ci si aspetta da un film di fantascienza, giapponese per di più; merita ampie e profonde riflessioni, in più spettacolare colonna sonora e soluzioni visive interessantissime oltre che "piene"; citazioni culturali dell'iconografia fantascientifica degli anni 50 (vedi gli aerei da guerra e le navi volanti, o gli eserciti di robot ), accostate al fumetto in silhouette quasi anni 70, flashback del racconto con immagini al limite della bruciatura...
bellissimo, coinvolgente, per chi sa leggerlo tra le righe, ti lascia quell'amarezza di fondo che stimola la mente a riconsiderare la validità di tanti pseudo-valori con cui dipingiamo il nostro quotidiano, paurosi del "diverso".
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assolutamente da vedere, epico, struggente, duro, profondo molto più di quel che ci si aspetta da un film di fantascienza, giapponese per di più; merita ampie e profonde riflessioni, in più spettacolare colonna sonora e soluzioni visive interessantissime oltre che "piene"; citazioni culturali dell'iconografia fantascientifica degli anni 50 (vedi gli aerei da guerra e le navi volanti, o gli eserciti di robot ), accostate al fumetto in silhouette quasi anni 70, flashback del racconto con immagini al limite della bruciatura...
bellissimo, coinvolgente, per chi sa leggerlo tra le righe, ti lascia quell'amarezza di fondo che stimola la mente a riconsiderare la validità di tanti pseudo-valori con cui dipingiamo il nostro quotidiano, paurosi del "diverso"....
assolutamente da vedere, per chiunque è in grado di lasciarsi coinvolgere dalla vicenda narrata senza stare a pensare ai cartoni animati, e per chiunque ha voglia di riflettere su temi fondamentali della vita: cito solo una frase, banale, scontata ma quanto mai attuale:
"l'odio genera odio"....
andate e godetevi il film; se invece il vostro ideale di fantascienza è Xmen, Spiderman, Fantastici 4 etc etc, lasciate perdere, andate a vedere Gerry Calà e continuate così...
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[+] finalmente!
(di majin)
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(di nicolaennio)
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[+] c'entra... c'entra...
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shingo tamai
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mercoledì 5 ottobre 2016
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peace and love
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L'ho rivisto ultimamente dopo molto tempo.
Effettivamente il ritmo non è incalzante e siamo ben lontani da storia e personaggi del cartone animato,il che rimane per i fan una mezza delusione,ma ho potuto scorgere alcuni elementi molto positivi che non ricordavo.
La pellicola è chiaramente un invito a riflettere sulla bestialità della guerra in quanto tale,in particolare sui genocidi che sono purtroppo ancora all'ordine del giorno.
I cattivi in fondo non esistono,esiste piuttosto la stupidità di non capire quanto sia preziosa la vita.
Non a caso l'inizio si sofferma più volte su contaminazioni e disastri ambientali creati dalla razza umana.
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L'ho rivisto ultimamente dopo molto tempo.
Effettivamente il ritmo non è incalzante e siamo ben lontani da storia e personaggi del cartone animato,il che rimane per i fan una mezza delusione,ma ho potuto scorgere alcuni elementi molto positivi che non ricordavo.
La pellicola è chiaramente un invito a riflettere sulla bestialità della guerra in quanto tale,in particolare sui genocidi che sono purtroppo ancora all'ordine del giorno.
I cattivi in fondo non esistono,esiste piuttosto la stupidità di non capire quanto sia preziosa la vita.
Non a caso l'inizio si sofferma più volte su contaminazioni e disastri ambientali creati dalla razza umana.
Nonostante continui colpi di scena,sopratutto nel finale,in realtà la sceneggiatura proposta è di una semplicità quasi irrisoria.
Forse potendo rinascere potremmo occuparci di questa nostra terra in maniera migliore.
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finardi77
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lunedì 2 luglio 2007
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bello come film anche se diverso dal cartone
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Chiunque si è trovato a commentare lamentando una mancanza di scene in cui vengono spezzati in due robot,posso affermarlo in tutta sicurezza non ha capito un tubo neanche del opera originale,il cartone del 73.
Dedicatevi a Sailor moon che è meglio.
Partiamo dal principio,Kyashan è bello perché si percepisce il dolore che prova cercando di riscattare con le azioni le colpe del padre,di tutte le vite umane perse e di essere molto più simile a coloro che distrugge e non a coloro che protegge,non perché spacca a mani nude robot.
Oltre ovviamente al costante struggimento di avere Luna al fianco e non poterla amare(anche se viene espresso più marcatamente negli OAV).
Braiking per chi non lo avesse capito è IL BUONO della situazione,il cartone è angosciante nella sua visione totalmente disincantata dell uomo secondo il principio della costante spinta autodistruttiva in cui stava trascinando l intero creato,per cui per salvarlo bisogna eliminare l essere umano.
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Chiunque si è trovato a commentare lamentando una mancanza di scene in cui vengono spezzati in due robot,posso affermarlo in tutta sicurezza non ha capito un tubo neanche del opera originale,il cartone del 73.
Dedicatevi a Sailor moon che è meglio.
Partiamo dal principio,Kyashan è bello perché si percepisce il dolore che prova cercando di riscattare con le azioni le colpe del padre,di tutte le vite umane perse e di essere molto più simile a coloro che distrugge e non a coloro che protegge,non perché spacca a mani nude robot.
Oltre ovviamente al costante struggimento di avere Luna al fianco e non poterla amare(anche se viene espresso più marcatamente negli OAV).
Braiking per chi non lo avesse capito è IL BUONO della situazione,il cartone è angosciante nella sua visione totalmente disincantata dell uomo secondo il principio della costante spinta autodistruttiva in cui stava trascinando l intero creato,per cui per salvarlo bisogna eliminare l essere umano.
Questo lo mette sotto tutta un'altra luce diversa da quella offerta in quasi tutta l opera in cui si snoda,dal punto di vista della terra i cattivi siamo noi,e lui è stato programmato per difenderla,come ogni macchina per quanto potente e intelligente compie solo quello per cui esiste,anche se ha interpretato in senso lato i suoi doveri,lo rende “puro”, come le fiere uccide per necessità.
QUESTO IL CARTONE PASSIAMO AL FILM
Scene ben congeniate soprattutto per quanto riguarda le inquadrature,i salti temporali sono resi bene e al momento giusto.
L attore che interpreta il protagonista è ingessato,ottimi gli altri interpreti,davvero bravi.
La tematica della guerra va bene anche se è un peccato che non si sia sviluppato il vero motivo centrale,quello ecologico,per questo si è rinunciato a una figura come Braiking quasi per intero,era legata troppo ad essa.
Questo è il grosso difetto.
Per i nostri gusti occidentali a tratti sfibrato nella sceneggiatura,ma nel cinema orientale soprattutto giapponese gli ambienti,i colori e alcuni atteggiamenti assumono significati particolari senza bisogno di usare la parola,insomma molto iconografica,persino nel fumetto a volte prediligono dimenticare il principio di consequenzialità delle vignette(due immagini che invece di esprimere un idea o un movimento sono completamente slegate tra loro),impensabile per la nostra cultura.
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walloz
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sabato 29 luglio 2006
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complesso o banale??? confusione!
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Di quello che c' è da dire su "Kyashan, la rinascita" non si trovano solo critiche... Anzi il film è molto carino con tematiche interessanti, dialoghi discreti e soprattutto una buona scenografia e fotografia (anche se c' è un eccessivo uso della computer grafica, che sinceramente non amo tantissimo...).
Lo scopo di kyashan è di creare un lungometraggio che unisca cinema, manga (anime) e in un certo senso anche videogiochi (sarà una mia impressione ma le ambientazioni mi ricordavano molto quelle di alcuni capitoli di final fantasy), e in questo riesce abbastanza... l' unico problema è che uno spettatore comune che non conosce lo stile "JAPPO" (cioè non è abituato a leggere manga o a guardare anime) può trovare ridicole molte scene (soprattutto quelle di combattimento.
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Di quello che c' è da dire su "Kyashan, la rinascita" non si trovano solo critiche... Anzi il film è molto carino con tematiche interessanti, dialoghi discreti e soprattutto una buona scenografia e fotografia (anche se c' è un eccessivo uso della computer grafica, che sinceramente non amo tantissimo...).
Lo scopo di kyashan è di creare un lungometraggio che unisca cinema, manga (anime) e in un certo senso anche videogiochi (sarà una mia impressione ma le ambientazioni mi ricordavano molto quelle di alcuni capitoli di final fantasy), e in questo riesce abbastanza... l' unico problema è che uno spettatore comune che non conosce lo stile "JAPPO" (cioè non è abituato a leggere manga o a guardare anime) può trovare ridicole molte scene (soprattutto quelle di combattimento...) e molti personaggi...
Apprezzo comunque questo film e la sua morale, anche se l' ho trovato molto confusionario e fin troppo lungo (a fine film mi sono trovato ad essere uno dei pochi ancora svegli in sala),e non mi ha convinto il continuo alternarsi di scene abbastanza complesse (formate da dialoghi, che danno profondità al film) e scene che definire trash è un complimento (quelle di lotta soprattutto): fidatevi c'è da morire dal ridere...
Comunque Kyashan è un film che consiglio a tutti quelli che conoscono il mondo giapponese, e alle persone curiose di vedere un "filmino" con fondamenta diverse dalla nostra cultura occidentale (anche se chiamarlo filmino è limitativo visto la durata!)...
Annoiante, Confuso, trise, ridicolo e che cerca di essere complesso... ma la strada da fare è ancora tanta...
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[+] buona analisi!
(di caronte)
[ - ] buona analisi!
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