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Una delle prime"avventure"del maresciallo Nico Giraldi, alias Tomas Milian doppiato in romanesco(ma la mimica e la geestualità sono interamente sue), figlio di"Er Gratta", noto ladro romando, in questo"Assassinio sul Tevere"di Bruno Corbucci(1979). E' stato ucciso Ruffini, un propreitario terriero e i sospetti sono i partecipanti a una riunione, tra cui alcuni personaggi di spicco, oltre al morto ammazzato. Giraldi indaga, tra vedove finte disperate e "er Pinna", ingiustamente incarcerato, mentre la figlia di questi , innamorata da quando era bambina di Nico, gli"fa il filo"... Più che la ricerca dell'assassino, contano le avventure di Nico, tra tute impossibili, barba mai rasata("Er Monnezza"rimane costante referente), cuore grande e modi spicci, volontà di trovare il colpevole, sberle di ogni tipo, lotte anche tra il Giraldi e tre o quattro"ceffi", inseguimenti in auto, ma anche a cavallo e altro ancora, comprese le avances. Oltre a Milian, impegnato come sempre con il"corpo nella lotta", che qui trova l'anima gemella( sullo e per lo schermo, ovviamente), Bombolo che nella serie "giraldiana"non può macare(e oggi lo rimpiangiamo, dopo anni di derisione da parte di molti crritici, oggi giustamente pentiti, per aver troppo disprezzato il cinema"trash"...), Marina Lante della Rovere quale vedova finta inconsolabile, Roberta Manfredi, Enzo Liberti e qualche altro/a. Corbucci dirigeva questi film(quelli della serie"Assassinio...", intendo)con molta disinvoltura, potremmo quasi dire"a occhi chiusi"se non fosse un po'un azzardo. Certo è che le battute, tra romanesco e parolacce, funzionano sempre, ma sono anche film percorsi da una sottile vena di umanità e a tratti di"nostalgia", qui anche per una gestione consona degli spazi fluviali e in genere naturali(il Tever-Tiber non a caso per gli antichi Romani era un dio). El Gato
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