Alberto Moravia
Carmelo Bene è uno dei rari personaggi davvero nuovi e importanti del nostro teatro di questi ultimi anni. Quest’attore frenetico e lucido, magniloquente e sarcastico, prepotente e insinuante, dal volto sensuale e protervo curiosamente evocativo dei profili decadenti di re e tiranni del tardo ellenismo, quali si vedono nelle monete dell’epoca; questo regista di se stesso il cui talento rivela in parti eguali un acume critico insolito e una ossessione narcisistica di specie addirittura neroniana, ha portato a termine un’operazione di rottura degli schemi tradizionali del teatro che in Italia non ha equivalenti. [...]
di Alberto Moravia, articolo completo (5073 caratteri spazi inclusi) su 1975