Alta tensione |
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Un film di Alexandre Aja.
Con Cécile De France, Maïwenn, Philippe Nahon, Franck Khalfoun, Andrei Finti, Oana Pellea.
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Titolo originale Haute tension.
Horror,
durata 91 min.
- Francia 2003.
uscita venerdì 10 giugno 2005.
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L'oltraggiosa estetica del sangue.di Gus da MoscaFeedback: 0 |
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domenica 9 novembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La cinematografia francese si e' conquistata uno spazio di rilievo nel genere gore con una serie di opere molto diverse tra loro, tutte con un comune modo di raccontare la violenza. Il "reazionario" violentissimo Haute Tension, il "sociologico" violentissimo Frontieres, il "deviato" violentissimo "Calvaire", il "sadico" violentissimo "Martyrs", l' "oltraggioso" violentissimo "A l'interieur". Questi film costituiscono un'evoluzione tutta francese del film di violenza, con una originalita' che lo distingue dal filone americano. I "francesi" coniugano contenuti sociali ed etici estremi, con parallele estreme situazioni di violenza, mantenendo separati i 2 aspetti, anzi creando "scadalosi" contrasti: come in questo film, con una provocatoria e reazionaria sovrapposizione tra diversita' sessuale e patologia criminale. Negli "horror americani" invece la violenza e funzione dello script o viceversa lo script e' una scusa per il compiacimento violento, comunque i 2 elementi convivono in una simbiosi mai dissociata. La "dissociazione" tra gesto e pensiero crea nei film francesi situazioni schizoidi, che li fanno scivolare sul piano psichiatrico, sia come situazioni che come argomenti. Calvaire e' la piu' "sobria" delle carneficine citate, ma sicuramente quella sessualmente piu' deviata. Nei film successivi la violenza sale vertiginosamente a livelli insopportabili, mentre la componente di devianza sessuale rientra nella "normalita'". "Haute Tension" oltraggia lo spettatore facendo coincidere diversita' sessuale e devianza mentale. "A l'interieur" nausea lo spettatore con oltraggiosi spappolamenti e squartamenti. "Martyrs" e "Frontieres" analizzano con compiacimento la tortura fisica. L'inflazionata e ripetitiva cinemotagrafia di genere americana, spesso senza cervello, e' commerciale nelle immagini, industriale negli effetti (con shock provocati coi boati del surround), quasi sempre grottesca. Invece questa francese e' sempre drammatica, usa una fotografia spesso perfetta, commenti sonori accattivanti: lo spettatore resta smarrito, sopraffatto dall'orrore. Un cinema per adulti che fa riflettere e merita un'attenzione (almeno tecnica ed in qualche caso di contenuti), che normalmente non si dedica a questo genere di film trash "per ragazzini". Alta Tensione insieme all'altro francese "A l'interieur (Inside), sono le due opere piu' riuscite, tecnicamente piu' interessanti e con lo script piu' originale. Entrambi inoltre propongono un commento sonoro efficace e coinvolgente, non giocato sui soliti "cannoneggiamenti" del surround che inflazionano i film horror americani.
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