toty bottalla
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domenica 4 ottobre 2015
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il diavolo tentatore!
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Tre donne "invocano" un uomo perfetto che soddisfi il loro "universo" e arriva Nicholson...Dentro una bella fotografia una sceneggiatura incerta dirige "Le Streghe Di Eastwick" verso una collocazione indefinibile: un pò comico o forse ironico, leggero nel racconto di una storia per forza di cose introversa accettabile solo se trattata con contenuto sarcasmo, un film dunque che lascia perplessi pur ammirando le performance dei protagonisti e le locations suggestive, mia valutazione 2,5 stelle. Saluti.
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elgatoloco
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martedì 17 maggio 2022
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notevole, trasposizione libera da updike
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Prescisando che "The Witches of eASTWICK"(gEORGE mILLER, DAL ROMANZO DI joHN updike, sceneggiatur adi Michael Cristofer, 1978)e'una riduzione .contrazione del testo letterario di partenza, dunque e'"liberamenre ispirato"dal classico di Upidike, il racconto delle tre amiche, in crisi sentimentale per vari motivi(due divorziate, una vedova)che vedono nell'attivo dello straniero affascinanante anche se non bello, una via di fuga-riscatto rispetto alla mediocrita'del luogo e del tempo, Il fatto e'che , ben lungi dall'essere solo"il tuo diavolelto"come dice a una delle amiche sedotte, lo straniero ricco e misterioso, che a Eastwick ha comprato una tenuta e allestito una csa enome, momunumenrale, misteriosa(ma misteriosa lo era gia'da prima, a quanto sembra), e'invece mister Satana in person, dunque il vero"nemico"ignorato ma anche l'ineffabile tentazione, causando fenomeni congiunti di ripulsa e di attrzione non solo nelle tre donne.
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Prescisando che "The Witches of eASTWICK"(gEORGE mILLER, DAL ROMANZO DI joHN updike, sceneggiatur adi Michael Cristofer, 1978)e'una riduzione .contrazione del testo letterario di partenza, dunque e'"liberamenre ispirato"dal classico di Upidike, il racconto delle tre amiche, in crisi sentimentale per vari motivi(due divorziate, una vedova)che vedono nell'attivo dello straniero affascinanante anche se non bello, una via di fuga-riscatto rispetto alla mediocrita'del luogo e del tempo, Il fatto e'che , ben lungi dall'essere solo"il tuo diavolelto"come dice a una delle amiche sedotte, lo straniero ricco e misterioso, che a Eastwick ha comprato una tenuta e allestito una csa enome, momunumenrale, misteriosa(ma misteriosa lo era gia'da prima, a quanto sembra), e'invece mister Satana in person, dunque il vero"nemico"ignorato ma anche l'ineffabile tentazione, causando fenomeni congiunti di ripulsa e di attrzione non solo nelle tre donne... Decisamente un film da riscoprire, da apprezae anche per come Miller ha spauto dirigere Nicholson(il diavolo, insomma...), Cher, Michelle Pfeiffer e Susan Sarandon, dove si racconta che Cher fosse molto impaziente di ricoprire il ruolo di ALevandra, che originariamente non le era stato assegnato. UNo dei film nei quali, oltre all'indubbia qualita'visiva e alla capacita'interpretativa delle e degli interpreti(anche nelle parti secondarie, ma Nicholson e'eccezionale, circa un lustro dopo "Shining"e quasi 20 anni dopo"Esay Rider", per non dire del trio femminile), oltre alla capacita'del cinema di"dire sempre qualcosa", troviamo anche una qualita'musiclae assolutamente adeguata: John WIlliams ha scritto il sound.track, ma anche le musiche classiche insetire(Mozart e Puccini)riescono a fondersi pieanmente nell'amalgama composticvo del film. El Gato
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shiningeyes
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lunedì 8 aprile 2013
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carino, ma nulla di più
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Commedia grottesca quasi tutta al femminile, nella quale figura un seducente trio di belle donne come Susan Sarandon, Cher e Michelle Pfeiffer, che però non riescono a rubare la scena ad un luciferino ed esagerato Jack Nicholson,il cui offre, come sempre, una prova al di sopra delle righe, ma di sicuro sempre gradita.
Il film è una di quelle commedie che si lasciano vedere, scorrevole e divertente, ma nulla di più: la trama non ha spunti molto interessanti, il diavolo che si traveste in qualcosa di lussurioso e tentatore è un cliché abbastanza stancante ormai; da lodare giusto il contesto leggero in cui è ambientata questa commedia, tra l'incantevole paesino e l'imponente e bellissima casa del diavolo Derryl.
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Commedia grottesca quasi tutta al femminile, nella quale figura un seducente trio di belle donne come Susan Sarandon, Cher e Michelle Pfeiffer, che però non riescono a rubare la scena ad un luciferino ed esagerato Jack Nicholson,il cui offre, come sempre, una prova al di sopra delle righe, ma di sicuro sempre gradita.
Il film è una di quelle commedie che si lasciano vedere, scorrevole e divertente, ma nulla di più: la trama non ha spunti molto interessanti, il diavolo che si traveste in qualcosa di lussurioso e tentatore è un cliché abbastanza stancante ormai; da lodare giusto il contesto leggero in cui è ambientata questa commedia, tra l'incantevole paesino e l'imponente e bellissima casa del diavolo Derryl.
L'unica cosa che può attirarci è la presenza di queste tre splendide attrici, che fanno la parte delle streghe improvvisate, che senza volerlo realizzano il loro desiderio di avere un uomo che le sappia soddisfare tutte e tre: ecco che compare il diavolo Jack, che tramite la lussuria le riesce a conquistare tutte, salvo ad un prezzo troppo alto da pagare: l'anima delle signore e l'innocua gente della cittadina.
Ammetto che ci sta una scenografia fastosa e paradisiaca, molto adatta a delinearne il tono peccaminoso e tentatore; gli effetti speciali sono fatti bene e la regia è condotta magistralmente.
Tuttavia, “Le streghe di Eastwick” è film un po' troppo godereccio, che difficilmente si fa ricordare, anche se rimane una buona commedia dai buoni spunti.
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mondolariano
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martedì 24 maggio 2011
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era meglio un dramma?
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Se l’impianto fosse stato drammatico come secondo i canoni di Nicholson, forse il film avrebbe avuto maggiore fortuna. In versione commedia perde senz’altro qualcosa ma il risultato è comunque buono. Il contenuto dei dialoghi ha molti spunti interessanti, specie durante i tre giochi di seduzione e nel significato dell’amore inteso come possesso (che non è certo retaggio esclusivo del diavolo). Buona l’atmosfera magica nella scena della piscina, con la contrapposizione tra acqua e fuoco. Il finale si lascia un po’ prendere la mano ma dura poco. Noiosa la partita a tennis, mentre da antologia il vomito dei noccioli di ciliegie.
Cher non è simpatica.
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