Sotto il vestito niente

NON CERTO UN FILM INDIMENTICABILE. ERA IL MOMENTO CLOU DELLE MODELLE DI SUCCESSO LEGATE AD ALTRI PERSONAGGI DI SUCCESSO -SIMONSEN/TAYLOR-. LO SI RIVEDE VOLENTIERI PERCHE', NONOSTANTE TUTTO, IL PERIODO CHE LO VEDE PROTAGONISTA E' FORSE IL MIGLIORE. GLI INDIMENTICABILI ANNI 80. TUTTO FASCINO, IMMAGINE, IDOLI. POCA VERA EMULAZIONE, NESSUNA ANORESSICA SCAMPATA DA UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO -E MI SI PERDONI QUESTA BATTUTA CHE E' DI CATTIVO GUSTO- BELLE DONNE, APPARENTE BELLA VITA, MA TANTA NOIA, TANTO VIZIO, TANTA, TROPPA CORRUZIONE. DA VEDERE MA SENZA ASPETTARSI TROPPO DA UN PICCOLO GIALLO CHE, SEPPUR NON PROPRIO COSI' BRUTTO, NON CI REGALA UNA VERA E PROPRIA SOUSPANCE. SI POTEVA FARE DI MEGLIO CON GLI STESSI MEZZI. SI POTEVA 'ALLARGARE' LA STORIA DIVERSAMENTE. NON VEDO UNA RELAZIONE ALLA BRIAN DE PALMA, PIUTTOSTO LE MANI GUANTATE DI NERO CHE OGNI TANTO AFFIORANO DAL NULLA MI RICORDANO LA BRUTTA COPIA DI 'PROFONDO ROSSO'. MOLTE LACUNE, MA I DISASTRI CINEMATOGRAFICI SONO ALTRI. COMUNQUE SI E' VISTO BEN DI PEGGIO. SPACCA IL MITO DELLA BELLA CHE DISTRUGGE L'UOMO MA SI AFFACCIA UN ARGOMENTO 'SCOTTANTE' COME IL LESBISMO. L'OSSESSIONE FATTA DONNA PER UNA DONNA. IL TRADIMENTO VISTO SOTTO UN ASPETTO UN PO' DIVERSO. NARRA LA SOLITUDINE DIETRO AD UNA BELLA MASCHERA COSTRUITA DA MADRE NATURA E DA UN MONDO CHE SAPPIAMO POTER ESSERE SPIETATO CON LE SUE 'MUSE': IL MONDO DELLA MODA.